Questo è il commento della giudice: ^^
[G]Grammatica[/G]: 8,5/10 punti
[G]Stile[/G]: 10/10 punti
[G]Originalità[/G]: 9,9/10 punti
[G]IC personaggi[/G]: 10/10 punti
[G]Attinenza al tema dato[/G]: 10/10 punti
[G]Gradimento personale[/G]: 5/5 punti
Totale: 53,5/55 punti
Liquidiamo da subito l’aspetto più spinoso del mio giudizio: la grammatica. Ritengo doveroso spiegarti perché ho abbassato di tanto il giudizio: a parte una virgola mancante, sono assenti praticamente ovunque gli spazi dopo i segni di punteggiatura. Sarebbe un errore venale, se isolato, ma qui si tratta di un errore ripetuto per tutta la lunghezza della fic, quindi ha inciso negativamente sulla valutazione.
Sullo stile, nulla da ridire: hai una padronanza della lingua ottima, e ho letteralmente adorato il tuo modo di scrivere così fluido, che riesce a rendere scorrevole persino una fic dai toni incredibilmente cupi come questa.
Ho apprezzato moltissimo l’idea di base: scoprire i retroscena della scelta di Hidan di seguire Jashin lungo una vita immortale e dannata è stato veramente interessante e tremendamente affascinante.
Punteggio massimo anche nell’angst, splendidamente trattato sia nella condizione dell’Hidan bambino, che del candore infantile non ha proprio nulla, sia in quella dell’Hidan adulto: hai trattato il dramma in modo tanto realistico da essere quasi disarmante.
Niente da ridire sull’IC: Hidan è Hidan, e anche quando parli di lui come fanciullo è estremamente convincente, e mantiene coerentemente il carattere da bambino maledetto; persino Jashin è raffigurato magistralmente.
[G]Giudizio personale[/G]:
La prima cosa che ho da dire è: mi dispiace. Mi dispiace perché questa fic è geniale nella sua spietata trattazione di come un bimbo solo si sia trasformato in un sanguinario sacerdote, e che sia stata rovinata dalla grammatica è una cosa che mi dispiace davvero moltissimo. Ho apprezzato questa storia dalla sua prima riga all’ultima sillaba: hai una lodevole maestria nell’intrecciare presente e passato, mantenendoli al contempo definiti e separati nella mente del lettore, senza creare la benché minima confusione. I pensieri di Hidan sono tanto contorti quanto carismatici, e le costanti apparizioni di Jashin sono assolutamente d’effetto. Davvero i miei più vivi complimenti, perché questa fic grida angst e bravura da ogni lettera.
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