Ciao Greta!
Finalmente arrivo ad onorare i miei debiti ma un po’ mento perché questa storia l’avrei letta comunque e comunque me ne sarei meravigliata. Ho letto tante cose scritte da te: tante coppie, tante tipologie di storie, tanti fandom. Ma questo – loro due – per me è il tuo piccolo spazio sacro salvato alle brutture del mondo. In cui mi trascini e in cui io mi perdo quando inizio a leggere. Mi spiego meglio: Ole e Homer sono talmente tanto tuoi che diventano pure nostri. Il tuo modo di scrivere di loro raggiunge una consapevolezza diversa e non è soltanto perché sono tuoi OC – volendo, anche tutti i personaggi secondari nominati una volta in HP sono quasi degli OC e si comportano da tali – ma perché tu li conosci fin dentro le fibre del loro essere. Ed è splendido, anche per come ce li descrivi, le immagini che invochi: il punto di fuga di tutti gli sguardi in una stanza, il salto nel vuoto che si trasforma in volo, Tassorosso senza nessuno a cui essere leale, il primo scompartimento dell’Espresso di Hogwarts ad essere occupato da chi teme di dover chiedere di potersi sedere. Sono immagini potenti ed efficacissime per dirci che cosa sono loro, senza dovercelo spiegare: Ole e Homer si delineano in confini tracciati dalle tue immagini, perché, come ci dici dopo, una definizione di sé nemmeno loro ce l’hanno, per questo arrivi in soccorso tu, con questa realtà che spennella tratti del loro carattere, del loro essere e del loro esistere.
Anche i dialoghi sono perfetti: scene di vita quotidiana che fanno lo stesso, descrivono senza dire nulla, dove le distanze si colmano e uno, invece, potrebbe essere l’altro, dove non sono più quello che il mondo dice di loro, ma sono solo loro, insieme, amici.
Come sempre, davvero, leggerti è un piacere speciale. Quando parli di questi due, il doppio.
Grazie per questa bella lettura e a presto!
Un abbraccio

Leggi la risposta dell'autore

Aaaaah! Spuntano due koala selvatici!
Io questo aggiornamento non me lo aspettavo ma l’ho veramente accolto con piacere *-*
Anche perché ne abbiamo giusto parlato recentemente e sono entrata sulla pagina degli autori preferiti per caso e, insomma, il destino ha voluto che passassi di qui.
E questa è solo una flash ma racchiude l’essenza di Ole e Homer con un’accuratezza quasi perfetta. Queste due anime così diverse eppure così simili nel non trovare il loro posto nel mondo. Il che, dal punto di vista di Homer, ad una prima impressione, puo' anche far sorridere perché pare appartenere ad ogni posto in cui vada, sempre pronto ad affrontare nuove avventure e imparare nuove cose. Ma nella realtà dei fatti quando stai bene un po’ dappertutto il tuo posto vero qual è?
Posto che si trova al fianco di un ragazzino chiuso che, invece, non si trova bene da nessuna parte: troppo poco mago per appartenere a quel mondo, troppo poco babbano per appartenere a quell’altro. Da nessuna parte, tranne che vicino ad un ragazzo che splende come mille soli, lui che ama rimanere nell'ombra.
E questi ragazzi che trovano la propria casa in due personalità così diverse dalle proprie mi fanno sempre scaldare il cuore. Ho veramente amato la questione del ladro di purè *-* E sono molto d’accordo sul fatto che stabilire un minimo di lunghezza per un compito sia una stupidaggine intergalattica: da una persona che scrive molto piccolo, l’ho sempre trovato parecchio ingiusto XD
Io sono suo amico.
Ecco, su questo potrei dissentire, vostro onore XD
Scusa per questa recensione un po' sconclusionata ma ti mando un grosso abbraccio: sono stata davvero contenta di riuscire a tornare da te, attraverso di loro.
Cida

Leggi la risposta dell'autore

Che felicità trovare di nuovo una tua storia!

Credo che tutti vorremmo essere Homer, sole luminoso e brezza di vento, fascino, una persona che tutti vorrebbero attorno.
Invece spesso siamo Ole, un po' pesanti (forse lo siamo, forse pensiamo di esserlo) smarriti nel mondo come se non ne facessimo davvero parte.
E' una storia bellissima, i personaggi lo sono e tutto quello che c'è tra loro, nel bene e nel male.
Alla fine sono amici, in modo sincero, ed è l'unica cosa importante, l'unico punto in comune che valga la pena d'esistere.
Mi sono piaciuti molto i dialoghi in cui non viene specificato chi dice cosa, in che tono. Si può intuire, forse, ma essendo loro è come se saperlo non avesse importanza perché mostrano la loro amicizia, mostrano loro.

Bravissima

Leggi la risposta dell'autore

la flash è stupenda, molto dolce, veloce. ho un debole per personaggi opposti e qui è stupendo come alla fine mostri però l'unico punti di contatto, il più importane, che travalica tutte le differenza. davvero adorabile. e so che sono personaggi originali e io non credo di avermeli mai letti, ma anche arrivando per caso in questa flash e saltando tutta la serie: me li hai fatti percepire vivi, particolareggiati, unici ognuno a modo loro, complimenti quindi per come hai creato e per come padroneggi questi pg. persino dei dialoghi senza nessuna frase in mezzo, senza sapere chi dice cosa, come la dice, il dialogo è risultato molto vivo, realistico, molto cinematografico. il prompt assume un ruolo centrale e si sente tantissimo. poi complimenti come sempre per lo stile, leggerti è sempre un piacere. crei metafore e immagini senza appesantire il testo, è tutto leggerissimo, è tutto scorrevolissimo, non devo concentrarmi o sforzarmi, allo stesso tempo però ci sono momenti di poesia che sembrano passare sottotono per quanto sono leggeri, ma sono ciò che rendono i tuoi paragrafi così vivi, così facili da poterli immaginare come fosse un film. complimenti ^^

Leggi la risposta dell'autore