Recensioni per
(in)coscienza: dialoghi
di blackjessamine
Buonaserissima, caffè, vengo in pace dagli Oscar della Penna 2025 per lasciare una gioiosa recensione visto che partecipiamo alla stessa categoria (come mi è venuto in mente di iscrivermi pure agli originali help) |
la frase sul fatto che il loro dialogo non è vero mi ha fatto pensare questo: che in realtà quello che ci stavi dicendo è che questo dialogo non esiste, è solo nella mente di uno dei due, uno di loro due immagina di avere queste conversazioni con l'altro, ma in realtà ha smesso da un sacco di parlare con l'altro o l'altra nella realtà... però immagina queste conversazioni, anzi ha bisogno di immaginare queste conversazioni (vuoi piantarla qui? non posso). non può smettere di immaginarle, ha bisogno di immaginare queste conversazioni, sì immaginarle non le fa non gli fa bene, ma continua a farlo. ciò sarebbe anche confermato da due cose: la prima questa totale assenza di punteggiatura, il dialogo è scandito non da virgolette o caporali ma solo da invio a capo, come se fosse appunto qualcosa che succede solo mentalmente, un flusso di coscienza, non ci sono voci vere. la seconda cosa il titolo: questi dialoghi avvengono nella mente, nell'inconscio e nel conscio. |
O la deriva neofascista? |
I tuoi pensieri un po'ubriachi, danzando per le strade si allontanano |
Mi è piaciuta moltissimo. Mi ha fatto pensare in parte anche ad una scena di un'opera teatrale - sono proprio riuscita a visualizzarla su un palcoscenico, con due attrici (non chiedermi perché proprio due attrici, questa è l'immagine che è emersa nella mia mente). Spero che tu prosegua, anche nel caso ci voglia un po' di tempo per farlo. |