Recensioni per
Piccoli e teneri (si fa per dire)
di SeleneMarino

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/04/24, ore 11:00

Eppure non riesco a vedere Armin troppo crudele, perché Armin non è crudele, come Erwin non era spietato.
In realtà per me loro due sono l'uno lo specchio dell'altro. Hanno un sogno, un ideale da raggiungere: uno la cantina, l'altro "al di là del mare" e fanno tuto ciò che devono per arrivare al quel focus per loro (ma anche per l'umanità intera) così importante e vitale. Per arrivarci scendono a patti con la loro coscienza ma chi di tutti loro non l'ha fatto? Anche Jean, Connie, Mikasa, Levi e Hanji lo fanno uccidendo amici, sottoposti e compagni, lo stresso dicasi per i ragazzi di Marley, anch'essi specchio di quelli di Eldia. Il bello di SNK è che non ci sono buoni o cattivi, ma esseri umani più o meno deboli.
Trovo molto credibile il fatto che Armin la interroghi (quando in realtà credo che sappia di parlare a se stesso più che a lei, che non può rispondergli) e trovo proprio da lui il non darsi pace nel vederla prigioniera in quel bozzolo. Al contempo Annie scopre che anche lui non è solo luce e gentilezza, ma che  ha le sue ombre e questo potrebbe renderglielo più umano e più vicino in un certo senso.
Sì, in tutta questa storia c'è un fondo di crudeltà come suggerisce il titolo, ma quello è un mondo crudele, la guerra è un mondo crudele, la vita stessa ha la sua quota di crudeltà e nessuno ne è immune, neppure noi temo.
Continuo a seguire questa raccolta con molto piacere, soprattutto perché mi fa riflettere tantissimo su molti aspetti dell'opera.
A presto e un abbraccio!
(Recensione modificata il 27/04/2024 - 11:01 am)

Recensore Master
27/04/24, ore 09:48

Confesso che trovo Hitch un personaggio davvero insopportabile. Uno dei pochi che se fosse morta non mi sarebbe importato, a differenza del povero Marlo che invece stimavo molto più di lei.
Detto questo è sicuramente un personaggio funzionale ad Annie e tu l'hai usata in modo intelligente.
Non faccio fatica a immedesimarmi nei sentimenti di Annie, come sempre (lo so ti starò annoiando) con poche parole dipingi un quadro perfetto della situazione, soprattutto dell'introspezione di Annie con i suoi chiaro-scuri.
Ho adorato questa descrizione che ho trovato perfetta: il peso del cristallo che preme sul suo corpo da ogni parte le sembra pari a zero, come una bolla d’aria, ma sa che nemmeno un diamante potrebbe scalfirlo
La sena finale con Hitch, che frustrata assale il cristallo, la descrive in maniera limpida e coerente a come la intendo io.
Per quanto riguarda Annie rinchiusa lì dentro, son felice che tu nella frase finale le abbia dato un tocco di leggerezza perché io l'ho vissuta malissimo, mi sentivo morire affogata per lei, come se fosse una persona in coma vigile ma non potesse né muoversi né esprimersi, subendo passivamente la vita e ciò che le ruota attorno, una condizione fisica che trovo devastante...
Ottimo lavoro come sempre.
Ci sentiamo presto! 🤗

Recensore Junior
26/04/24, ore 13:51

E’ interessante che, in una recensione a una delle prime one-shot di questa raccolta, avessimo convenuto insieme su una cosa: Armin e Annie a una prima occhiata sembrano estremamente diversi, ma in realtà sono più simili di quanto uno possa immaginare. Ecco, in questo nuovo capitolo si può dire che c’è esattamente quanto detto tot tempo fa, condensato; ovviamente Annie non è stata torturata una volta trasportata nel distretto Utopia, per il semplice fatto che era rinchiusa all’interno del suo cristallo infrangibile, e quella di Armin è una bugia detta a Bertholdt a Reiner per convincerli, se non a restituire Eren, quantomeno a fermarsi ( con la conseguente frase “ Voi siete progenie del demonio ecc ecc” che tanto ci fece riflettere a fine seconda stagione ), ma che i membri del Corpo di Ricerca o qualcun altro abbiano cercato di mettersi in contatto con Annie all’interno del suo bozzolo è sicuramente plausibile, anzi, sarebbe stato strano il contrario.
E un’insistenza da parte di Armin nell’interrogarla, quasi in maniera morbosa, è a sua volta plausibile; quanto al fondo di crudeltà, sicuramente in un simile frangente quel tratto del carattere del ragazzo sarà sicuramente emerso in lui ( al di là dell’affezione nei confronti di Annie, in quel momento è troppo fresco nella memoria il ricordo di tutte le persone morte a causa sua ), e Annie lo avrà sicuramente percepito perchè, appunto, in fondo loro due sono più simili di quello che uno può pensare.
Sono molto curiosa come renderai ( se lo scriverai ) il momento in cui Armin racconta ad Annie ancora nel cristallo come ha distrutto il porto di Liberio, e il raid in città; alla prossima!

Recensore Junior
26/04/24, ore 12:44

Ti chiedo scusa se finisco sempre col farti una recensione lunga riassumendo un tot di capitoli, ma dal momento che non entro tutti i giorni su EFP, quando lo faccio e mi accorgo che hai aggiornato non posso fare a meno di leggere tutte le nuove one-shot di fila: sono come le ciliegie, una tira l'altra e proseguo finché improvvisamente non mi rendo conto che le ho finite😅

Mi verrebbe quasi da dire che questa raccolta non è tanto incentrata sull'Aruani, quanto sul personaggio di Annie: la presenza di Armin c'è, naturalmente, è tangibile e la coppia se non è canon poco ci manca, ma da un certo punto di vista mi sembra che Armin, qui, rappresenti, per Annie una sorta di contraltare, di controparte con la quale lei si rapporta, e nei capitoli in cui lui non c'è è sostituito da personaggi che a loro volta sono elementi con cui la ragazza si confronta, e attraverso i quali ci dai la tua lettura di questa protagonista.
E questa è una cosa che apprezzo moltissimo, perché di Annie, salvo alcuni spaccati, non sappiamo molto, o meglio, non conosciamo bene i suoi pensieri e i suoi sentimenti, e tu stai dando di questo personaggio un quadro molto piacevole e, soprattutto, molto attendibile.
Quello che mi piace ( ora vengo ai capitoli specifici ) è che hai colto una cosa molto bella ( e tragica ) di Annie, ovvero una sorta di dualismo, di divisione presente in lei. Prendiamo il quinto capitolo, che per quanto estremamente breve riassume senza sbavature questa sensazione: da un lato c'è la “ bambina ” che vuole tornare a casa, dal padre, tanto che per un attimo Annie ammanta di illusione il paesaggio che sta attraversando ( non un campo di battaglia, ma un prato luminoso, innocuo ), dall'altro la soldatessa che ha una missione, che combatte una guerra. Una guerra sporca, certo, bieca, in cui non è ben chiaro chi siano i “ veri cattivi “, ma quello è il suo compito; così Annie “ ingoia il rimorso “ perché appunto, una parte di lei sicuramente prova un senso di colpa per quello che sta per fare ( parliamo della 57esima spedizione ), ma lo deve fare comunque ( e il rimorso verrebbe a quel punto controbilanciato dalla riuscita della missione e dal ritorno a casa ), e procede.
Ormai concentrata sulla missione, trova quasi ridicolo l'affanno dei soldati per fermarla ( capitolo 7 ); ma è senso del ridicolo, il suo, o una sorta di rabbia nei confronti di persone che credono ancora in una forma di libertà e di speranza, laddove lei è completamente disillusa, convinta che certi sentimenti non abbiano né lo spazio né motivo di esistere, se non per generare rimpianto in chi li prova?
Ma, ed ecco di nuovo il dualismo, arriviamo al capitolo sei, e qualcosa si incaglia contro il senso del dovere di Annie, ecco la variabile nella fredda logica che lei segue perché, appunto, è suo dovere fare quello che sta facendo: Armin la vede, la riconosce. Lei lo ha in pugno, ma non lo uccide.
L'umanità prende il sopravvento, quell'altro lato di sé, la bambina che vuole tornare dal padre, emerge per risparmiare quel ragazzo.
Precisazione: Annie uccide molti soldati del Corpo di Ricerca, ma nessun membro del 104esimo. Non tocca Armin, né Jean ( Reiner è un'altra questione ), né tanto meno Mikasa quando la insegue dopo che ha catturato Eren; avrebbe molte occasioni per darle il colpo di grazia ma non lo fa, né nella foresta di alberi giganti né a Stohess.
Diciamo quindi una cosa, sempre ricollegandoci appunto a questo dualismo del personaggio: Annie risparmia Armin perché vogliamo vedere l'Aruani ecc ecc, benissimo, lei ma prova comunque un senso di pietà anche nei confronti di tutti gli ex compagni di addestramento.
E questo non sminuisce l'idea della coppia Armin\Annie, sia chiaro: sottolinea invece che Annie era in grado di provare una forma di affezione anche nei confronti di terzi. Cosa che in fondo ritroviamo anche nell'ultima one-shot.
Intanto una cosa: che bello leggere dei riferimenti a “Lost Girls"! 😁Personalmente a me piace tantissimo sia il manga che l'adattamento anime ( “Wall Sina, goodbye” ) perché è l'unica vera parentesi dedicata a Annie, e ho apprezzato moltissimo anche la trama in sé ( nonché la scena col gatto, ma lì è vincere facile ).
Ma veniamo al capitolo: anche Hitch, come Armin, come i ragazzi del 104esimo, è qualcosa con cui Annie si rapporta e nella quale ritrova parte della sua umanità, in contrasto col suo senso del dovere. Non potevano mettere in stanza due ragazze più diverse ma in fondo, anche se Annie non l'ha mai ammesso se non forse con un accenno alla fine, quando “abbandona” Hitch una volta ritrovati i ragazzi, un legame affettivo è sicuramente esistito fra le due, quel legame fatto di alti e bassi, bisticci ( a patto che Annie potesse bisticciare, diciamo più di lamentele da parte di Hitch ) e contrasti che spesso ritroviamo fra due compagne di classe, fra due ragazzine diverse costrette ad essere vicine di banco.
E in fondo una nota “bambinesca” ( l'unica che una come Annie potrebbe permettersi ) c'è, nel finale di questa one-shot: << è divertente far arrabbiare la propria compagna di stanza. >>, pensiero leggero, divertente, “ birichino “ traslato in una cosa estremamente drammatica e seria, il post cattura di Annie e la sua reclusione nel cristallo. Sarà una riga, d'accordo, ma è un punto che mi è piaciuto molto perché riassume benissimo il rapporto fra le due ragazze.

Scusa se alla fine è venuto fuori un papiro, ma ho letto questi ultimi capitoli tutti di fila e ho riordinato i pensieri solo alla fine! 🙏🏼 Ma è bello essere in pari; alla prossima!

Recensore Veterano
25/04/24, ore 11:44

Ti sto adorando perché ci mostri le scene più importanti dell'anime attraverso gli occhi di Annie. Il momento che descrivi è differente da come l'abbiamo visto perché, da spettatori, abbiamo sperato che quelle spade potessero scalfire la pellaccia del gigante. Invece tu hai deciso di dare voce ai pensieri di Annie, quindi è un po' come assistere ai retroscena. Annie giustamente pensa che quelle formiche siano cretine. I giganti continueranno a marciare contro Paradise... Per uno che ne muore ne mandano dieci. Il paragone con i taglierini è bellissimo. Hai ragione, sono sputati ^^. Ti faccio i complimenti perché hai descritto così bene la micidialitá della carta. Ho trovato divertente il fatto che Annie li deride.
Come sempre un ottimo lavoro; aspetto il seguito:)
Un abbraccio, a presto 🤍

Recensore Veterano
25/04/24, ore 11:33
Cap. 6:

Ehilà:)
Sai una cosa? Quando ho visto questa scena ero in compagnia di una mia amica e le ho detto che sicuramente quel gigante era Annie e che non ha ucciso Armin perché lo ammirava... Ma forse anche per altro. Mi è piaciuta tantissimo poiche vediamo attraverso gli occhi di Annie e non del gigante, la sorpresa che la coglie impreparata. Che fare? Quella formichina è proprio lui, e forse qui si rende conto che Armin le piace. Solo che è costretta ad aprire gli occhi, lo lascia e scappa.
Complimenti! Sei molto brava con le flash/drabble, arrivano dritte al cuore. Inoltre ho anche apprezzato il fatto che tu abbia preso ispirazione da Pascoli. Le storie nascono sempre da qualcosa, che sia una canzone, una poesia, una foto. È proprio in quel momento che entra il semino nella nostra testa.
Bravissima 💞

Recensore Veterano
25/04/24, ore 11:26

Ciao :⁠-⁠)
Proprio poetica questa flash. È quasi come immergersi in quel prato verde che ha superato Annie. In realtà, anche se il mondo intorno a lei è splendente sembra quasi un'illusione, tant'è che la ragazza vorrebbe gridare a tutti che la libertà non esiste. Inoltre, come si è visto anche nell'anime, il suo pensiero vola al padre. Lei l'ha sempre cercato, ha sempre pensato a lui e, anche in quel momento, l'unica cosa che più desidera è di andare a trovarlo. I miei complimenti, sei stata capace con poche righe a liberare il pensiero di una ragazza così chiusa e regalarle la libertà che lei stessa brama.
Un abbraccio 🤍

Recensore Master
22/04/24, ore 08:41

Dov’è finito quel cretino che non vede l’ora di morire?
Amo questa shot solo per questa frase e ci siamo capite neh? 😁
Non ne sono sicura, ma credo che forse sia stato dichiarato che le spade sono proprio ispirate ai taglierini, ma potrei anche sbagliarmi e potrebbe essere un refuso di memoria distorto, comunque questo accostamento è sicuramente pertinente perché in effetti sono uguali spiccicati.
Ho travato davvero una brillante intuizione e mi è piaciuta tanto, il parallelismo con il taglio della carta, in effetti i taglierini sono davvero micidiali e la carta non è da meno.
Molto evocativa l'immagine del Corpo di Ricerca con i soldati paragonati a insistenti tafani che svolazzano e tagliuzzano senza posa.
Ho apprezzato come indaghi il lato più umano e "debole" di Annie, di certo non poteva essere solo una mera "macchina da guerra", non dimentichiamoci che anche lei è pur sempre una ragazzina, certo, tirata su da un regime che le ha inculcato un odio profondo per la sua stessa gente, ma deve pur aver avuto qualche cedimento e qualche paura sennò non sarebbe umana.
Attendo con ansia gli sviluppi e mi unisco a Greenleaf: a quando una bella long con questi due come protagonisti?
Un abbraccio e alla prossima!

Recensore Master
22/04/24, ore 08:13
Cap. 6:

Questa drabble è semplicemente perfetta.
Una fotografia chiara e nitida dell'anime a cui tu hai aggiunto una breve ma intensa introspezione de pensieri di Annie.
come può farle tanta paura?
Eppure i sentimenti a volte terrorizzano proprio. Perfetta, coincisa. Sei sempre molto brava a restituirci questi due personaggi così come li conosciamo.
Quando una cosa è così ben fatta c'è poco da dire, ma solo da complimentarsi.
Per quanto riguarda la poesia del Pascoli, una vaga e lontana ispirazione che se tu non avessi sottolineato io non avrei mai colto.
Un plauso per la tua onestà intellettuale che ho particolarmente apprezzato.
A presto!

Recensore Master
19/04/24, ore 16:14

Bella!
È piccola, ma dentro c'è tutto.
Mi sono rivista Annie in forma da titano che corre e pensa. I suoi pensieri li ho trovati pertinenti e anche centrati. Con una riga una hai descritto magistralmente il paesaggio intorno a lei (perché ame non riesce, perché? Sigh..)
Ingoia il rimorso e fa i suo dovere
Chissà se in quel frangente era così oppure no, di certo a me fin dalla prima volta che ho visto quella scena durante gli scontri con il corpo di ricerca, hanno colpito le sue lacrime (tra l'altro scorte da Levi) quando sconfitta rimane a sedere appoggiata all'albero a bocca spalancata. Era rimorso o frustrazione? Di certo è un'immagine forte.
Scusa le riflessioni a voce alta, ma me le hai susciatate tu nel corso della lettura ;)
(Recensione modificata il 19/04/2024 - 05:05 pm)

Recensore Veterano
19/04/24, ore 16:01

Carissima<3
Sono proprio curiosa di leggere una long scritta da te con Armin e Annie come protagonisti. Si vede che è una coppia che ti piace: la rendi proprio benissimo. Sembra davvero di vederli, lui imbarazzato, lei piccata e confusa. Questa flash mi ha colpita tanto perché Annie è veramente chiusa nei confronti di Armin in un primo momento. Conosciamo il passato di sofferenza della ragazza, quindi ci sta che lei sia a disagio. Si ritrova a pensare che i ringraziamenti di Armin non siano altro che una conseguenza di qualcosa. Perciò gli vuole ricordare che lei non gli deve nulla. Invece Armin la sorprende e le spiega che è migliorato grazie a lei. È sincero e lo trovo anche interessato. Mi piace molto come scrivi, sei così fresca che è facile raggiungere la fine del capitolo. Complimenti:) brava!
Se mi vedi in ritardo dalle tue parti è solo per via degli impegni e, per delle letture che sto cercando di ultimare, ma l'interesse è reale. Quindi spero che ci delizierai con altro di tuo.
Un abbraccio, alla prossima<3

Recensore Veterano
19/04/24, ore 15:45

Ciao cara<3
Sappi che ho avuto un sorriso per tutta la durata del tuo scritto^^ Sai descrivere perfettamente i personaggi di AoT, specie Annie e ArmiN. Ti escono divinamente. L'ho immaginata come hai detto tu, a strizzarsi il dito con il laccetto, un pò annoiata dalla lezione e un pò infastidita nei confronti di Reiner. Ahaha, è vero, forse lui si è calato un pò troppo nella parte, credo proprio che Annie, come hai scritto tu, si sia sentita un pò a disagio e in difficoltà. Magari avrebbe tanto voluto tirargli un calcio, ma ha preferito lasciar perdere. Armin, come sempre, è l'unico a porre domande sensate e, infatti, chiede qualcosa di interessante quanto imbarazzante. Faccia da femmina mi spiazza sempre, ma devo darti merito: E' troppo una cosa da Annie.
Infine lei stessa si ritrova a pensare che Armin sia l'unico in grado di ragionare, quindi continua ad apprezzarlo. Chissà, magari in una di queste occasioni si è innamorata di lui. Secondo me hai ragione tu!
Un abbraccio, come sempre bravissima, complimenti!

Recensore Master
19/04/24, ore 14:37

Ciao Selene eccomi a commentare anche questo frammento tra Annie e Armin, che come ci fai notare tu nelle note si lega all'altra oneshot che avevo precedentemente letto.
Sei sempre molto brava a indagare la mente di Annie, la sua insofferenza, ma anche il suo rigido piglio nei confronti della sua missione.
Armin che qui appare fragile come un germoglio trova la forza di approcciarsi a lei e ringraziarla. Annie così coglie quella gentilezza che poi ricorderà più avanti e che le impedirà di calpestarlo (letteralmente).
Di questa shot ho davvero amato questa frase finché lui non alza gli occhi. Sono freschi e pieni di vita come il vento pungente di marzo, una frase azzeccata, davvero bella e molto poetica senza risultare "artificiosa".
Continuo a leggerti con molto piacere 😊
A presto!
(Recensione modificata il 19/04/2024 - 02:39 pm)

Recensore Junior
16/04/24, ore 14:21

Anche se nella seconda parte della prima stagione ( sembra uno scioglilingua ) il personaggio di Annie si rivela fondamentale, in quel suo antagonismo che solo anni dopo verrà compreso e in parte giustificato, l'autore ci regala pochissimi momenti di introspezione dedicati a lei; escludendo “Lost Girls”, in cui comunque Isayama si sbottona poco, solo quando, nella quarta stagione, la ragazza uscirà dal cristallo in cui si era rifugiata avremo saltuari momenti in cui potremo cogliere parte del suo carattere.
Eppure, ci sembrerà sempre di scalfire la superficie; da un lato, questo modo scarno di approfondire ( appena ) il personaggio forse rispecchia il carattere chiuso di Annie stessa, ma dall'altro permette a noi fan di speculare e creare one-shot come queste, piacevoli da leggere perché per una volta trattano di un personaggio ( e di una coppia ) che a volte passa in sordina.
Annie ed Armin sembrano due poli opposti, ma è solo apparenza: malgrado le differenze superficiali, qualcosa li accomuna e fa scattare nella ragazza una sorta di “oziosa” curiosità. Dico oziosa perché, come riesci a esprimere molto bene in queste righe, non solo Paradis ma i suoi stessi abitanti da un certo punto di vista annoiano Annie: parliamoci chiaro, prima di imbarcarsi i Guerrieri di Marley hanno combattuto ( e vinto ) una guerra, hanno visto abbastanza morte da farsela bastare per anni. Al confronto, l'addestramento del Corpo Reclute ( e le reclute stesse ) sembra un gioco, una burla; Annie pare quasi ribollire sotto la cenere, infastidita, annoiata, per nulla colpita, laddove invece Bertholdt e Reiner, ai suoi occhi, si stanno divertendo fin troppo a giocare ai cadetti volenterosi ( poi noi sappiamo che Reiner è un discorso più complesso, ma vabbè ).
Eppure, eppure, qualcosa di Armin incuriosisce Annie, pur trovandolo snervante al tempo stesso; non dobbiamo dimenticare che, fin dalla prima stagione, lei ha sempre riconosciuto l'intelligenza del ragazzo, e hai avuto una bella trovata nel condensare tutto questo nella domanda perfettamente logica di Armin durante la lezione teorica.
Ma oltre all'intelligenza qualcos'altro, come vediamo in quest'ultima one-shot, colpisce Annie, qualcosa che è più difficile da spiegare e che hai ( ancora una volta ) condensato in un'espressione: Armin ha l'aria di uno che crede che qualcosa di bello possa accadere.
E può sembrare una cosa semplice, o “ troppo melensa “ ma invece centra perfettamente il discorso: in Armin c'è una luce, quella speranza in un mondo migliore ( proprio quella che spingerà, alla fine, Levi a salvare lui invece del Comandante ) che lo porta a credere che, malgrado tutto, possa esserci, sempre, un rivolto positivo. Poi, noi sappiamo che l'evoluzione di questo personaggio vedrà anche dei momenti bui, specie nella quarta stagione, è un percorso mi verrebbe da dire inevitabile, ma per ora, in questo momento, in questo “fotogramma”, uno di quelli che sei così portata a descrivere, Annie vede tutto il buono di Armin e, forse, vede quel qualcosa che lei non ha più, o non ha mai avuto, considerata l'infanzia che ha avuto; è forse l'inizio di un “ rapporto “? Staremo a vedere.
Alla prossima!

Recensore Master
14/04/24, ore 11:19

​Eccoti con un altro spaccato coinciso ,diretto e molto ben inserito nella trama originale.
Annie è davvero lei, spicca subito la sua noia insofferente che fai trasparire in modo chiaro tra le righe dei suoi pensieri. 
Mi è piaciuta davvero tanto questa frase, perché è davvero centrata: Altro che demoni: quest’isola è abitata da un branco di rimbecilliti.  oltre che a caratterizzare molto bene la nostra Annie.
Anche lo scambio di battute con Reiner e la sola occhiata di Berthold non sono da meno e ci restituiscono i personaggi così come li abbiamo conosciuti nel canon. 
Inutile dirti che la domanda di Armin, e la risposta dell'istruttore sono perfettamente inserti nel contesto spiegando molto bene le dinamiche circa lo scottante argomento "giganti", anche se siamo solo all'inizio della storia. 
Annie non può fare a meno di notare l'arguta intelligenza di "faccia da femmina" e  comincia ad esserne, suo malgrado, ammirata e forse anche attratta. Mi piace molto come stai conducendole danze, in modo lento ma inesorabile. Ti confermo che i personaggi sono perfettamente IC e che metti sempre l'accento sulle cose "giuste" .
Grazie e alla prossima 🥰
(Recensione modificata il 14/04/2024 - 11:23 am)

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