Sì, se proprio devo essere sincero non so neanch’io se possa essere definita una poesia.
Forse con un minimo di restyling sui versi, quell’appena visibile ombra di trucco che fa le donne belle, sarebbe venuto fuori un capolavoro.

Perché già così ci trovo molti tratti che mancano persino nelle poesie più blasonate. Tante belle cose che fanno rima con poesia, tutte usate come condimento nella giusta misura (un paio le citi espressamente): empatia, follia, anarchia, maestria (nel sapersi assimilare ai quadri di Picasso e di Monet), fantasia (tanta), e chi più ne ha più ne metta…

“Risucchio d’anima”: non mi sembra per niente un modo per dettagliare il nulla, è un’immagine intensa, godibile…
Fulgido quel “brianza” a braccetto tra “esultanza” e “tolleranza”.

Così amabile, così umana quell’”incarnazione delle contraddizioni” ripresa ed esaltata nell’”incoerenza” che compare nell’ultimo verso, degna conclusione del trascinante finale da vaffa day e da comizio elettorale.

“La coerenza è l'ultimo rifugio delle persone prive d'immaginazione.” (Oscar Wilde)
"La coerenza a ogni costo è tipica delle menti mediocri". (David Rieff)
“È bello essere liberi di pensare diverso, non solo dagli altri, ma anche da se stessi” (ilbilbo 😊)

Un bravissima, dunque, convinto, e un abbraccio altrettanto convinto.

P.S. “umbronire” deve essere un errore di sbaglio 😁