Che bella questa storia, davvero toccante. Avevo intuito che il narratore fosse esterno ma non immaginavo fosse proprio lei.
Le mani mi tremano, gli occhi sono lucidi: è stata una storia che m ha fatto riflettere molto e che mi ha fatta anche sfogare.
Ho pensato alle tante cose brutte che mi sono successe nella vita, ai momenti belli e importanti dove però alcune persone non sono state fisicamente con me: la tristezza fa parte di noi, della vita e sta a noi cercare di accoglierla. La penso come Zoro, dobbiamo sì prenderci il nostro tempo ma convivere con lei, sapere che comunque ci rende più forti. Le persone che non ci sono più le portiamo nel nostro cuore e ricordarle è vero che fa male ma è il nostro modo di tenerle strette a noi e di accompagnarle nel nostro viaggio.
Ricordiamoci di prenderci il nostro tempo, dei momenti di relax e pace, di sollievo perché la vita a volte va troppo veloce e rischiamo di non godere di ogni istante.
Bellissime le frasi di Zoro rivolte a Nami, c'è davvero bisogno di persone così nella vita e infatti ringrazio che Davide sia moooolto diverso da me.
"Zoro che col suo animo pesante e pieno di buio vede in voi esuberanti, folli compagni di ciurma la luce che gli permette di non diventare cieco. Che in te identifica il sole che lo fa sentire vivo, qualcosa che un giorno non sarò più la sola delle due a sapere.
Così come so che finché sarete insieme, a poter contare l'una sull'altro nella gioia e nel dolore, niente potrà spegnervi."
Sulle ultime frasi finali mi sono completamente sciolta: sei davvero poetica e non avrei saputo descrivere meglio quel bel quadretto che Bellmere vede.
Credo sia una delle one-shot che preferisco, c'è molta malinconia e mi piace. GRAZIE <3