Mmh… chissà se anche per lui potrebbe essere lo stesso…
Bene, direi che adesso abbiamo la risposta alla domanda che Ukyo si posta alla fine del capitolo precedente: sì, per Ryoga è decisamente lo stesso, solo che nel suo caso viene anche da aggiungere: poveraccio! Perché deve nascondersi e fuggire e come se la sfiga non fosse sufficiente, farsi pure una doccia bollente, anziché ghiacciata! Povero, quante gliene fai passare in poche ore! XDDD Ukyo lo sta mettendo davvero a "dura" prova, tra cadute fra le sue braccia, strusciate e scollature, ci credo che è vicino al punto di rottura! XDDD Nonostante ciò, il capitolo si configura come riflessivo e ci sta tutto, dopo il sali-scendi del precedente: sbollita l'eccitazione, infatti, Ryoga comincia a fare il punto della sua situazione sentimentale e per la prima volta si pone una domanda che al momento non trova ancora risposta: E adesso dove sono? Il che lascia intuire quanto la convivenza forzata con Ukyo lo stia mandando in confusione, dopo anni trascorsi a interpretare l'animaletto domestico di una ragazza che aveva occhi solo per un altro e l'ideale maschile senza difetti agli occhi adoranti di un'altra. Ryoga è passato da un estremo all'altro, da una ragazza che non lo considerava minimamente a un'altra che lo venerava letteralmente, in ogni caso due relazioni insoddisfacenti che, infatti, non sono andate in porto. Che il porto dove gettare l'ancora sia proprio quello dove si trova ora? Troppo presto per dirlo, sta accadendo tutto in fretta, per cui Ryoga prende la decisione più saggia: mantenere le distanze. Ma è proprio questa scelta che, paradossalmente, lo porta sempre più vicino a Ukyo e non solo perché anche lui sa cucinare, anche in comune un piatto di famiglia e amano il piccante, ma perché la cucina unisce più di quanto si immagini, difatti i due tornano a scambiarsi confidenze scoprendo sempre più l'uno sull'altra. Inevitabile quindi che dalle rispettive famiglie si arrivi a domande più intime e spinose: è arrivato infatti il momento di affrontare sul serio la questione Akari: perché non ha funzionato? Ryoga deve solo ringraziare il carattere diretto di Ukyo se finalmente riesce ad aprirsi e ad analizzare questioni scomode rimaste accantonate in un angolo della sua coscienza: la cuoca ha infatti il grande pregio di impedire a Ryoga non solo di buttarsi giù a cuscinate o spatolate, ma anche di motivarlo, facendogli vedere la realtà da un'altra angolazione, ribaldando la prospettiva e facendogli capire che non tutto il male vien per nuocere, anche un difetto può diventare un punto di forza. Alla fine del capitolo Ukyo non è più solo una ragazza con tante cose in comune e con cui rilassarsi bevendo una birra, ma LA ragazza che lo comprende, anche meglio di se stesso, lo redarguisce e lo sostiene. Tutto ciò che Akane e Akari non hanno mai fatto o non sono mai state in grado di fare. Ukyo non lo accetta semplicemente, lo vede per ciò che è davvero e lo accetta lo stesso, con tutti i suoi "difetti". E alla fine la domanda E adesso dove sono? sembra perdere importanza, così come perde importanza la tormenta di neve là fuori, mentre loro ridono e chiacchierano sul divano, incuranti di ciò che li circonda. Non perché non abbia più importanza, ma perché inconsciamente Ryoga cososce già la risposta. E in realtà la conosce anche Ukyo, anche se ci vorrà del tempo per accettarla.
Nel posto giusto.
Davvero un bellissimo capitolo, complimenti: hai gettato più che le fondamenta, ho proprio visto nascere un germoglio in mezzo a tanta neve e la speranza è che sbocci presto! |