Recensioni per
Il mondo gira (e non ha senso)
di Orso Scrive

Questa storia ha ottenuto 38 recensioni.
Positive : 38
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/12/24, ore 11:37

Ciao Orso, eccomi qui!
Devo dirlo, la tua scrittura è come una passeggiata nel buio: affascinante, misteriosa e piena di sorprese!

Adoro come sei riuscito a mescolare la riflessione profonda con momenti davvero esilaranti. La tua avventura notturna, con quel topo parlante che si infila nella tasca del giubbotto, mi ha fatto pensare a un cartone animato! E quel fantasma filosofo? Non posso credere che ci siano ancora spiriti che si preoccupano del disordine! Chi lo avrebbe mai detto? XDXD

Il tuo modo di descrivere il Solstizio d'Inverno è stato poetico e affascinante. Mi hai fatto sentire l'atmosfera magica di quella notte, e ho amato l'idea che gli animali possano parlare, spero di poter avere una conversazione con il mio gatto un giorno! XD

Inoltre, le tue riflessioni sulla vita, la morte e tutto ciò che c'è in mezzo mi hanno fatto pensare. Chi sapeva che passeggiare nel buio potesse portare a tali pensieri?

Insomma, grazie per questo viaggio notturno così divertente e stimolante.
Non vedo l'ora di leggere altre tue avventure!

Swan

Recensore Master
02/12/24, ore 17:53

Rieccomi qui!
Ho appena finito di leggere questo racconto che mi ha fatto ridere come una matta!
La storia inizia con un appassionato osservatore del cielo notturno, che si perde in riflessioni sul significato della bellezza e della solitudine sotto le stelle.
Ma poi, il colpo di scena: un disco volante atterra e da esso esce un extraterrestre che non è altro che un simpatico ragioniere veneto di nome Luigi, in cerca di un lavoro su un altro pianeta. XDXD E non è solo! La sua moglie aliena, Grufch, è un vero e proprio pezzo di...vabbé, ma lo devo proprio dire?? XDXD

La narrazione è così coinvolgente che mi sono sentita parte della scena, come se fossi lì a osservare il disco volante e a salutare i soldati fantasma che sfilano sotto la luce delle stelle.
Uno dei racconti migliori!

Swan

Recensore Master
02/12/24, ore 17:41

Ciao Orso, rieccomi!

Questa volta ci regali il signor Bugegia che, dopo essere stato promosso corrispondente dall’estero, si ritrova a vivere un'avventura incredibile e inaspettata! XD
E' pronto a scrivere articoli su usanze sconosciute, ma il suo viaggio prende una piega del tutto imprevista quando viene travolto da un'invasione di "cose verdi".
Queste creature, misteriose e puzzolenti, invadono il treno e trasformano la sua esperienza in un caos totale. La scena in cui le cose verdi si riversano addosso a lui è descritta in modo vivace e divertente, e riesce a trasmettere sia l'assurdità della situazione sia il terrore che ne deriva. Che poi, assurdità mica tanto, alla fine...XD

Il finale è poesia pura! La frase "L’invasione ebbe inizio quel giorno... e non è ancora finita" è tanto affascinante quanto inquietante, se ci pensi! XD Non se ne andranno mai, ce ne andremo prima noi!

Insomma, è una lettura che ti fa ridere, riflettere e, soprattutto, apprezzare. Io consiglio vivamente di immergersi nel mondo di Bugegia e delle sue incredibili avventure!

A presto,

Swan

Recensore Veterano
02/12/24, ore 01:04

Ciao Orsetto <3

Eh, speriamo che una ragazza, a trent'anni, non sia già una vecchia signora: sai com'è...

Comunque, comunque! Eh già: ricordavo anche questa storia e sono stata felice di leggerla di nuovo, dico davvero. Mi sembrava che ci fossero i Lordi, mi sembrava! E poi, vabbè, la mia canzone: Un Giudice xD
Mi ricordavo anche la parentesi sulla sinestesia e un po' di altre cose, che ora non ripeto per non asfissiarti.

I.N.R.: che poi, no, è legittimo pensare che io sapessi e ricordassi già cosa mi aspettava... Sbagliato: ho di nuovo letto solo il titolo della storia a cui ero arrivata; pensa che non ho idea di quale sia la prossima, per intenderci.

Sono morta dal ridere – probabilmente per la seconda volta, conoscendomi - col commento: “Ca**o servirà: non sono mica un meccanico, non è che guardando un motore mi viene l’illuminazione dal cielo su come aggiustarlo”. Mi ha uccisa, non so perché. Sono andata a guardare la stufa (disperati tentativi per farmi una doccia senza morire male o semplicemente svegliarmi fino all'anno prossimo) ridendo sonoramente, senza curarmi dell'ora. E poi, ovviamente, Lei e Lui...

Eh, noi due l'abbiamo cambiata, una ruota; invano, ma l'abbiamo fatto! xD Scusa, mi è venuto in mente e volevo dirlo.

E, l'abbiamo affrontato centinaia di volte, come argomento, ma sì, sono d'accordo: non è che se sfugge alla nostra conoscenza o logica allora non esiste. Eh no, non può funzionare così.

Io adoro questa storia: non m'interessa se all'atto pratico non succede effettivamente nulla, mi piace. Mi piace perdermi nelle tue parole, nelle tue riflessioni: mi calma, mi fa compagnia e tutto il mondo rallenta fino a svanire per un po' dietro di noi; tu che narri e io che ascolto. E' bellissimo.

Vedo se riesco a farmi una doccia.

Buonanotte di nuovo, Orsetto <3 Ti abbraccio <3

A presto,

-Agp.

Recensore Veterano
30/11/24, ore 23:29
Cap. 12:

Ciao Orsetto non triste anche se ha la barba che io adoro <3

Quanto sopra andava scritto e letto esattamente come che è!

Me la ricordo questa storia! La adorai allora e l'ho adorata adesso, seriamente. E' totalmente surreale ma, nel contempo, così realistica: soprattutto tu che ti preoccupi della tariffa. E non perché sei un taccagno di un Capricorno - che poi manco sei così taccagno, invero -, ma perché uno sano di mente, dopo aver accettato la cosa, se le fa, queste domande, eh!

Ricordo vagamente anche cosa ti scrissi allora: non tutto, ma certo la parte dell'articolo davanti al nome. Mentre scrivevo Nevrè, me lo ricordo, pensavo a questa storia e ai nostri commenti.

Ritrovarla così, qui, è stato inaspettato quanto piacevole. Però ricordo, dato che mi faccio gli affari di tutto il circondario, che avevi scritto all'altra ragazza (probabilmente non ci sono problemi, ma non mi oso a scrivere il nome utente) che ci sarebbero state storie che aveva già letto.

Controllo veloce: ti ho mai detto che ti adoro? <3 E che sei il mio preferito? <3

A presto,

-Agp.

Recensore Master
29/11/24, ore 10:58
Cap. 7:

Rieccomi! ^^
In questo esilarante capitolo, assistiamo alla vita di un ascensore "anziano" e pieno di saggezza, che osserva il dinamico microcosmo degli abitanti del palazzo. La voce narrante, l'ascensore stesso, ha un'unica ossessione: lo "Stupido" del decimo piano, un uomo che rifiuta ostinatamente di usare il suo servizio e preferisce affrontare le scale a piedi, ignorandolo sistematicamente. L'ascensore si sente frustrato e ferito nell'orgoglio per questa mancanza di considerazione.
E' davvero stupendo, divertentissimo! XD

Col passare del tempo, la storia si complica quando il Stupido incontra la Bella, che abita accanto, e inizia a mostrare timidi segni di interesse. L'ascensore, con un occhio attento e un cuore “meccanico”, diventa il testimone silenzioso delle loro interazioni imbarazzate e dolci. Finalmente, dopo molte peripezie, il Stupido entra nell’ascensore insieme alla Bella, e il nostro protagonista non può contenere l'emozione: è un momento epocale!

Ma non è ancora finita. L'ascensore sa molto più di quanto i due giovani siano consapevoli e, mentre salgono ai piani, il “guasto elettrico” diventa un pretesto per un evento che promette di cambiare la loro vita.

Un'ottima lettura che trasmette un messaggio chiaro: a volte, la via più semplice può portare alle avventure più incredibili, e chi avrebbe mai pensato che un vecchio ascensore potesse avere un ruolo così cruciale in una storia d'amore?

Swan

Recensore Master
29/11/24, ore 10:53
Cap. 6:

Ciao Orso, eccomi qui, curiosa di proseguire con questa raccolta. ^^
Il capitolo presenta un narratore che riflette sulla sua "maggiore debolezza", la gola, e sulle sue esperienze di salute legate a questa parte del corpo. Sin da piccolo, ha sofferto di tonsilliti, il che ha portato sua madre a cercare aiuto spirituale nel giorno di San Biagio, il patrono della gola. La descrizione della tradizione religiosa italiana, con un elenco di santi patroni per vari bisogni e aspetti della vita, è divertente e offre un tocco di umorismo.

Il narratore ricorda il momento in cui, insieme alla madre, partecipa alla processione verso la chiesa. Dopo la benedizione, però, la situazione si capovolge: il giorno seguente si ritrova a letto con febbre e mal di gola. Questo episodio, che dovrebbe portare conforto e guarigione, si rivela ironicamente l'inizio della sua sfiducia nella religione e nella ritualità.

Il capitolo riesce a mescolare elementi autobiografici a una riflessione più ampia sul rapporto tra fede e scienza, affrontando la disillusione giovanile verso la religione in modo sincero e coinvolgente. La scrittura è vivace e il tono è sarcastico, mentre il lettore viene condotto attraverso un viaggio personale che mette in discussione le tradizioni che non sempre funzionano come promesso.

Una lettura affascinante e stimolante, di nuovo complimenti!

Swan

Recensore Veterano
28/11/24, ore 23:25

Ehi <3

Di tutti gli articoli scientifici che ho letto in vita mia, questo è senz'ombra di dubbio il più accurato, parola mia! Cioè, dove lo trovi un altro testo tanto preciso, puntiglioso, quasi? Ma l'avevo capito subito, sai? Da ''Articolo scientifico tratto dalla rivista “Capricorn’s point of view” (...) dell’editore O. Plantigradi''. Lì è stato tutto immediatamente chiaro, lì ho capito di avere per le mani un contenuto assoluto, definitivo sulle formiche.

Ti è rimasta impressa la cosa della mela, ah? xD

No, però seriamente: è fantastico! Mi è piaciuto un sacco e, cosa migliore, ci ho voluto credere, a ogni parola.

Comunque sì, il loro numero è davvero impressionante, eppure ci accorgiamo a malapena di loro. Assurdo. Mi piace guardarle, sì, mi piace trovare i due capi; ma mi piace soprattutto pensare al loro sistema perfetto. O se non perfetto, così funzionale e pratico: lo trovo alieno ma meraviglioso.

Sai - parte un I.N.R. -, sono rimasta folgorata da queste piccole creature per la prima volta da bambina: avevo una VHS, credo di TV Sorrisi e Canzoni, che nello specifico mostrava questo cucciolo di dinosauro, appena uscito dall'uovo lasciato incustodito - per pochissimo, però, eh... -, completamente divorato dalle formiche: mi ha colpita, tra sgomento e fascino. Ce n'erano tante, invero, penso fosse una collezione dedicata alla Preistoria, perché ricordo anche quella dedicata agli uomini delle caverne e una sui dinosauri marini. Ecco, così, random.

Chissà se ho scritto qualcosa di senso compiuto... Mah!

Ti ho mai detto che sei il mio preferito? <3 Ti abbraccio <3

A presto,

-Agp.

Recensore Master
27/11/24, ore 22:49
Cap. 15:

Un ottimo finale per questa bella raccolta. In questo racconto nello specifico si vede molto la tua firma, il non distinguere del tutto cosa stia accadendo davvero e cosa, invece, succeda nella mente dell'autore.

Complimenti per questa serie di racconti, è stato un piacere leggerti. E non sei neanche stato truculento, stavolta!

Un saluto,
A presto!
(Recensione modificata il 27/11/2024 - 10:49 pm)

Orso, il libro dello sceriffo Abbott e il dottor Della Morte tutti in un racconto solo! Chissà se quel dinosauro ha incontrato anche il commesso viaggiatore degli orologi.

Peccato non sapere se poi il sindaco abbia vinto le elezioni, oppure se sia stato il dinosauro a succedergli come sindaco. Secondo me era venuto in paese per candidarsi alle elezioni comunali. XD

Recensore Master
27/11/24, ore 16:56

Anche questo ricordavo di averlo già letto e, per quanto non ricordassi il finale, ricordavo che non succedeva nessuna di quelle cose macabre che potrebbero accadere ai tuoi personaggi quando si ritrovano da soli in un luogo sperduto.

Che poi, cose macabre non sempre, a volte se la cavano facendo le pulizie di casa a un fantasma, ma è meglio non sottovalutare comunque la situazione, specie se non si ha con sé una roncola o, ancora meglio, una vanga!

Recensore Master
27/11/24, ore 13:14
Cap. 12:

Buongiorno!
Anche questo me lo ricordavo, era nell'altra raccolta. Chissà se alla fineil protagonista ha poi controllato. E se Carlo era morto davvero. Anzi, IL Carlo.

In un universo narrarivo come il tuo, la risposta è sicuramente sì a entrambe le domande. Ed è molto fortunato, essendo morto di cause naturali e non squartato da Charun. XD

A presto!

Recensore Master
26/11/24, ore 13:48

Rieccomi, non ho resistito!
La confusione del narratore riguardo il nome "Val di Genova", che evoca immagini di Liguria, mi ha stesa XDXD Quanto è vera questa cosa!
La descrizione dei luoghi è poetica e dettagliata, portando il lettore a sentire l'umidità dell'aria, ad ammirare la bellezza delle cascate e a percepire le sfide del sentiero accidentato. Il richiamo della natura è innegabilmente potente, davvero complimenti!
Io, comunque, faccio parte della cerchia "vede un fiore e le/gli viene in mente una storia da scrivere", quindi comprendo benissimo. Altro che viaggiare di fantasia, la dovrei vendere al mercato! XD
Mi ci sono proprio ritrovata.
Ma è nel suo incontro con la cascata, che si trasforma in un simbolo di rivelazione, che la narrazione raggiunge il culmine: il protagonista sviluppa una connessione quasi mistica con un'entità invisibile e misteriosa, una "sagoma viva" dietro l'acqua!
Il dialogo con l'Orso mi ha fatto morire dal ridere XDXD
Un’avvertenza però: non dimenticate l’involucro impermeabile per la macchina fotografica!

Davvero un'ottima raccolta, ancora complimenti!

Swan

Recensore Master
26/11/24, ore 13:34

In questo frizzante e coinvolgente capitolo, Orso ci guida attraverso un'avventura a dir poco insolita a Cividale del Friuli, dove il Vento, personificato in modo brillante, rivela le sue straordinarie capacità. L'inevitabile incontro con il Vento si trasforma in un’esperienza magica: una sorta di "rapimento" aereo che conduce il protagonista ad esplorare la città dall'alto, offrendogli una nuova prospettiva sorprendente ed indimenticabile.

Inizialmente scettico rispetto al presunto "leggerissimo sbuffo di vento" della sua amica, il protagonista viene sorprendentemente sollevato da terra! Bellissimo, mi sono divertita troppo! XD
Questa interazione incredibile mescola umore e meraviglia.

Bello anche il finale con l'amica che ridacchia e riesce a far sentire il lettore a suo agio, ricordando che la magia del quotidiano si cela anche nelle piccole cose, come un semplice soffio di vento. Un capitolo spensierato, mi viene proprio da dire "Qual buon vento!"

A presto,

Swan

Recensore Master
24/11/24, ore 13:15

Ciao Orso, eccomi qui ^^
Che narrazione affascinante e ironica! Narrazione che esplora la vita quotidiana del signor Piscione, un uomo alle prese con le piccole sfide dell'esistenza e un cognome che porta con sé un bagaglio di imbarazzo e derisione. XDXDXD
Costretto dal medico - con un nome da Favola XD - a camminare per migliorare la propria salute, intraprende ogni pomeriggio una passeggiata che diventa un rituale.
Il signor Piscione è un personaggio che suscita simpatia e, al contempo, provoca una certa tenerezza. La sua combattuta resistenza a riconoscere i propri limiti culmina in un momento di umorismo tragico quando si rende conto che perfino una cisterna per il servizio spurghi è in grado di contenere più liquido di quanto lui non sia mai stato capace di trattenere. XD
Il climax comico e drammatico si verifica quando il signor Piscione, travolto da un'improvvisa incapacità di fermarsi, "scoppia" letteralmente, generando una serie di immagini esilaranti e imbarazzanti.

Credo che questa storia lasci il lettore con un sorriso ma anche con parecchie riflessioni, come l'inevitabilità del giudizio sociale, quindi bravissimo!

A presto,

Swan

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