Recensioni per
La Decadenza del Pensiero Morto
di Milly_Sunshine

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/08/24, ore 17:57

Buonasera, Sis!
Ho adorato il riferimento ai porti, e parecchie rime - come sempre - mi hanno fatto venire i brividi. E questo perché, sarò ripetitiva, io son negata nelle rime, quindi apprezzo e invidio tantissimo chi ci gioca come se fossero la cosa più naturale del mondo.
Ho trovato questo pezzo sia nostalgico che in un certo senso "romantico", ma attendo sempre i tuoi chiarimenti a riguardo. Non so, colui che va e che viene mi ha dato quest'impressione.
La mia frase preferita in assoluto è stata "Era così bello amare l'imperfezione".
Penso abbia una potenza pazzesca, e non posso che concordare.
Sai trattare in maniera eccellente più temi, da quelli comici a quelli più profondi, quindi ancora complimenti. ^^

A presto,

Swan

Recensore Master
07/08/24, ore 09:13

La curiosità assassina mi fa alzare da tavola con ancora la fame.
Sei quella dei ricordi tutti tuoi… ed è giusto che te li tenga per te, per non sciuparli. Specie quando si tratta di ricordi radicati dentro, che risalgono ad antica data.

Malgrado ciò, sei sempre così generosa nel trasmettere sensi di avvincente “saudade”, versi curatissimi, rime ingegnose.
E qualche brillante sprazzo di concretezza non facile da inserire in una poesia dall’impronta eterea e quasi romanzata: “cordiali saluti”, “due, tre, quattro, / cinque, sei, sette”, ecc.

Il tema mi ha fatto pensare a una specie di Pippi Calzelunghe cresciuta, forse per via di quella persona cara che va e viene (“ho conosciuto le andate / e anche i tuoi ritorni”) per i porti del mondo (Shanghai).

Un gran bel lavoro.

Recensore Master
04/07/24, ore 10:48

Eccomi anche qui, Sis.
Non. Mi. Aspettavo. Minimamente. Una poesia che riguardasse...
AAAAAAAAAAHHH, sentimi urlare dalla gioia! Ma che sorpresa! E non mi aspettavo la citazione, grazie mille!!! <3
Ho gridato come una bimbaminchia, ma qui è d'obbligo. In rima, poi, è tutto più meraviglioso. Hai reso un delitto poetico, mica è da tutti.
Vedo che la vera polizia brancola sempre nel buio XD
Bellissima, veramente bellissima, mi sono emozionata ad ogni riga perché è stato come leggere un breve giallo nonostante in rima.
La zitella in aiuto...mi sono emozionata ancora. E' pieno di riferimenti divertenti da cogliere!
Il raduno finale per esporre i fatti è un must che ho apprezzato tantissimo.
E niente, sono in adorazione completa, sempre per il fatto che io non sarei mai in grado di creare una poesia come questa o una poesia in generale.
Tantissimi complimenti!

Swan insieme a Terenzio, che vuole diventare custode della biblioteca

Recensore Master
03/07/24, ore 08:26

Apprezzo sempre molto i tuoi versi cortissimi, e come al solito mi sento stimolato a copiarteli.
Mi piacciono perché in questo modo, dove è presente, la rima è ancor più rimbombante e messa in luce.
Fanno tendenza.

Però nel componimento presente - una sorta di scimmiottatura poetica di storie alla Agatha Christie - avrei preferito una maggiore attenzione al conteggio delle sillabe e agli accenti.
Creare insomma una specie di tiritera monotona in cui possano brillare meglio certe intuizioni, certi paradossi, certe genialità che qui non mancano davvero.
Un artificio in pratica alla Sergio Tofano per rendere meno accidentata la lettura.
Per rendere ancora più gradevole l’esperienza - così reale e a portata di mano per altro - di tuffarsi in un guazzabuglio dove la razionalità è morta e il buonsenso si è suicidato.

Recensore Master

Buongiorno, Sis!
Ho apprezzato molto anche questa poesia, e continuerò a riempirti di complimenti, perché sei davvero brava, le rime ti vengono con una naturalezza tale che devi essere fiera del tuo operato. Ogni poesia ci fa riflettere su un tema, mi piace.
Mi ci sono ritrovata parecchio. Mi piace, inoltre, quando inserisci termini inglesi, venendo io da una certa storia dove c'era del trap trash! XD

Alla prossima,

Swan

Recensore Master

Gradevolissima alla lettura, con quella tua consueta capacità di dare vita nuova e intensa alle parole; illuminate dalla compattezza dei versi ed esaltate dalla ricorrenza delle rime.
Bello chiaro (due aggettivi da leggere con o senza virgola interposta) ed esauriente il contenuto, senza necessità di arrovellarsi per interpretarne il senso.
Contenuto condivisibilissimo, fra l’altro, che purtroppo balza puntualmente fuori tutte le volte che ci si confronta col passato, il “mondo delle illusioni”. Confronto dal quale sprigiona la contrapposizione netta - due volte, oserei dire, chiasticamente espressa - fra pezzenti e benestanti; intesa soprattutto, qui, in vero e proprio senso sociale, più che pecuniario.
Come scalata sociale ci è stato inculcato il valore e significato dello studio, purtroppo, e di conseguenza la disillusione è più bruciante. Si ha come la sensazione di aver fallito in qualcosa. Ma per fortuna poi “la mente avanza”.

“Mentre la mente avanza / e il cuore retrocede”: denso di significato, ma per come la vedo io l’unica cosa che avanza è l’età; tutto il resto - mente, cuore, arterie - tendono a sclerotizzarsi 😁.

“In tono un po' perso”: ci sarebbe stato bene pure un “in tono un po' perverso” perché la contrapposizione è assai spesso tagliente 😁.

Correggi “mentre”.

Una gran bella composizione dal tenore, come sempre, molto elevato e professionale (IMHO).

Recensore Master
27/05/24, ore 19:14
Cap. 7:

Quando vedo l'aggiornamento che riguarda le poesie, sono sempre felice, perché sai bene quanto le apprezzi.
Sarà che io sono totalmente negata in questo campo, non mi vengono manco due rime baciate, mentre tu sei la Queen della Trap xD, quindi mi viene naturale complimentarmi il doppio per questa dote.
Che dire, qui il livello è altissimo, ti sei davvero superata. Le parole sono forti, e mi pare che anche i versi, così come il mondo, corrano veloci, appositamente: io sono riuscita a percepire tutta questa foga, ma come al solito resto in attesa del tuo punto di vista.
Bellissima, davvero bellissima la parte sul fare qualcosa perché conviene o esattamente il contrario per andare controcorrente. E molto bello anche il finale. Concordo in pieno.

Alla prossima e ancora complimenti,

Swan

Recensore Veterano
27/05/24, ore 09:27
Cap. 7:

Ciao Milly, poesia molto d'effetto la tua. Mi è piaciuta molto perché è perfetta nella sua imperfezione. Non va letta ad alta voce, solo sussurrata come quel "ti adoro nice guy".
Sembra un monologo di una persona che parla ad un'altra ma senza trattarla da interlocutore, ma da valvola di sfiato.
È il ritratto del pensiero di una persona che non ci sta a recitare un copione mai scritto di gente che fa le cose perché conviene o perché lo fanno tutti oppure fa le cose semplicemente perché gli altri fanno il contrario.
Brava, davvero.
Un caro saluto
Roberto

Recensore Master
26/05/24, ore 07:52
Cap. 7:

Splendido lo stile, come sempre. Versi corti, difficili da architettare - così asciutti - forse anche per questo pieni di soddisfazioni alla lettura.
Con quelle rime e non-rime… un mix di sicuro effetto, che fa poco filastrocca e tanto poesia.
Rime libere, le chiamerei. Non c'è il pericolo di abituare l'orecchio a metriche e cantilene che poi farebbero pesare di più eventuali versi dissonanti.
Il lettore è solleticato dalla presenza di continui giochini e riferimenti a modi di dire.
Un po' misterioso, come sempre, il contenuto. Ho trovato due parti, separate dai secondi due punti.
I due punti… una specie di strofe virtuali, dato che qui strofe non ce n’è.
Non ho capito se “chi mi ha dato” è lo stesso “nice guy” o se si tratta di due figure contrapposte e antitetiche.
Una cosa è certa: l’afflato artistico anche se “preso e messo da parte”, rimane sempre dentro, fino al prossimo risveglio, alla prossima luna, alla prossima bolla.
A presto!

Recensore Master
28/04/24, ore 18:22

Buonasera, Sis!
Devo dire che ho apprezzato così tanto questa poesia, da farla schizzare in alto nella classifica di questa raccolta, per affermare, quasi con certezza, che è la mia preferita. Se l'avevo già detto per le precedenti, mi correggo, perché questa le supera.
Sarà che mi sono rivista molto in questi versi, per certi aspetti mi sento come te, anche se non totalmente. Mi piace la compagnia, ma alcuni momenti mi piace la solitudine, essere circondata dal silenzio più puro.
Mentre leggevo, mi sono immaginata una sorta di ombra in mezzo ad una mandria di capre o qualcosa del genere. Un'immagine molto potente, insomma. I tuoi versi sono sempre evocativi, in poche righe riesci ad esprimere perfettamente il concetto.
Le voci sono vive, eppure lontane, come se la protagonista fosse dentro una bolla o sott'acqua. Hai reso bene questa distanza tra l'Io e il Voi.
Bella la parte finale che fa da contrasto: non posso dire di essermi arresa.
Mi piacerebbe mi chiarissi di più il tuo pensiero a riguardo. Se è un contrasto come ho compreso io. ^^

Bellissima, bellissima poesia.

Un saluto,

Swan
(Recensione modificata il 28/04/2024 - 06:23 pm)

Recensore Master
27/04/24, ore 16:46

Gentile Milly_Sunshine,
questa poesia mette in evidenza la difficoltà di vivere in mezzo agli altri, che spesso appaiono e sono degli estranei dai quali si percepisce provenga solo un rumore di sottofondo, come se le loro parole fossero confuse, vuote, senza senso per noi.
Sembrerebbe un paradosso affermare di sentirsi soli in mezzo a una marea di persone che cercano di fare di tutto per mostrarsi ma che fondamentalmente pensano solo a se stesse: condivisibile, pertanto quel tuo sentirti come un’anima solitaria, che non riesce a vedere l’insieme bensì le singole entità le une ben distinte dalle altre. Noto però che non sia per te un fastidio il sentirti estranea a quella massa vociante: forse così puoi avere la possibilità di ottenere una visione ampia e più vera delle cose che ti ruotano intorno e di discernere ciò che fa per te da ciò che invece è solo distrazione.
Interessante lettura grazie a versi diretti che catturano, coinvolgono e fanno riflettere. Un caro saluto.

Recensore Master
27/04/24, ore 07:55

Hanno il loro fascino i versi corti, ricchi di concetti, con le rime qua e là che sottolineano e fanno da legante.

Educatamente affermi, senza mai mancare di rispetto, l’importanza di mantenere la propria identità, la capacità di pensare (la prima strofa) con un pensiero mai appiattito, ma a tre e più dimensioni.

Usi toni un po' sulla difensiva, col bisogno di mantenere un certo distacco, come unica difesa possibile dalla massificazione dilagante.
Magnificamente esplicativi i due versi “vedo me e gli altri, / non vedo mai un noi”.

Forse la soluzione a questo disagio, più che lecito, potrebbe essere quella di non considerare gli altri come un tutt'uno, una massa appunto, un voi, ma un tu e tu e tu e tu: ognuno con la sua storia, ognuno col suo disagio nascosto.

Un abbraccio, e alla prossima.

Recensore Master
02/04/24, ore 20:13

Buonasera!
Ogni volta che leggo le tue storie brevi ma intense, in questo caso poesie, mi vengono i brividi da tanta bellezza.
Non mi stancherò mai di dirlo, sei brava, io non sarei in grado di scrivere poesie.
Che con le rime ci vai a nozze, ormai l'ho capito. Miss Vegas è indimenticabile XD
La mia parte preferita è l'ultima, dove si scambia "Luci nel buio con buio tra le luci".
Ha avuto un impatto non indifferente. Anche la parte sull'illusione dei mi piace l'ho trovata particolarmente azzeccata.
Come sempre ti chiedo le specificazioni che un poeta può dare riguardo le sue poesie, dato che, a differenza delle storie "normali", c'è sempre un significato nascosto o comunque qualcosa da approfondire, perché spesso si usano metafore per esprimere il concetto.

Attendo e ti faccio ancora i complimenti.

A presto,

Swan

Recensore Master
01/04/24, ore 18:21

Versi dispettosi, con strofe di lunghezza diversa, rime che non si riesce a inquadrare in nessuno schema, metriche variamente assortite.
Sdegnosa e scontrosa, ricca di fastidiosa verità. Una specie di gucciniana Avvelenata, senza l’ineleganza delle parolacce.

“Assorta la mia mente” alla fine della prima strofa: cosa c'entra “un desiderio carnale”? Trovo la spiegazione nella seconda: “tra impeto e intelletto”.
Assorta di nuovo alla fine dell’ultima: i “mi piace”, illusione che si consuma nella sequela di un’illusione ancora peggiore, le banconote.

Comprensibilissima, condivisibilissima, pregevolissima.

Prende a piene mani il coraggio di condannare, senza la titubanza di chi come me non butterebbe mai via niente. Le pulizie di Pasqua sono iniziate.
Proseguano gli auguri, anche a Pasquetta, che pure volge al termine, in questo tempo un po' cinereo un po' ocra, legalmente corretto 😊.

Recensore Master
02/03/24, ore 23:53

Molto molto bella anche questa! Emozionante!
Uno sguardo al passato con una certa nostalgia anche, eppure quasi non lo si riconosce, quel passato...
Naturalmente, correggimi se sbaglio.
Sta finendo come le tue fiabe, qui, ovvero ne vorrei all'infinito: non sempre la bellezza sta nelle cose eborate, spesso sta in poche parole che esprimono perfettamente un concetto.
Basti pensare al famosissimo "M'illumino d'immenso".
Ripeto che non è facile spostarsi nei vari generi e tu lo fai in maniera eccellente, il che fa di te un'Autrice di valore.

A presto, attendo con piacere altre poesie 😍

Swan

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