Guizzante e strisciante, come la luscengola che non conoscevo; o che forse confondevo con l’orbettino.
Una sbrodolata dal lieve effetto inebriante, come tutto quello che deriva da fermentazione nella mente umana.
Fascino delle rime interne e delle parole sgargianti.
Ambiguità e fluidità, come il sesso che vi viene rappresentato.
A fine lettura si rimane senza niente in mano o, se si è fortunati, con la coda spezzata della luscengola. Ma è geniale.
Correggi “fluoco”. |