Ben ritrovata Demy con questo capitolo veramente molto denso di avvenimenti, per cui mi sono ritagliata un po’ di tempo, lasciando fuori la realtà, per immergermi nel mondo da te creato e per non perdermi alcuno dei passaggi interessanti che hanno caratterizzato l’intero capitolo.
Scopriamo che Demelza sia rimasta incinta e, povera, non ha potuto incontrare suo marito Ross per comunicargli la bella notizia. Meno male che accanto a lei ci sono persone sulle quali può contare, primo fra tutti il medico Dwight, il quale si sta prodigando affinché la verità su Ross venga alla luce e tutti coloro che hanno ordito una macchinazione con i fiocchi possano essere a suo tempo smascherati, venendo anche puniti per ciò che hanno commesso a danno di un uomo innocente.
Dwight è assistito dal banchiere Pascoe e persino dalla accattivante Caroline, la nipote del giudice Penvenen, la quale è pronta a mettersi a disposizione per salvare la vita di un innocente, in quanto nessun tipo di sopruso può essere sopportabile e tanto meno ammissibile. In lei Dwight ha trovato una spalla e soprattutto qualcuno che potrebbe avere voce in capitolo data la sua posizione sociale.
Intanto la macchinazione è andata avanti ma, sicuramente, qualcosa sta scricchiolando pericolosamente per tutti coloro che l’hanno ordita e potrebbe addirittura riversarsi su di loro divenendo qualcosa di catastrofico per le loro vite, le loro carriere e le loro aspettative di potere e di controllo.
Certo che ci vogliono delle menti davvero machiavelliche per entrare nelle pieghe della vicenda e cercare di confondere ulteriormente le acque tanto da intorbidirle al punto che, difficilmente, si possa risalire alla fonte da cui tutto ha avuto inizio. E George Warleggan, il nipote di Cary, essendo un politico, sa meglio di altri come orchestrare il tutto, sperando anche di poter ottenere qualche vantaggio.
Nel frattempo Ross, uomo che non si aspetta la manna dal cielo, sta pensando che per lui l’unica soluzione sia proprio quella di fuggire dal carcere, poiché il processo è platealmente pilotato e, se non agisse, potrebbe veramente finire sulla forca, dandola vinta a coloro che gli vogliono male, suo zio Charles e quella donna di cui si era invaghito e che si è dimostrata una autentica vipera dalla lingua biforcuta.
La fuga riesce, anche con l’aiuto insperato di una persona a cui lo aveva chiesto. Ora il suo problema è non farsi trovare, cercando un opportuno nascondiglio, anche per riprendersi dalle privazioni e dalle cattive condizioni sperimentate nel carcere.
Ross, come sempre, ha una buona stella che lo segue e che lo aiuta nei periodi di crisi profonda e, proprio mentre vaga alla ricerca di riparo, trovato in una miniera abbandonata, osserva dello strano minerale rossastro, che potrebbe rivelarsi addirittura rame, e presone qualche campione lo ripone per quando potrà farlo esaminare non appena tutta quella folle avventura in cui lo hanno coinvolto sarà terminata.
Ross ha le sue difficoltà, ma anche la perfida Elizabeth sta per fare i conti con suo marito Francis, il quale comincia a riprendere contezza di se stesso e a mettere insieme alcuni particolari eventi, qualche parola e discorso per comprendere quanto la sua bella moglie sia coinvolta nella vicenda. Il momento in cui, furioso come non mai, appena letta la missiva anonima pervenuta a Trenwith e ordita da George, si reca nella stanza matrimoniale e si scaglia su sua moglie pronto a strozzarla se non fosse arrivato qualcuno a fermarlo, è da incorniciare. Chissà se Elizabeth in quel frangente è riuscita a sentire il tocco della morte che stava per ghermirla tramite le mani del marito?
Ora tutta la situazione è una sorta di “work in progress” con molta carne al fuoco e, pertanto, avendo stuzzicato a dovere la nostra curiosità di spettatori, ti aspettiamo quanto prima per il seguito, che prevedo incandescente.
Brava ad intessere una trama così intricata. A presto e buon weekend! |