Hola, ho finito di leggere la tua storia e sono n'attimo in shock perché: davvero è possibile fare tutto questo e uscirsene così facilmente?
Mi chiedo se vi siano stati effettivamente dei casi finiti in questo modo, perché è davvero assurdo pensare che un omicida possa girare a piede libero appena dopo tre anni.
Ora, a livello giuridico non posso darti un parere, sono completamente ignorante. Ma a livello umano, ho apprezzato il tuo modo di scavare nella mente del marito. Parliamo di una società patriarcale, o, per lo meno, di una società in cui il patriarcato sta venendo meno, mediante forti scossoni alle sue fondamenta.
Questo fa emergere le difficoltà dell'uomo che c'erano anche prima, ma che venivano ignorate. È l'uomo che deve avere la macchina, è l'uomo che deve avere soldi, è l'uomo che deve mantenere la moglie ed essere economicamente potente.
Questa era la norma sino al ventennio orsono, con tutte le difficoltà che questo comportava. La società di oggi sta spaccando questa credenza, facendo emergere le difficoltà presenti nella vita degli uomini.
Uomini che hanno il diritto di essere sostenuti economicamente dal partner e vicveversa. Ma andando nello specifico, nella nostra storia, il protagonista è egli stesso la vittima del patriarcato.
Si ritrova in un matrimonio che non vuole, a dover ricoprire un ruolo che non vuole, senza trovare una via d'uscita accessibile perché l'unica è il divorzio mediante il quale comunque perde. Il protagonista diventa simbolo di una società che gronda di costrizioni: mitico familiare, obblighi da maschi virili. E sta di fronte a un femminile che sembra più una macchietta stereotipata, come se lui non conoscesse davvero la sua partner, ma se la fosse presa solo perché donna, solo perché buona per i figli, solo perché "è arrivato a una certa età, ci si deve sposare".
C'è una profonda rabbia che il protagonista prova verso sua moglie che sposta poi a un essere femminile molto evanescente e senza un fondo di vero: " Che cosa hai?"
"Niente".
Abbiamo di fronte un uomo esasperato che fa un gesto estremo per rompere la gabbia, ma di questo estremismo poi si troverà immerso in ciò che davvero conseguirà.
Uno scavo nella mente di un assassino.
Hai fatto un ottimo lavoro nel rendere tutto questo, tanto che mi hai ricordato un film dove la folle totale era la moglie, girl gone, se memoria non mi inganna.
Complimenti per questa scelta molto azzardata. Sono passata qui grazie al contest quattro stagioni, auguro anche a te un in bocca al lupo gigantesco!
Alla prossima! |