Recensioni per
Come neve sui polpastrelli
di Scintilla19

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/06/25, ore 15:16

Ciao Scintilla!
Forse ti ricorderai di me per gli scorsi Oscar della Penna, per cui avevo già letto (e votato) questo tuo racconto tempo fa. Tuttavia, non ero mai riuscito a recensirlo, per un preciso motivo: mi aveva fatto troppo male a livello emotivo e non ero riuscito a trovare le parole giuste. E onestamente penso di non averle nemmeno ora, perché anche rileggendolo dopo un po' di mesi le sensazioni che mi ha provocato la lettura sono rimaste le stesse. Quantomeno, stavolta sapevo a cosa sarei andato incontro e mi sono preparato.
Mi sono rivisto tanto nel protagonista. Elia è una di quelle persone che la componente logica automaticamente disprezza, e sono sicuro che se solo Gianluca lo avesse conosciuto lì sul posto di lavoro l'avrebbe considerato un mezzo idiota come tutti gli altri colleghi, anche se per motivi diversi. Magari ammirandone comunque bellezza e carisma, ma niente più.
E invece l'ha conosciuto da adolescente, quando persone di questo tipo, che magari già allora oggettivamente disprezzeresti, ti fanno tutt'altro effetto. E anche dopo essersele "lasciate indietro" (in questo caso non solo in modo figurativo, visto l'avanzamento di carriera e di vita di Gianluca, che si intuisce sia anche sposato e con figli) periodicamente ritornano, portando con sé una valanga infinita di "e se...?"
Talvolta anche sentirne parlare da altri genera queste reazioni, altre volte genera indifferenza, altre volte ancora sembra che questi Elia lo facciano apposta, come se destabilizzare gli altri fosse l'unica cosa a renderli veramente soddisfatti di sé.
Un po' mi è dispiaciuto che nel finale Gianluca sia stato contento di questo invito buttato lì, di un'uscita a due per una birra (che probabilmente alla fine neanche faranno), ma lo capisco. Effettivamente lavorare ancora insieme nella stessa azienda, anche se in uffici diversi, è normale che contribuisca temporaneamente a riaccendere quest'attrazione irrazionale, da cancellare.
Mi sembra incredibile che questo sia il tuo primo racconto originale, per come hai tratteggiato i personaggi. Sembra di conoscerli da una vita, e invece si tratta soltanto di 2000 parole che descrivono una noiosissima cena aziendale. O una vita intera, da un diverso punto di vista.
Complimenti, davvero.
Alla fine qualche parola sono riuscito a tirarla fuori, anche perché se ho inserito questo racconto nei preferiti un motivo c'è, e mi sarebbe davvero dispiaciuto non riuscire a farti sapere quanto mi ha colpito questo racconto.
Alla prossima occasione!
mys.

Recensore Master
01/02/25, ore 21:26

Buonasera!
Nonostante solitamente mi sia difficile apprezzare la seconda persona, in questo caso mi è piaciuta, perché la trovo scritta molto bene.
Sappiamo poco dei personaggi, in realtà, a parte qualche allusione, ma penso che tu abbia fatto centro, riuscendo a farceli "vivere".
Ho trovato anche molto realistico il fatto che le vicissitudini lavorative finiscano per intaccare i rapporti personali e che, se questi rappresentavano comunque qualcosa di importante, una situazione di questo tipo venga vissuta con molto disagio.

Trovo che questo racconto sia scritto molto bene e ti faccio i complimenti, augurandoti al contempo una buona serata.

Un saluto,
Milly Sunshine

Recensore Junior
30/12/24, ore 22:22

Che piacere imbattermi in questo stile para-epistolare in cui si confondono un po' la prima e la seconda persona, perché il soggetto narrante e l'oggetto narrato (l'oggetto del desiderio e dell'emozione) hanno lo stesso peso. Mi piace molto narrare così, e mi piace leggerlo.
E' davvero un bel brano, in cui si respirano emozioni fredde e sottili come l'aria d'inverno, cose che potevano essere e non sono state, e forse potrebbero ancora essere, ma forse no, resteranno sepolte e segrete. Veramente bello, leggerò altro di tuo senz'altro. Buona fortuna con gli Oscar!

Recensore Master
20/10/24, ore 21:29

Buonaserissima caffè, INDOVINA CHI C'È DI NUOVO???? Appena ho visto il tuo nick ho detto "MA NOOO, anche lei si è staccata dal suo fandom di battaglia per solcare mari sconosciuti???"
Mi sento meno sola xDxD sono così contenta!!!
E sono così contenta di poter recensire una tua storia originale!!!
Il tuo stile è inconfondibile: la prima persona che narra in seconda persona dell'oggetto del suo desiderio, portandoci sempre più in giù, nelle spire della sua ossessione non compiuta, attraverso flashback e spezzoni di una vita da "corporate slave", dove Elia spicca per la sua bellezza e il suo carisma. Tutti gli sono vittima: anche Gian, soprattutto Gian, che, nonostante abbia una moglie e un figlio, non riesce a dimenticarlo. Gian che ha dovuto lasciare Elia indietro perché non tutti campiamo di sogni e, infatti, guardate dov'è arrivato.
Sei riuscita a delineare benissimo il carattere dei due attraverso quelle metafore un po' pop che ti vengono così bene ("Gesù cristo in mezzo agli apostoli in un'opera blasfema" mi ha ucciso ajsjj), anche i personaggi secondari hanno il loro perché. Ti sei aiutata con il meteo che diviene quasi parte della storia, un riflesso dei sentimenti del protagonista. A volte, quando siamo troppo immerse nei nostri fandom, trasferiamo sui personaggi originali caratteristiche dei nostri beniamini. Il carisma di Elia che si fa amare da tutti potrebbe ricordare un po' Light che riesce a crearsi il suo circolo, ma non necessariamente. Infatti, credo che questo non sia accaduto per niente e ciò non fa altro che confermare le tue doti da scrittrice.
Niente, sono troppo contenta di ritrovarti anche quiiii *___*
Un abbraccio
Angel <3

Recensore Veterano
20/10/24, ore 12:03

[Recensione premio per il contest "Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi"]
Ri-ciao ancora una volta!
Come ultima storia da recensire, ho scelto questa tua OS originale per spaziare un po' lontano da Death Note - e sono contento di poterti aver letto lontano dalla tua comfort zone con una storia così bella.
C'è una fortissima nota di rammarico e tristezza di fondo che ti entra dentro fin da subito e non se ne va mai nel corso della storia, nemmeno con questo finale aperto a potenziali, nuove possibilità che restano comunque schiacciate dal peso della realtà fattuale, di ciò che si è consolidato nel tempo e che non è detto riesca a smuoversi nonostante i "e se fosse..."
L'idea di ambientare questa vicenda durante una cena aziendale natalizia è stata molto bella, perché come cosa di per sé anche a me da subito trasmette poco Natale e molta ipocrisia e finzione, e permette al protagonista di vedersi e riflettere anche in una situazione diversa dall'ordinario partendo proprio da un ordinario passato che ormai non esiste più, dalle novità che sono emerse nel corso del tempo a causa delle sue scelte e dal rivedersi in altri, nuovi colleghi che ora hanno preso il suo posto in una posizione lavorativa che lo rendeva palesemente più felice, anche se forse meno ricco economicamente.
Un po' come in certe scene dei film, si percepisce anche un silenzio ovattato ovunque, un isolamento del protagonista dal chiasso esterno che non riesce a bucare realmente i suoi pensieri, coperti da una coltre di neve che ben rappresenta come si sente dentro. La figura di Elia è quasi mistica ai suoi occhi, ha un'aura speciale che anche gli altri percepiscono pur senza vederla perché mancano di un passato condiviso che invece Gianluca ha, ma di cui non ha saputo far tesoro, e che ora rimpiange.
La conclusione, con ritorno in azienda e il siparietto da ubriachi però infrange questa barriera di ovatta, spezza i pensieri e permette a Gianluca di tornare a provare a riavvicinarsi, anche colpito da quel ricordo quasi insultante per lui. Riuscirà a ricostruire quel qualcosa che c'era con Elia, o è tutto ormai fuori dalla sua portata per le scelte che ha fatto? Non ce lo dici, possiamo solo immaginarci cosa riserverà per loro il futuro, e restiamo in mano con della semplice neve, bella ma gelida.
Hai scritto una storia molto poetica a modo suo, e l'ho apprezzata molto. Spero che scriverai ancora su loro due in futuro, perché mi pare che questi tuo personaggi originali possano raccontare ancora molto di sé e sono molto interessanti.

Recensore Veterano
28/01/24, ore 22:09

Ciao :)


Io mi sono seriamente commosso, arrivando alla fine di questo bellissimo racconto. Ho veramente sentito gli occhi dare quel pizzichino, dico sul serio.

Qui, pur seguendo un unico punto di vista, abbiamo due visioni della vita molto differenti: la realtà e il sogno, la quotidianità e l’illusione.

È un vero invito alla riflessione. La vita ci chiama a compiere delle scelte, eppure che cosa e quanto perdiamo, in nome di quelle scelte?
Elia rappresenta benissimo la scelta di essere sempre se stesso, di vivere liberi, senza lasciarsi incatenare dal lavoro; Gianluca ha intrapreso un cammino fatto di tante responsabilità, il che ha voluto dire diversi addossare quelle catene.

Il paradosso è che nessuno dei due ha commesso un errore. Nessuno dei due ha scelto male. Nessuno ha perso l’altro: si sono persi a vicenda, per via della vita.

Ciò che mi ha fatto davvero commuovere, però, non è stato tanto il loro essere separati; ma il fatto che Gianluca non abbia mai avuto la forza di confessare a Elia ciò che sente per lui. Tenersi tutto dentro, così, è un grande dolore.

Complimenti, veramente! È un piacere leggerti!
A presto!

Recensore Master
28/01/24, ore 19:27

Ciao!

Molto carina e delicata, questa One-Shot! I sentimenti di Gianluca sono perfettamente descritti, e la squisita malinconia che si respira dalle tue parole penetra piuttosto bene nella mente e nel cuore del lettore. Inevitabilmente, nel corso della vita ci sono persone che resteranno come altre che invece sono destinate a sparire in un battito di ciglia, e leggendo questo piccolo racconto non ho potuto fare a meno di pensare a tutte quelle persone che sono state solo di passaggio, nella mia vita, malgrado mi sarebbe tanto piaciuto che alcune di loro restassero. Ma le vicissitudini della vita, volenti o nolenti, sono spesso causa di allontanamenti vari, ma se il legame è abbastanza forse da resistere alla lontananza... be', allora forse in questo caso si può ripartire, ricostruire un qualche cosa.

Ho apprezzato molto l'immagine della neve e della sigaretta condivisa dai due, e sembra proprio che si sia aperto uno spiraglio di "riconciliazione", magari anche dovuto al clima natalizio e goliardico che hanno messo in piedi con il resto della combriccola, chi lo sa XD

Si sente un po' una sensazione di abbandono che si fonde alla speranza, al termine del racconto, e penso che anche questo aspetto sia stato tradotto molto bene in parole! Complimenti 😊

Eleonora

Recensore Master
23/01/24, ore 18:44

Ciao, Scintilla!
Ci siamo incrociate a qualche iniziativa e avevo curiosità di leggere qualcosa di tuo.
Non sapevo cosa aspettarmi quando ho aperto questo racconto, ma l'introduzione mi ha incuriosita e dunque eccomi qui. Questi tuoi Gianluca ed Elia, al pari dell'introduzione, mi hanno incuriosita tantissimo, trovo che per essere il tuo primo scritto originale sia veramente una buona prova, perché questi personaggi che nelle note dici essere fumosi nella tua testa a me sono parsi invece definiti, come se tu autrice conoscessi tanto di loro e avessi scelto di mostrare a noi lettori una piccola finestra per iniziare a conoscerli – decisamente, leggerei altro su di loro.
Non sono un'amante della prima persona narrante, ma qui la voce immersiva ed emotiva di Gianluca mi è parsa giusta, perché ha abbattuto il filtro-narratore tra lettore e personaggio e ha permesso al tuo protagonista di entrare a gamba tesa e lasciarsi conoscere nei suoi pensieri più intimi, attraverso il suo occhio sul mondo.
Mi sono chiesta se Elia abbia mai saputo o abbia intuito, a dispetto di ciò che crede Gianluca, i reali sentimenti di quello che un giorno era un amico e il giorno dopo un estraneo, se si sia sentito tradito dall'ascesa lavorativa o dalle scelte di vita privata, se quando restano soli avrebbe voluto dirgli qualcosa di più o solo condividere un momento, cullato a sua volta dalla labile illusione di un'amicizia ritrovata.
Mi sono chiesta davvero tante cose leggendo, e questo non può che essere un merito del racconto, che mi ha lasciata con la voglia di sapere di più dei tuoi personaggi e delle dinamiche che sono esistite nel passato e di quelle che potrebbero esistere nel futuro.
Complimenti e alla prossima!

Rosmary

Recensore Veterano
17/12/23, ore 19:56

Ciao scintilla, sto iniziando le recensioni per l'iniziativa "A Natale puoi.." sul forum ferisce più la penna e la tua è stata quella che mi ha colpito subito e da quale ho deciso di iniziare.
Devo dire che non mi aspettavo una festa aziendale, eppure è uno di quegli elementi che caratterizzano il periodo natalizio, specialmente quello in cui tutti i problemi e le acrimonie tra colleghi vengono alla luce.
Mi sono sentita subito travolta dal flusso di pensieri di Gianluca, mi è sembrato davvero di essere lì con lui, a guardare i colleghi ubriachi, i finti amici, le facce serie che cercano di trattenere la noia dei discorsi istituzionali. Mi è piaciuto molto anche il modo in cui hai inserito Eli, piano piano, partendo da dei piccoli gesti come il té e le macchie lasciate sul desk, e poi l'accenno al passato e al l'amicizia che lo legava .
soprwttutto nel posto vuoto accanto a Gianluca si è sentito questo legame interrotto bruscamente, la voglia di riallacciare il rapporto. Nel tuo racconto mi ci sono ritrovata molto e sicuramente questo è un gran pregio in una storia originale.
Sono rimasta sorpresa dal fatto che sia stato Gianluca a lasciare Elia, e anche questo fatto per me un plus, perché rende tutto e due i personaggi più tridimensionali. Così come il loro lento riavvicinamento : non fiumi di parole ma una sigaretta scambiata in silenzio, un gesto carico di ricordi.
insomma, questa tua storia mi è piaciuta davvero molto, l'ho trovato non solo ben scritta ma anche ben pensata e strutturata, e, decisamente natalizia.
complimenti
flo

Recensore Junior
29/11/23, ore 19:20

SECONDA CLASSIFICATA AL CONTEST "LE QUATTRO STAGIONI SI RACCONTANO"

Pacchetto: inverno 1 → Genere: drammatico; condizione meteorologica: neve; oggetto: tazza di tè nero caldo; frase: Ogni fiocco di neve è una poesia scritta dall'inverno

VALUTAZIONE DI ELLI2998


Scrittura: 8/10

• Grammatica: 2/2
Non posso non dare punteggio pieno in questo criterio perché a parte qualche virgola mancante, ho trovato un racconto molto curato a livello grammaticale.
• Stile: 6/8
Ho gradito molto lo stile che hai utilizzato, l'ho trovato assolutamente in linea con ogni emozione provata da Gianluca nel corso del racconto, all'inizio ad esempio lo vediamo annoiato e critico, si guarda attorno e non sopporta il luogo in cui è, ma nemmeno le persone che ha accanto, quindi il tono e lo stile diventano quelli di un personaggio infastidito e seccato. Andando avanti abbiamo una fase in cui Gianluca cerca di tastare il terreno con Elia e il tono diventa incerto, e alla fine invece abbiamo un tono amaro e nostalgico, quindi in questa storia c'è una buona gestione del ritmo legato alle emozioni ed espressioni del narratore. Non mi ha convinta molto la lunghezza però della parte iniziale che risulta più lenta rispetto al resto della vicenda, proprio perché Gianluca osserva, si annoia e si ritrova suo malgrado in una situazione fiacca. Però trovo che questa fase sia un po' troppo lunga, la vicenda tarda a avviarsi.

Storia: 7/10

• Trama: 4/5
Dunque abbiamo una struttura, perché alla fine in questa storia seguiamo il riavvicinamento, o meglio il primo passo di un riavvicinamento fra due personaggi, quindi a livello dell'avere un trama questa c'è. Vengono anche accennate vicende legate al passato fra i due personaggi, come ad esempio il fatto che si sono incontrati per la prima volta a scuola, il fatto di aver condiviso molto tempo assieme e altro, ma alcune parti della vicenda rimangono al buio. Penso ad esempio al rapporto fra Gianluca e la moglie, di cui non sappiamo praticamente nulla. Sento di non aver raccolto nemmeno abbastanza particolari sul personaggio di Elia, ovviamente sappiamo qualcosa di lui, ma perlopiù veniamo a conoscenza del fatto che è di bell'aspetto ed è un grande oratore. Ne parleremo sicuramente anche nel criterio legato ai personaggi, ma ho sentito la mancanza di qualcosa in più su di lui. Comunque a livello di trama assistiamo ad un coronamento, uno sviluppo in piena regola, partiamo dall'obbiettivo di Gianluca di avere un qualcosa con Elia dopo il distacco e alla fine questo qualcosa c'è, anche se un inizio.
• Personaggi: 3/5
Assegno questo punteggio per ciò che ho accennato prima riguardo ad Elia e per il fatto che avrei preferito più approfondimento personale sulle emozioni di Gianluca. Ovviamente queste fuoriescono durante la narrazione, ma un momento più esteso di maggiore interrogazione sul suo rapporto con la moglie (o la sua figura in generale) e di introspezione su se stesso e i suoi sentimenti lo avrei gradito. Parlando di Elia invece è poco quello che sappiamo e molto viene romanzato probabilmente dagli occhi di Gianluca, che lo rende quasi una divinità, la maggior parte dei suoi tratti emergono dalla vista di Gianluca piuttosto che essere espressi nei suoi comportamenti.

Pacchetto: 17/20

• Stagione/Ambientazione: 4/5
Chiarissimo il fatto di essere appunto in inverno data la presenza del Natale e il modo in cui viene gestita la neve e il freddo, in molte scene ritroviamo un tipico clima/atmosfera invernale anche in momenti topici della storia fino a diventare parte integrante di questa. Bello il tocco finale legato a questo freddo che Gianluca avverte dopo la fine della breve conversazione con Elia, un freddo interno ed esterno che lascia questo amaro in bocca.
• Condizione Metereologica: 5/5
Qui devo fare un discorso molto simile al punto precedente perché la neve diventa un simbolo all'interno dello svolgimento di questa storia, la ritroviamo in momenti giocosi come quello in cui Elia tira le palle di neve e la troviamo in un momento drammatico e triste come quello finale. È rappresentata nelle sue diverse forme e sotto luci diverse, simboleggiando anche una presenza volatile, un momento che passa come quello tra i due alla fine, che come la neve che si scioglie sui polpastrelli, termina e non resta altro che acqua.
• Oggetto: 3/5
L'oggetto è senza dubbio presente, ma rispetto agli altri criteri qui non sembra avere un'importanza particolare, certo aggiunge un dettaglio legato alla caratterizzazione di Elia e al modo in cui Gianluca lo ricorda, ma non ha una presenza importante come gli altri elementi, non ha lo stesso spessore.
• Frase: 5/5
Bella la fusione fra la scena finale e la frase, l'hai inserita nel momento giusto. Di solito è rischioso inserire la frase solo alla fine, si rischia di dare la sensazione di un inserimento improvviso senza peso, ma qui invece sembra la frase giusta al momento giusto, si allinea perfettamente come la tessera mancante di un puzzle. Ottimo lavoro!

Gradimento Personale: 4/5

A fine lettura, nonostante la nota amara, ho avuto subito la sensazione di aver letto una storia davvero piacevole che mi ha intrattenuta per quanto gradevole. Hai inserito gli elementi del pacchetto nel migliore dei modi, a parte l'oggetto che rispetto agli altri ha meno spessore, hai dato vita ad una storia che il lettore è curioso di seguire anche per il personaggio di Gianluca, che risulta essere umano e sfaccettato nei suoi pregi come nei suoi difetti. Molte vicende che racconta e varie emozioni che sembrano emergere si possono avvertire chiaramente perché sono un qualcosa che molti hanno provato, anche a livello lavorativo quando si condanna per l'essersi “abbassato” in un certo modo a moine facendo buon viso a cattivo gioco per una posizione più alta e per poter avere uno stipendio più alto, pensando al mantenimento della famiglia. Insomma, ho apprezzato molto la tua storia, lo stile in perfetta sintonia con la personalità del narratore, gli elementi in linea e la scorrevolezza del tutto.

TOTALE: 36/45

Grazie mille per la partecipazione!
 

Recensore Veterano
29/11/23, ore 12:36

SECONDO POSTO AL CONTEST "LE QUATTRO STAGIONI SI RACCONTANO"

Pacchetto: inverno 1 → Genere: drammatico; condizione meteorologica: neve; oggetto: tazza di tè nero caldo; frase: Ogni fiocco di neve è una poesia scritta dall'inverno

NESSUN PUNTO BONUS

VALUTAZIONE DI INKY_CLOUDS

Scrittura: 8/10

• Grammatica: 2/2
Non ho trovato errori nel testo e, in generale, da questo punto di vista l’ho trovato molto curato.
• Stile: 6/8
Apprezzo moltissimo quegli stili che si immedesimano con il protagonista e che si trasformano in un lungo flusso di coscienza. Gianluca appare come una persona cinica, stufa di vivere quel quotidiano e il testo lo rende benissimo… così come rende benissimo l’infinito affetto che nutre nei confronti di Elia e la sofferenza che prova nel sapere che non potrà mai (forse) instaurare una relazione con lui. La prima parte del testo risulta abbastanza statica e monotona, quasi alienante, capisco si trattasse di una proiezione dei sentimenti e pensieri del protagonista, però l’ho trovata un filo troppo lunga ed eccessivamente monotona dal punto di vista stilistico. La seconda parte, al contrario, è estremamente viva e accesa di emozioni amare, dolci, drammatiche e speranzose. Mi è piaciuto molto com’è stato scritto il testo in generale, ma credo che tu abbia dato il meglio nella seconda metà.

Storia: 7/10

• Trama: 4/5
Premetto che non ho per nulla apprezzato l’introduzione al racconto. Essendo un extra rispetto alla storia non l’ho tenuto in considerazione per la valutazione, ma ci tenevo a dirti che l’ho considerato di troppo. Mi spiego: in quell’introduzione spieghi e anticipi dinamiche e questioni che nella storia sono già perfettamente chiare e ben mostrati al lettore.
Chiusa questa parentesi, ho trovato la storia lineare e ben strutturata. Si parte da un focus lontano e distaccato (la cena di Natale aziendale) per poi entrare sempre più a fondo nel rapporto tra Gianluca ed Elia e nei loro trascorsi. Personalmente avrei preferito che dedicassi maggior spazio a questi aspetti piuttosto che all’ambiente aziendale e alle sue dinamiche interne. A mio avviso sono state lasciate fuori molte questioni che sarebbe stato interessante approfondire come, ad esempio, il rapporto tra Gianluca e sua moglie che nel testo è solo accennato.
In generale, però, ho trovato la trama estremamente ben delineata e ben sviluppata; mi è piaciuta molto.
• Personaggi: 3/5
Gianluca è il personaggio che è stato delineato meglio e, tra l’altro, anche il mio preferito: ho adorato la gentilezza e la passione che nasconde sotto strati di cinismo e scontentezza. Ho empatizzato molto con lui e con la sua condizione drammatica: incastrato in un matrimonio ma innamorato di un uomo che probabilmente non lo ricambierà mai. Come accennavo anche nel criterio precedente, avrei però gradito che venisse descritto meglio anche il suo matrimonio o la moglie in generale. Al contrario del protagonista, Elia non mi è proprio piaciuto, l’ho trovato eccessivo: viene descritto come una persona dal fascino e dalla bellezza quasi incantati, capace di ammaliare chiunque gli si avvicini. Posso capire che forse questa visione di lui sia “filtrata” dall’amore di Gianluca nei suoi confronti e che, quindi, viene elogiato ed esaltato più del dovuto… però tutti i personaggi sembrano incantati dal suo fascino e pendere continuamente dalle sue labbra. Insomma, l’ho trovata eccessiva come caratteristica e, in generale, non si è detto molto altro su di lui. Tuttavia mi è piaciuto moltissimo il loro rapporto e il modo in cui lentamente si riavvicinano.

Pacchetto: 16/20

• Stagione/ambientazione: 4/5
Il Natale che ci viene mostrato qui non è quello dei regali, della famiglia riunita sotto l’albero e delle decorazioni luminose, ma un Natale grigio e noioso, quasi stantio e puzzolente. L’ambientazione, nel suo grigiore, è resa benissimo e ho apprezzato molto il tocco di originalità che hai aggiunto: un volto poco conosciuto di questa festività.
• Condizione metereologica: 5/5
La tua condizione metereologica era la neve. L’hai descritta in un paio di punti del racconto, ma il momento che ho apprezzato maggiormente è stato quello nel finale perché lì le hai conferito un significato agrodolce di riconciliazione, ma anche di impossibilità di restare in contatto a lungo (infatti la neve, se resta troppo a lungo sui polpastrelli, inevitabilmente si scioglie).
• Oggetto: 3/5
Hai avuto un’idea molto carina a inserire il tè nero in quel modo, ho apprezzato molto anche le descrizioni. Do un punteggio relativamente basso perché, alla fine, si è trattato di un dettaglio secondario inserito in una parte della storia che, secondo me, poteva anche venire accorciata.
• Frase: 4/5
Più che la frase in sé o il punto in cui l’hai inserita, ho apprezzato moltissimo il modo in cui l’hai introdotta. Il paragrafo che hai scritto subito prima offre alla frase del pacchetto una potenza inedita, dolcissima e che si allinea alla perfezione con quelle che sono le emozioni contrastanti del protagonista.

Gradimento personale: 4/5
La storia mi è piaciuta tanto e sono rimasta molto colpita dalle sfumature drammatiche che hai inserito e descritto in modo estremamente delicato, quanto spietato. Veramente un bel racconto, ti faccio i miei complimenti.

TOTALE: 35/45

Recensore Master
04/11/23, ore 17:51

Ciao!
Come te partecipo al contest indetto sul forum di EFP e sto passando a leggere e recensire le altre storie partecipanti.
Ho trovato la tua molto interessante, sicuramente ci sono le basi per creare qualcosa di più amplio, poiché hai davvero uno spazio di manovra enorme (tra passato, presente, e ciò che avverrà).
Anche l'inverno si addice perfettamente al tema trattato: la freddezza che è scesa fra i due ex compagni è tangibile. E' chiaro che ci sia qualcosa che vada oltre la mera amicizia... ma mi è parso di comprendere che il protagonista sia sposato e con prole al seguito... Molto bella scena della sigaretta, un momento catartico e condiviso che vale più di mille parole.
Complimenti, dunque, e buona fortuna per contest,
Nina^^

Recensore Master
04/11/23, ore 16:30

Ciao^^
quella che hai descritto è una bellissima amicizia che forse è anche qualcosa di più, che ha resistito a tutto, compresa la quotidianità e le bollette che non si pagano da sole e notoriamente costringono a compromessi non sempre onorevoli.
Mi piace molto la descrizione della festa aziendale, nella sua commistione di consuetudine forzata ed estraneità: gente che sta insieme per convenzione, ma in realtà non ha nulla da dirsi (o, se ce l'avesse, si tratterebbe di insulti).
Il protagonista ragiona tutto il tempo su come invece l'amico sia lontano da queste convenzioni, su come riesca a fregarsene, a ubriacarsi e a fare il cretino senza porsi il minimo problema.
O forse sì, un problema ce l'ha, ed è proprio la lontananza con il protagonista.
Hai descritto molto bene il riavvicinamento, senza smancerie e senza paroloni, ma proprio per questo tanto più intenso. Una sigaretta fumata insieme pesa più di cinque anni di lontananza.
Complimenti per questo bellissimo racconto, in bocca al lupo per il contest!

Recensore Master
03/11/23, ore 12:41

Hey Scintilla, è un po' strano riprendere gli antichi ritmi, ma bello, davvero.
Era da molto che non leggevo qualcosa di tuo e riprendere è stato come mangiare uno dei propri dolci preferiti. Mi ha colpito tanto la crudezza del tuo stile, qualcosa che non avrei rimandato a te ed è anche un segno del tuo cambio di modo di scrivere che ho amato profondamente. Gli scambi tra i vari personaggi sono proprio vividi, hai un realismo tagliente, sembra di stare proprio in una riunione aziendale con dinamiche tra colleghi veri, persone vere.
Non ti nascondo che a un certo punto Elia mi è sembrato qualcuno che sa stare al vertice non solo di un'azienda, ma anche di una setta, una parte un po' creepy. E poi ovviamente l'amore. Amore che ammorbidisce in modo meraviglioso tutto il contesto in cui si trovano immersi Gian ed Elia, l'amore rende davvero magica tutta una ricorrenza sgradita. I pensieri sono più affettuosi, calorosi, i sentimenti un po' più brillanti. Li dove c'è l'amore, c'è il sogno, li dove c'è il cinismo, c'è la realtà.
Il pacchetto lo hai usato in modo meraviglioso ed è con immenso piacere che ti scrivo, ancora una volta, dopo tanti anni, alla prossima!
(Recensione modificata il 04/11/2023 - 06:29 pm)