Recensioni per
Ago e filo di seta
di xwaterice

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/03/24, ore 21:22
Cap. 2:

Cara Xwaterice,
davvero originale questa parentesi senza Oscar. La trovo molto in linea con l' indole altruistica di André, il dedicarsi a chi si aggrappa alla vita perché non gli venga sottratta permette di ridimensionare tutto il resto, anche una camicia strappata.
Consente di vedersi in un modo nuovo e non c'è bisogno di grandi gesta per essere eroi; non sono forse gli uomini comuni, con tante piccole rivoluzioni quotidiane, a scrivere la Storia?
Un caro saluto e un sincero augurio di Buona Pasqua

Nuovo recensore
04/03/24, ore 12:41
Cap. 1:

Ho letto con piacere questo primo capitolo. Premetto che non sono una grandissima ammiratrice di André come tutte qui, ma non lo disprezzo neanche completamente; tuttavia quando riesco a trovare un’alternativa alle solite propinazioni del personaggio, leggo sempre molto volentieri. Questo è il caso. Ho apprezzato l’idea di una svolta nella vita di André nel frattempo che aspetta Oscar: finalmente un’alternativa fattibile e concreta che rispecchia anche potenzilmente la realtà, le descrizioni sono intanto splendide e ho gradito che tu sia rimasta neutra riguardo ai pensieri e alle azioni del personaggio e che riporti molto realisticamente le sue sensazioni e le conseguenze.
Concludo dicendoti che ho adorato la tua scrittura, il tuo stile l’ho trovato in qualche modo simile al mio e non vedo l’ora di leggere il prossimo.
Un abbraccio,
Sofia.

Recensore Master
03/03/24, ore 18:12
Cap. 2:

Bellissimo veramente questo secondo passaggio che ci mostra un André profondamente cambiato dall’esperienza appena vissuta e fatta insieme al dottor Debois fra la tanta povera gente che nel disastro aveva perso tutto, persone comprese. In quei pochi giorni ha potuto quasi toccare con mano un dolore diverso ma ugualmente lacerante, esattamente come l’acqua che tutto aveva devastato. Il suo ritorno a Parigi in quella notte fredda gli fa vedere lucidamente, al contrario della sua vista, il cammino da intraprendere, al fine di essere nuovamente se stesso e poter ancora avere l’onore di poter stare al fianco della donna che amava.
Interessante, pertanto, l’escamotage da te trovato per dargli la possibilità di arruolarsi nei soldati della guardia metropolitana per mezzo di Alain che, proprio quella sera, era tornato nella stessa bettola di sempre insieme ai suoi amici e lo aveva riconosciuto. Poche parole fra loro prima che un trambusto mettesse a soqquadro il locale, con distruzione di cose e ferimento di persone. E Andrè con Alain mette in pratica ciò che ha imparato osservando e assistendo il medico durante quei sei giorni a cercare di alleviare il dolore della gente.
Con ago e filo sutura la lacerazione alla mano di Alain che si era procurato durante la furiosa rissa. Ma Alain è anche la persona che potrebbe aiutarlo a raggiungere il suo obiettivo e dopo un breve scambio di battute quest’ultimo lo attenderà in capo a pochi giorni in caserma.
Prima però di tornare a palazzo Jarjayes, e rendere edotta la sua preoccupata e amata nonna della sua nuova decisione, salutato Alain, si reca sotto uno dei ponti lungo la Senna e ripone con cura gli occhiali donatigli dal medico, in quanto ha valutato che dovrà farcela con le sue sole forze, con la luce del suo unico occhio, anche se sente che si stia spegnendo poco a poco. Aveva ricucito la carne di un essere umano, ma lentamente avrebbe ricucito il rapporto strappato con Oscar, nonostante la ferita inferta che spera tanto possa cicatrizzarsi al meglio anche se il dolore sarebbe sempre rimasto come monito di quanto accaduto. Ma almeno adesso avrebbe avuto ancora la speranza a cui appigliarsi.
Complimenti, mi è veramente piaciuto questo intermezzo che hai creato per André, durante il periodo di solitudine e lontananza dalla sua Oscar, che lo ha visto attivo e propositivo verso se stesso e il futuro che li attende, in grado di donarsi agli altri prendendosene cura e riacquistando nel frattempo parte della stima di sé, anziché autodistruttivo e sempre in preda all’alcol come chi non si attende più nulla dalla vita.
Un caro saluto, auspicando di rileggerti prossimamente.

Recensore Master
03/03/24, ore 18:03
Cap. 1:

Che piacere ritrovarti, cara xwaterice, con un nuovo lavoro che dall’incipit pare interessante oltre che verosimile.
Dopo quanto accaduto con Oscar, André non si riconosceva più: l’orrore, per quello che era diventato agli occhi dell’unica persona alla quale mai avrebbe voluto causare un dolore, poiché non era stato in grado di dominarsi e domare quel fuoco che bruciava dentro di sé, lo aveva cambiato. Trascinava le sue giornate fra commissioni varie, pur di non stare in quel palazzo che troppo gli rammentava ciò che aveva commesso, credendo di non appartenervi più e di non avere neanche il diritto di abitarvi, e l’alcol nel quale cercava stordimento per non soffrire.
Ed ecco l’incontro del tutto fortuito con il dottor Debois, quando gli aveva portato un bimbo incontrato e assistito per la strada e che aveva urgente bisogno dell’aiuto di un medico. Da quel momento André pareva aver ritrovato una apparente calma che si infondeva nell’animo e forse il viatico per tornare ad essere degno di chi era sempre stato, André Grandier, ex attendente ma amico unico di una donna eccezionale alla quale voleva tornare a stare accanto.
Il lavoro svolto in supporto al medico sembra che lo mondi delle colpe di cui si è macchiato e la decisione di accompagnarlo, durante il suo viaggio a portare conforto a gente che ne aveva necessità, in qualità di aiutante o ciò che il dottore avesse ritenuto più opportuno, è un toccasana per la mente e per il cuore. Un bel gesto quello di Debois di regalargli delle lenti particolari affinché potessero aiutarlo, quantomeno, a leggere e magari nel lavoro delicato cui sarebbero andati incontro entrambi.
Davvero un’idea originale, narrata con le consuete grazia e profondità, scandita da immagini che hanno sempre anche un che di poetico a corredare i pensieri e i sentimenti che liberi fluiscono.
Dato che ci hai avvisato nelle note che questo racconto sarebbe stato di appena due capitoli, non perdo tempo e corro a leggere il seguito con tutta la curiosità che questo primo passaggio ha suscitato in me.
A più tardi, dunque.

Recensore Master
03/03/24, ore 17:35
Cap. 2:

Hai colmato molto bene i vuoti lasciati dall'anime, in modo realistico: attraverso l'attenzione ai malati, si può ritrovare sé stessi.

Recensore Veterano
03/03/24, ore 17:19
Cap. 2:

Che bella questa storia. Come hai scritto tu nel primo capitolo, non ti sei allontanata dalla trama originale ma hai colmato una parte della vita di Andrè rendendola credibile. Ma soprattutto hai dato voce ai sentimenti e alle paure che attraversano il suo animo prima di arruolarsi. L'atmosfera profondamente malinconica e triste che viviamo nell’anime l’ho ritrovata nel tuo scritto e quindi sei riuscita ad essere fedele all’originale e rievocare le stesse emozioni. Almeno per me! Complimenti.

Recensore Veterano
03/03/24, ore 15:04
Cap. 2:

Direi molto molto interessante! Non so se sei diretta a non cambiare la storia o a scombussolarla ma mi ha preso , a presto. Una curiosità dov è Oscar?

Recensore Master
02/03/24, ore 22:59
Cap. 1:

Molto realistica, dato che dopo il suo terribile gesto, era impensabile che André potesse riavvicinarsi ad Oscar come niente fosse.

Recensore Veterano
02/03/24, ore 19:24
Cap. 1:

Ma che bella grazie! Un André come lo si conosce altruista , buono e meraviglioso che viole solo aiutare per perdonarsi anche , speriamo oscar torni da lui tra le sue braccia. A presto

Recensore Master
02/03/24, ore 19:16
Cap. 1:

Un tuo nuovo racconto!
Che bel regalo in questo sabato sera uggioso|
Inizio promettente, con la tua consueta scrittura briosa e tenera.
Adesso, attendo il seguito.
Un abbraccio, e grazie,
d