Recensioni per
(in)coscienza: dialoghi
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/03/25, ore 22:46
Cap. 9:

Io ti leggo e continuerò a leggerti, perché la tua penna sa toccare le corde del mio cuore.
Anche in questa conversazione surreale io ho ritrovato pezzi di me, di un' altra epoca e di un 'altra storia. Una porta che ho chiuso invece di aprire, una strada imboccata a disprezzo di un' altra. Ci sono storie che non avranno mai un lieto fine, perché sono perfette così come sono: traballanti, nascoste, sporche e anche un po' patetiche. Belle nella loro assurdità.
Si chiama vita.

Un abbraccio
GiunglaNord

Recensore Master
04/01/25, ore 19:35
Cap. 1:

Ciao Jess!
Scusami se passo solo ora a recensire, ma ho letto tutti i racconti per gli Oscar dal cellulare e mi veniva davvero scomodo farlo al momento.
Mi vergogno quasi a leggere questo pezzo introspettivo. Mi sembra di intromettermi in qualcosa di estremamente privato, di non mio, in una dimensione talmente intima che mi metterebbe a disagio anche se riguardasse me stesso. Ho dovuto leggerlo tre volte, per capirlo fino in fondo: inizialmente avevo capito ci fosse solo una persona che, nel letto, stesse pensando tra sé e sé, rispondendo ai propri dubbi. Solo più avanti diviene chiaro che si tratta di una conversazione tra due partner: forse in parte immaginata, fatta di silenzi più che di vere parole, questo sì.
Da subito questo racconto mi ha colpito al cuore, mi ci sono rivisto veramente tanto nonostante le mie esperienze siano diverse. E' proprio quello stato d'angoscia che permane nell'aria a scuotermi qualcosa dentro, che non va via nonostante la conversazione con la persona amata (che spesso è il miglior rimedio) e che non accetta in ogni modo di farsi sminuire a temporanea.
Ogni volta c'è qualcosa che emerge, che la alimenta. Dopotutto, oltre ai problemi personali è il mondo che viviamo a imporci addosso questo stato, tra derive neofasciste e speranze per il futuro sempre più flebili e incerte.
Non ho pianto, leggendo, ma ci è mancato molto molto poco. E se un po' mi conosci sai che sono una persona estremamente rigida XD
E' da quando ho letto il racconto quasi un mesetto fa che ci ripenso, che di notte, a letto, ritorno a questi pensieri, immagino di riadattare questa conversazione alla mia vita.
Complimenti, davvero. A prescindere dagli Oscar, penso che queste 500 parole siano tra le più vere che ho mai letto qui su Efp. Da lettore è un bene, emotivamente non troppo perché sarebbe stato meglio non rivedersi tra le righe, ma direi che va bene così :)
Bravissima, a presto!
mys.

Recensore Master
03/01/25, ore 19:02
Cap. 1:

Buonasera, arrivo a commentare con calma la tua storia candidata alla Notte degli Oscar.

Non se neanche bene quali parole poter usare per esprimere in che modo la potenza del tuo racconto mi abbia colpita. C'è tutto: la fragilità, il vuoto e, di per contro, la pienezza.

La cosa bellissima l'ho trovata sul finale. Su quel "per tutta la notte, il respiro di due persone sveglie" perché è un segnale di speranza. Di come non servano parole perché ci sono persone che ci bastano, ci aiutano anche stando in silenzio insieme a noi.

Recensore Junior
30/12/24, ore 22:18
Cap. 1:

Grazie di aver condiviso questo flusso di coscienza, con il suo ritmo reale e necessario e le sue ali sottili. Non penso se ne possa commentare il contenuto, non sarebbe neanche giusto, la forma si commenta da sola, con i suoi contrappunti serrati e le sue ombre. Mi è molto piaciuto, complimenti e ci vediamo agli oscar.

Recensore Veterano
29/12/24, ore 03:32
Cap. 1:

Forse è proprio la fragilità, o la verità, di questa storia a remderla così potente, o forse è lo stile così scarno, in cui ogni parola, ogni rientro persino, significa più che se stessa.
Mi è piaciuta molto!
In bocca al lupo per gli Oscar 😉

Recensore Master
09/12/24, ore 21:36
Cap. 1:

Passo da qui per gli Oscar della Penna e mi fermo, en passant, a dirti che mi è piaciuta moltissimo. Dopo aver sofferto di un PTSD e mesi che non dormo, mi ritrovo moltissimo in questa storia.

Un grande abbraccio e in bocca al lupo per gli Oscar!

Afaneia

Recensore Veterano
15/11/24, ore 15:50
Cap. 1:

Ciao blackjessamine, piacere di conoscerti :)

Ho trovato la tua storia tra gli Oscar della penna, nella categoria Originali, in cui partecipiamo entrambe, e non potevo non fermarmi a leggerla.

La tua storia mi ha colpita per la sua immediatezza e naturalezza: ogni parola arriva dritta al cuore di chi legge, con una forza che deriva dall'autenticità. Ed è proprio in questa autenticità che emerge tutta la potenza del racconto.

Sei riuscita a mio avviso a catturare un sentimento generazionale: l’ansia per qualcosa che forse nemmeno si sa cos’è. Questo senso di smarrimento e di inquietudine che descrivi appartiene a molti di noi.
I due personaggi sono insieme, eppure non sono sereni.

Uno degli aspetti che ho apprezzato di più è ciò che non viene detto. I silenzi, le esitazioni, i respiri che descrivi raccontano più delle parole. Mostrano il dolore trattenuto, le emozioni sospese e la fatica di comunicare davvero. Spesso cerchiamo nell’altro un appoggio emotivo, un sostegno per qualcosa che non riusciamo a gestire da soli. Forse è proprio questo il problema della nostra generazione: siamo tremendamente soli, o almeno tremendamente coscienti della nostra solitudine, molto più delle generazioni precedenti. E questa solitudine schiaccia come un peso nel petto, rende faticoso anche il semplice respirare.

Ma non possiamo dirlo apertamente: di giorno dobbiamo sembrare forti, vincenti, in controllo. A volte sentiamo quasi l’obbligo di “scopare” o “fare l’amore”, ma in realtà quello che cerchiamo è una connessione profonda, vera, con un altro essere umano.
Credo che la tua storia riesca a cogliere perfettamente questo bisogno, questo desiderio nascosto dietro le parole e i silenzi.
Per questo, chi legge riesce a sentire ogni sentimento, a vibrare con i personaggi anche nei momenti di pausa.

Leggere queste tue parole mi ha dato conforto, e mi ha ricordato che forse, in fondo, non siamo così soli come pensiamo.
Complimenti davvero per questa storia così toccante e sincera, e in bocca al lupo per gli Oscar! 🌺

Recensore Master
20/10/24, ore 21:14
Cap. 1:

Buonaserissima, caffè, vengo in pace dagli Oscar della Penna 2025 per lasciare una gioiosa recensione visto che partecipiamo alla stessa categoria (come mi è venuto in mente di iscrivermi pure agli originali help)
Io ADORO questa tipologia di storie. Nelle note dici di non sapere cosa sia; te lo dico io: un prezioso frammento di te. Non importa se sia personale o no, riflette un qualcosa che sta nella tua mente, lì, in penombra, e che non necessita di spiegazioni per essere compresa ma solo di essere messo nero su bianco affinché tu, io, chi legga possa liberare il fiato trattenuto una volta arrivato in fondo alla storia.
Che sia stilisticamente lontano o no da ciò che scrivi, resta stilisticamente molto interessante e zeppo di sentimenti. Secco, incisivo, intenso.
Niente, mi è piaciuta moltissimo.
Un abbraccio
Angel <3

Recensore Master
05/09/24, ore 00:50
Cap. 3:

la frase sul fatto che il loro dialogo non è vero mi ha fatto pensare questo: che in realtà quello che ci stavi dicendo è che questo dialogo non esiste, è solo nella mente di uno dei due, uno di loro due immagina di avere queste conversazioni con l'altro, ma in realtà ha smesso da un sacco di parlare con l'altro o l'altra nella realtà... però immagina queste conversazioni, anzi ha bisogno di immaginare queste conversazioni (vuoi piantarla qui? non posso). non può smettere di immaginarle, ha bisogno di immaginare queste conversazioni, sì immaginarle non le fa non gli fa bene, ma continua a farlo. ciò sarebbe anche confermato da due cose: la prima questa totale assenza di punteggiatura, il dialogo è scandito non da virgolette o caporali ma solo da invio a capo, come se fosse appunto qualcosa che succede solo mentalmente, un flusso di coscienza, non ci sono voci vere. la seconda cosa il titolo: questi dialoghi avvengono nella mente, nell'inconscio e nel conscio.
ricordo che anche nel secondo o nel primo capitolo avevo avuto un dubbio che forse erano dialoghi mentali, irreali, ma per ora non mi va di fare ricerche sugli altri due capitoli e mi attengo solo a questo.
certo, sono anche perfettamente consapevole che le mie prove si possono smontare abbastanza in fretta e che il testo si presta anche al l'interpretazione opposta: i dialoghi sono reali eccome, infatti il non parlare si riferisce a parlare del meteo del tempo invece delle cose importanti, inoltre l'assenza di punteggiatura è un vezzo di stile (come nei libri di sally rooney e viene citata nel cap 2 quindi anche questa è una prova che i dialoghi sono senza punteggiatura non perché irreali ma perché in riferimento forse a lei e ai suoi libri). comunque sì il testo si predispone a entrambe le interpretazioni: può essere tutto mentale o tutto reale. ma io scelgo la prima interpretazione: semplicemente perché piace a me. quello che adoro die tuoi scritti è che posso trovarci pezzi di realtà, ma proprio tangibile a livelli allucinanti. e alla fine quando leggo un libro a me non interessa la prefazione la vita dell'autore il critico x che ci dice che cosa sta per cosa e come interpretare cosa. quando leggo io voglio poter interpretare e vedere ciò che vedo io. leggo per me mica per altri. tutto questo per dire: non prendertela se ho interpretato male e ho deciso che questi dialoghi sono una cosa irreale nella mente della protagonista, purtroppo per un attimo ho rivisto me stessa così tanto in una frase che non posso vedere più quello che volevi dire e comunicarci tu. come sempre ho adorato leggere tutto ciò e ho adorato poter collegare indizi fra loro. complimenti.

Recensore Master
11/07/24, ore 14:45
Cap. 1:

O la deriva neofascista?
Eh.
Forse è meglio perdere il sonno per le mail e l’Anzani.
Cribbio, questo pezzo mi ha colpito forte.
Ok, io ho un debole enorme per le storie stile copione, se poi mi ci aggiungi anche la componente ‘distanza’, il tuo stile e la tua introspezione, amo completamente.
La storia comincia parlando di ansia, la descrivi bene, i personaggi ci trasmettono bene questa sensazione, tutto il testo sembra strutturato per concentrarsi su questa cosa e fila tutto. Adoro i riferimenti alla contemporaneità, anche semplicemente la frase post o video, adoro che non riescono a ricordare quale dei due casi, perché, secondo me, ormai nella nostra realtà stiamo perdendo sempre più la differenza fra queste due cose, è tutto diventato un’unica grande cosa che ci scorre davanti sui social, quindi mi è piaciuto perché l’ho trovato un riferimento molto attuale. Poi si trasforma in un discorso sull’intimità e io non ero preparata, pensavo ci sarebbe stata solo l’ansia, i personaggi si psicoanalizzano fra loro, tutto molto normale, ma poi mi arriva a sorpresa anche la componente affettiva, intima, fisica?, e lì mi ha preso un sacco di ansia. Comunque, complimenti. Come sempre adoro come scrivi, quello che scrivi. Lo trovo un esperimento riuscito anche solo così, se poi lo continuerai, ancora meglio.

Recensore Master
11/07/24, ore 10:21
Cap. 1:

I tuoi pensieri un po'ubriachi, danzando per le strade si allontanano
Ti son sfuggiti dalla mano e il giorno sembra ormai così lontano
E il giorno sembra ormai così lontano


Bagasce sono i tuoi ricordi che fra canzoni e vino ti disturbano
Che ti molestano pian piano e il giorno sembra ormai così lontano
E il giorno sembra ormai così lontano.


Canzone di notte - Francesco Guccini.


Non sei sola. Siamo in tanti.

Nuovo recensore
07/07/24, ore 21:16
Cap. 1:

Mi è piaciuta moltissimo. Mi ha fatto pensare in parte anche ad una scena di un'opera teatrale - sono proprio riuscita a visualizzarla su un palcoscenico, con due attrici (non chiedermi perché proprio due attrici, questa è l'immagine che è emersa nella mia mente). Spero che tu prosegua, anche nel caso ci voglia un po' di tempo per farlo.