Cara Fenice,
Il violino e l' organetto, più di tanti altri strumenti musicali, hanno viaggiato all' infinito sulla strada dell' umanità. Così pratici nelle loro piccole custodie, spesso legate alla schiena, hanno proprio attraversato il mondo intero, riscaldando il cuore nelle ore tristi e accrescendo la gioia in quelle liete. Certo... il più delle volte si trattava di strumenti da poco prezzo, cioè di ciò che le tasche della povera gente potevano concedere. Eppure anche il fior fiore dell' arte liutaia ha viaggiato parecchio, tra avventure e rigiri di fortune romanzeschi, alle volte perfino epici.
Ancora oggi le loro melodie sanno incantarci, nonostante bivacchi dispersi e credibili balli a corte non siano più realtà di questo mondo.
La tua passione per la musica si è ripalesata, dunque, e ci ha donato questo tuo nuovo, intenso e amabile, componimento, al quale non possono che andare condivisione e plauso.
E' sempre un piacere ritrovare le tue parole
Un affettuoso saluto

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Ciao.
Sono capitata su questa tua poesia perché hai recensito l'ultima di una mia carissima amica: UstBigin45.
La tua poesia è stupenda, è incredibile. Scrivi in modo divino, sei bravissima, anzi, bravissima è dir poco. E non lo dico tanto per. Davvero, mi hai fatta emozionare e commuovere e mi hai riportato alla mente tanti ricordi. Un amico di mio fratello suona il violino e qualche anno fa ci ha fatto sentire qualcosa dal vivo, a casa dei suoi genitori. Mi sono messa a piangere da quanto è sstato bello. E non ho parole per dirti quanto tu sia stata brava a descrivere tutta questa magnificenza dello strumento in sé. Non è facile. Il mio strumento musicale preferito è il pianoforte, però non sarei mai in grado di scrivere qualcosa sul suo suono. Sei stata magistrale.
Io sono non vedente, amo la musica, il pianoforte, il violino, la chitarra, amo ascoltare canzoni. E i versi sono... scusa, l'emozione. Cioè, non hanno tantissime rime, ma secondo me non importa. Wuello che conta è che una poesia sappia emozionare, e la tua con me l'ha fatto, quindi se ci fosse Superpositiva come valutazione, tu te la meriteresti a pieno.
Sei una grande!
Io scrivo poesie, ma non avrò mai il tuo talento.
"Il suono del violino raggiunge i recessi dell’anima.
Lo si percepisce dentro, fin nel profondo.
Emozioni e sensazioni creano attimi sospesi fra realtà e fantasia."
Sono del tutto d'accordo con questo passaggio.
Giulia

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Ciao Fenice. Sono rimasta affascinata già nel leggere l'introduzione di questo tuo scritto. Belle le citazioni scelte. Il violino insieme al pianoforte sono gli strumenti che amo di piú ma il primo é davvero suggestivo. Ho ben immaginato il suono del violino emozionante attraverso le tue parole. Mi é piaciuta l'espressione delle tinte intense per viaggiare verso l'infinito. Grazie per aver condiviso questa tua esperienza personale trasformandola in parole poetiche. É emersa anche questa volta la tua sensibilità ed é sempre un piacere leggere i tuoi scritti che sento molto vicini alla mia anima. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 25/11/2023 - 12:48 pm)

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Cara Fenice64, il violino è lo strumento che preferisco in assoluto! Lo avessi scoperto in giovane età mi sarebbe piaciuto imparare a suonarlo per il suono così particolare, da te mirabilmente descritto in questo componimento. Sa essere delicato e struggente, romantico e sofferente, ed ogni volta che lo ascolto in un assolo mi commuove nel profondo. Penso ad esempio al tema del film "Schindler's list", che mi inumidisce sempre gli occhi. Il violino è pura emozione. Grazie per averlo celebrato

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Il violino, in effetti, è uno strumento molto duttile che consente di coprire una vasta gamma di suoni e di creare molta espressività. Nei concerti, gli archi hanno sempre una parte di rilievo e, fra questi, il violino spicca perché è più agile, vivace, melodioso maneggevole e ricco di sfumature. E’ usato dai grandi concertisti e dagli artisti di strada, è uno strumento universale.

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Una bella dimostrazione del fatto che la poesia riesce a stare dietro ad altre forme d’arte, come la musica, o la pittura.

Ho trovato particolarmente godibili, in mezzo al flusso incontrollato, suadente e gioioso delle tue emozioni - emozioni che hai saputo trasmettere con la tua consueta maestria -, quei sei versi corti corti: note staccate, frammenti di interi concerti, movimenti fissati dalla luce stroboscopica della tua grande sensibilità che prende il volo.

Eh sì, è proprio quella chiave, la chiave di violino, una delle chiavi più efficaci per aprire quelle porte che nel quotidiano si trovano normalmente chiuse. Aperte le quali, “si raggiungono e si superano confini inimmaginabili”.
Un abbraccio.

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Ciao carissima Fenice, ti confesso che da bambina ho studiato pianoforte, ma non violino. Lo  trovo uno strunemto dal suono struggente capace di duettare con l'anima di chi lo ascolta.
Sono rimasta molto incantata dalle tue parole che hanno  così ben descritto l'incanto che è capace di creare questo nobile strumento, l'accostamento con le sirene poi l'ho trovato particolarmente azzeccato.
Grazie di averci regalato questa "musica in parole", personalmente l'ho molto gradita.
Complimenti e alla prossima!

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Ciao!
Io non ho mai suonato un violino e l'unico strumento che suono è il campanello di casa, ma questa poesiola mi ha fatto effettivamente immaginare il suono e la melodia della voce di un violino, che sa essere calda e anche fredda e sublime.
Le immagini che hai descritto sono molto evocative, mi sono immaginata i suoni che danzano e creavano una storia ricca di emozioni e sentimenti.
Interessante lettura, grazie per aver condiviso.

Zappa

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Cara Fenice, leggere le tue poesie è come raggiungere un'altra dimensione. Si sente il suono del violino, nei suoi diversi virtuosismi, a volte così simile alla voce umana, così struggente e potente al contempo. Sei un'autrice capace di sublimare la natura, la musica, i silenzi, le ombre...tutto filtrato dalla tua sensibilità.
Leggerti è sempre un piacere, grazie...

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Ciao cara
Complimenti, attraverso i tuoi versi si riesce a percepire ed ascoltare la dolce melodia del suono del violino..
Chapeau
V

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Buongiorno
Tanti, tanti colori in questa poesia... Un mix di immagini e di suoni, oserei definirla un quadro in versi! Non so se si capisce cosa intendo... Ma bella immagine, davvero.

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