Recensioni per
I sette peccati capitali
di Greenleaf

Questa storia ha ottenuto 49 recensioni.
Positive : 49
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/07/24, ore 13:12
Cap. 7:

Ottimo finale ed effettivamente se non c'è più nessuno vivo, il protagonista non può nemmeno essere ucciso.

È stata una bella racconta. Certo, piena di scene crude, ma scritta molto bene e senza mai scendere nello splatter.

Detto questo, non mi resta altro da fare che salutarti rinnovandoti i miei complimenti. È stato un piacere leggere tutto d'un fiato.

A presto,
Milly

Recensore Master
31/07/24, ore 13:07
Cap. 6:

+++ In realtà l’ho ingannata promettendole una somma cospicua. L’ho uccisa appena ha recuperato tutta la roba che mi serviva. +++
Ecco, l'avevo detto che sicuramente anche lui aveva i suoi scheletri nell'armadio... e per un attimo mi ero illusa che fosse il padre del baby trafficante e volesse vendicare il figlio. XD

+++ ci rivediamo per il lieto finexD +++
Visto quanto letto finora, immagino che lieto fine sia in senso ironico.

Recensore Master
31/07/24, ore 13:04
Cap. 5:

Dopo avere letto questo capitolo e le note conclusive, sono molto curiosa di scoprire in che modo questa vicenda sia collegata agli altri episodi.
Devo dire che non mi dispiace affatto della dipartita di costei, visto il modo in cui sfrutta per i suoi traffici un bambino. >.< Ha fatto esattamente la fine che di meritava!
Anche se immagino che pure chi l'ha uccisa non sarà una persona linda e onesta. XD

Recensore Master
31/07/24, ore 13:00
Cap. 4:

Devo dire che questo capitolo è stato stylish. XD Voglio dire, la protagonista magari avrebbe anche potuto salvarsi, se solo si fosse preoccupata di spostarsi o di accertarsi che il soffitto non stesse crollando.
Invece se ne sta lì... e sta lì DISINTERESSATA a pensare allo stalker e al clown che ha fatto uccidere, invece che al crollo imminente. Top! XD

Recensore Master
31/07/24, ore 12:39
Cap. 3:

Mi piace il modo in cui riesci a piazzare sempre un bel colpo di scena. Finché il coltello non è stato menzionato, non mi aspettavo certo che il protagonista di questo capitolo venisse accoltellato da Lilith.
Quindi complimenti ancora per il tuo modo di essere sempre spiazzante. Sono certa che non sarò delusa nel proseguire.

Recensore Master
31/07/24, ore 12:35
Cap. 2:

+++ Cazzo, quanto mi prudeva il culo. Non potendo essere come lui, quindi, l’ho investito.
Sbem sbem.
Un bel frontale e addio.
Stecchito.
Io invece me la sono cavata con qualche costola rotta. +++
Ok, non me lo aspettavo. Quindi le vicende sono collegate! 💥💥💥
Sono curiosissima di scoprire cosa succederà nei prossimi episodi.

Recensore Master
31/07/24, ore 12:22
Cap. 1:

Buongiorno,
Ho deciso di dedicarmi a questa raccolta e il primo racconto colpisce parecchio.

Spero che la persona della macchina di fronte non ci abbia rimesso la vita a causa della distrazione del simpaticissimo protagonista di questo racconto.

Il finale con il barbone è stato un tocco di classe. Complimenti per il racconto travolgente.

Recensore Veterano
19/05/24, ore 11:07
Cap. 6:

L’accostamento fra Ungoliant e questo, ehm, amichevolissimo tizio è strano e disturbante, mi piace l’effetto che fa, come se il ragnaccio proiettasse la sua ombra su tutta la storia. È particolare la scelta di non accostare la gola al cibo, ma al bere e all’uso di sostanze. Tutta la one shot sembra imbevuta dell’alcol e della droga e invaso dall’allucinazione. Il tizio, che risucchia ogni cosa e annega se stesso in tutti i modi che ha a disposizione, sembra riprendere lucidità quando, dopo essere morto, assiste alle osservazioni dello sbirro sulle circostanze della sua dipartita. Queste atmosfere cupe e dissolute ti riescono proprio bene!

Recensore Veterano
15/05/24, ore 15:03
Cap. 5:

Citare il Silmarillion… wow. Tanta stima. 😮 D’altronde, per una che mastica la Bibbia come fai tu, anche la mitologia sterminata di Tolkien deve essere pane quotidiano.
Di questo capitolo ho apprezzato la concretezza sensoriale delle descrizioni, specialmente dettagli come la puzza delle pareti e la consistenza del linoleum. L’occhio che fa “plop”, poi, è un dettaglio orrendamente godurioso, così come questo lampo di consapevolezza: “Ha una spranga sporca di sangue. Il mio. Cazzo!”
Mi è piaciuta anche la presenza del bambino, strumento e contraltare (quasi?) innocente di questa donna spietata a cui l’insegnamento della nonna è scivolato addosso solo per riemergere, come una vendetta o un monito, al momento della morte.
Grazie per questa lettura e alla prossima!

Recensore Master
01/05/24, ore 19:32
Cap. 7:

Ciao carissima! 😄
Ho letto con piacere e altrettanta curiosità questo tuo ultimo racconto, e, lasciatelo dire, tu hai fegato da vendere! Io non riuscirei a scrivere queste scene tanto crude, e tu sei veramente bravissima, si vede proprio che sono il tuo pane, quindi... non posso che farti i miei complimenti 🥰
Ammetto che pensavo che anche questo dannato sarebbe morto, e invece... pensandoci bene, come hai detto tu, non c'è punizione peggiore di quella in cui ti ritrovi sfigurato e, oltretutto, pieno di quei segni che ti ricordano tutto il male che hai fatto in vita. Ammetto che ero un pochino titubante, all'inizio, nell'approcciarmi a questa raccolta, ma devo dire che è sempre bello sperimentare nuovi generi; sei stata davvero molto brava nel trattare queste tematiche e queste scene così strong! Alla fine, è stata una lettura piacevole, e il tuo stile di scrittura mi ha colpita molto, perché come ho già detto scrivere di queste cose non è affatto semplice. La citazione iniziale mi ha colpita altrettanto, non la conoscevo! xD
Spero di leggere qualcos'altro di tuo nel prossimo futuro; grazie a te per averci dilettato con questa "alternative version" dell'Inferno dantesco xD 🤭
Un abbraccio, e alla prossima! 🥰
Spero tu abbia passato un buon primo maggio (da me pioggia a palate, quindi lasciamo perdere, ahah)!
(Recensione modificata il 01/05/2024 - 07:33 pm)

Recensore Master
30/04/24, ore 17:47
Cap. 7:

Eccomi Elfetta!
La prima cosa che voglio dirti è che la citazione di 
Scarface (che io ho amato fono alla follia) non è perfetta, ma di più! Ad ogni modo mi preme sottolineare che ho trovato ogni citazione, da te inserita, sempre molto calzante e molto importante anche per dare quel tocco in più alla narrazione stessa delle storie. Devo dire che questa ira che brucia come l'inferno è davvero la degna conclusione di una bella e ragionata raccolta. Insomma hai fatto davvero un bel lavoro incastrando i peccati l'uno nell'altro legandoli come una catena (ma i peccati che cosa sono se non una catena che ci tiene prigionieri del vizio?), chiudendo poi il cerchio e ricollegandoti al barbone iniziale che altri non è che il karma (io non credo al karma, ma è affascinante come metafora). Sno convinta che la morte spesso sia unapena dolce e questro qui non se la meritava proprio, brava ho apprezzato la tua spietatezza nel farlo bruciare ma non morire.
Durante tutta a raccolta mi hai sorpresa più di una volta e credimi, non è cosa facile. V
oglio sottolineare che sei stata davvero brava e anche originale, insomma era più facile attenersi all'immaginario comune di questi celeberrimi peccati capitali, ma tu invece ci hai messo del tuo rendendo la storia più accattivante. Non posso che farti i miei più vivi e sinceri complimenti sia per l'idea sia per come l'hai realizzata. Non sono un'accesa amante del dark lo sai, ma hai avuto il merito di invogliarmi a leggere questa tua produzione e alla fine ne è valsa davvero la pena 🤩
Un grande abbraccio e alla prossima storia 🥰

Nuovo recensore
30/04/24, ore 17:13
Cap. 7:

Ciao cara, 
Ancora un'altra storia giunta alla sua fine come diciamo in francese "la boucle est bouclée' dove tutto ebbe inizio la storia si fini, con quel vecchio barbone che ritroviamo all'inizio come alla fine della tua storia. Che dire ancora una volta se stata in grado di trascrivere questo pecato in un modo autentico, per me la rabbia e un sentimento molto pericoloso perche ci fa perdere i nostri sensi e ci procura una specce di abrenalina come lo vediamo benissimo in questo capitolo. 
Il fatto che tu abbia voluto 'risparmiare' questo settimo pecatore ci fa rifletere sul fato che certe volte la morte e piu un solievo che una pena, come lo scrivi benissimo tu. In effeti ha ottenuto la vita ma a che costo.
Vabbe ancora una volta mi congratulo con te e ti auguro una felice giornata. Baconi 😘😘😘

Recensore Master
30/04/24, ore 08:12
Cap. 7:

Carissima,
togliamoci questa tendenza all'autocensura che ormai infesta qualsiasi cosa. Hai scritto un racconto dai toni forti? Molto bene, chi apprezza legge, chi non apprezza sceglie altro. Se andiamo avanti a togliere ogni contenuto potenzialmente offensivo per non turbare gli altri (turbamento al quale, peraltro, si è fatto tranquillamente fronte senza gran sconvolgimenti fino a pochi decenni fa), finiremo per avere solo enormi pagine bianche...
Detto questo, scusa il pippone, l'Ira giustamente brucia. Non si dice "bruciare di rabbia", del resto? Ira fiammeggiante, fulmini, fuoco... quindi è giusto che alla fine il tuo protagonista termini la sua folle corsa proprio in mezzo alle fiamme, che lo consumano e lo devastano, esattamente come l'ira consuma principalmente chi la prova, non tanto chi ne è l'oggetto.
Simpaticamente, non muore. Avrà una vita per meditare sulle conseguenze delle sue scelte, chiuso in galera e ridotto a un mostro.
Una raccolta molto bella, dove ogni peccatore subisce il contrappasso del suo peccato.
Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
29/04/24, ore 12:34
Cap. 7:

Carissima, eccomi qui a commentare il finale di questa meravigliosa ed evocativa raccolta! *-*
Ira ha dato il peggio di sé, è vero, ma sai che quella che mi è rimasta più impressa è la gola? Con quell'immagine spettrale alla finestra...molto intensa.
Non che qui tu ti sia risparmiata, eh ;) Ci sono delle immagini molto forti, non adatte a chi è debole di stomaco.
Lasciati dire che io ho ADORATO alla follia il finale col barbone che si toglie la barba e la getta per terra. Che super rivincita! Il Karma gira!
E...quale sorpresa? "Resto vivo?" Ho capito bene? O.o
Dopo una strage di morti nei precedenti capitoli...oppure muore lo stesso, alla fine, ed è sottointeso?
Bellissima raccolta, hai saputo dare un tocco di originalità a qualcosa di millenario e che nuovo non è. Non è facile, ragazza, hai tutta la mia ammirazione.
La raccolta va dritta nelle preferite. <3
Alla prossima, sono curiosa di vedere cosa tirerai fuori dal cilindro.

Swan

Recensore Veterano
23/04/24, ore 13:34
Cap. 4:

Ciao! Probabilmente non sei l’unica ad “avere tanto in comune con questa signorina”, perché appena ho letto “Accidia” mi si è accesa una scintilla. Come rendere in modo appropriato la perversità di qualcosa che consiste di negazione e inazione? Mi è piaciuta la pigrizia fangosa con cui la protagonista somigliante a Lilith si abbandona al duplice delitto, come se fosse anche questo portato dalla corrente. L’inerzia con cui osserva il soffitto e contempla la sua probabile fine mi ha fatto proprio percepire il vuoto che è dentro di lei (e forse un po’ anche dentro di me) e mi è piaciuta l’immagine cruda delle costole che si conficcano nei polmoni come pugnali: brava! L’ultima frase, con cui “Lilith” si rivolge a Lucifero, mi è piaciuta particolarmente, perché solo qui la voce narrante sembra tirare fuori un po’ di energia e di entusiasmo, quasi con una marcia trionfale all’Inferno, che ha avuto il potere di risvegliarla che al Paradiso invece è mancato, guarda caso proprio tramite la curiosità, che sa tanto di mela e serpente. La frase aggiunta in fondo poi è proprio bella e chiude il tutto in modo, scusa il gioco di parole, lapidario.
Grazie della bella lettura e alla prossima! 🤗

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