Carissima, ero molto curiosa di scoprire quale sarebbe stato il tuo punto di vista sui personaggi di questo contest e come avresti sviluppato la loro storia e le loro interazioni e devo dire che le premesse sono molto interessanti!
Jonah è alle prese col demone che lo perseguita e che, deduco, voglia fargli pagare il fatto di aver aiutato la famiglia con dei glifi benedetti, qualcuno però veglia su di lui e gli manda un aiuto molto massiccio!
Aspetto gli sviluppi del loro incontro nel prossimo capitolo, siamo solo all'inizio della vicenda , ma c'è già qualche interrogativo importante da svelare :3

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Ciao Spoocky!
Spinta dalla curiosità, sono passata a leggere il primo capitolo della tua storia. Sebbene mi sia ritirata a tempo debito dal contest di Ghostro, mi piace comunque sapere cosa avete scritto voi eroi che siete riusciti a consegnare :D

Ho provato molta pena per Johan: un uomo buono, attento al prossimo, che teme il demone che si porta dentro. Deve essere uno strazio vivere così, senza riuscire a legare con qualcuno per paura di ciò che possa fare inconsciamente.
Per fortuna ha incontrato Till: un uomo possente che sembra non temere nulla, men che meno quest'uomo malato che ha bisogno di aiuto.

Una sola domanda: nell'intro hai citato un'adolescente senza radici, è per caso il mio personaggio o qualcuno ideato da te?

Per ora ti faccio i complimenti, continuerò a leggere questa storia,
Nina^^

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Buon pomeriggio! ^^
In questo primo capitolo ci catapulti subito nella sofferenza di Jonah, senza lasciare spazio ad alcun dubbio circa la vita di pene, solitudine e tristezza in cui è costretto a vivere a causa della persecuzione del demone che è ossessionato da lui. Metti subito in luce anche il buon cuore del paladino che, nonostante le difficoltà e il dolore, pensa prima di tutto agli altri: prima alla famiglia che lo ha ospitato, a cui non vuole creare problemi e da cui si allontana, seppur questo gli costa sofferenza; poi, si preoccupa persino di avvisare la misteriosa figura che sia vicina a lui, anche nell'agonia, pur di fargli sapere quanto sia pericoloso.
Hai saputo tratteggiare bene anche Till, con un'immediatezza che ci fa subito capire che tipo di persona sia e quanto sia ben distante dalla religiose e la religiosità in generale. Un uomo pragmatico, pratico, che guarda alla concretezza delle cose, e che pure si ferma ad aiutare ugualmente il povero Jonah, per sua fortuna, direi: forse non gli sarebbe andata così di lusso, senza l'aiuto di Till.
Sono curiosa di leggere il seguito. Alla prossima ^^

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Ciao carissima^^
considerando quanto ami infliggere sofferenza ai tuoi personaggi, tu devi essere una che da piccola bruciava le formiche.
Detto ciò, molto bella l'interazione fra il giovane mistico, consapevole della minaccia soprannaturale che lo accompagna costantemente, e il pragmatico guerriero, che invece considera le religioni e la trascendenza come paturnie inutili.
La sua riflessione sulla concretezza (l'erba è erba, il fuoco è fuoco) è in grado di abolire all'istante qualsiasi influenza religiosa.
Sono molto curioso di leggere il seguito, a presto!

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Bene bene bene, direi che le premesse per un bel racconto interessante ci sono tutte. Due persone, presto tre, che si incontrano per caso. Ognuno di loro ha alle spalle un passato non proprio felicissimo, e un presente non migliore. E una bella serie di difficoltà in arrivo che li porteranno a collaborare e, forse, a conoscersi meglio e magari anche trovare degli amici (o perlomeno, dei compagni momentanei). Insomma, mi hai incuriosito. Non vedo l'ora di leggere il resto!

Al prossimo capitolo!

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