Recensioni per
Il mondo gira (e non ha senso)
di Orso Scrive

Questa storia ha ottenuto 45 recensioni.
Positive : 45
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/02/25, ore 23:50
Cap. 15:

Sto per morire: troppe cose...

Ciao Orsetto <3

No, non ho sbagliato: la prima frase era la prima frase da scrivere, punto.

Sono le 23 passate, ma a "pappa buona" sono esplosa. Se una cosa mi fa ridere, mi fa ridere: non è che uno sceglie di scoppiare o meno a ridere, altrimenti non direbbe "scoppiare", no? Direbbe, che ne so... Non lo so. Comunque non "scoppiare". Eh. E io sono esplosa. Non m'interessa, ma zero: se mi fa ridere, mi fa ridere.
Adoro poter ritrovare cose che sappiamo solo noi: dettagli che sembrano messi lì perché sì, ma in realtà hanno dietro storie e dinamiche; che siano demenziali o meno sono affari nostri. La cosa magica è che sono nostri. Come il morso... Oh Dio... xD

Ma io condivido i tuoi ragionamenti, i tuoi scrupoli: nel caso, la ronca o l'ascia l'avevo a portata di mano. Chi ha mai detto che si debba per forza usare, no? Non è mica il fucile nella stanza ("Se inserisci un fucile nel primo capitolo, nel terzo deve sparare"... no. No, semplicemente, anche se ti arriva gente a dirti che l'intelligenza ce l'hai grazie a divini individui. No. Poi, vabbè, se uno proprio vuole o si vede costretto... eheheh...). Hai visto con quanta facilità riesco a perdermi?
Comunque, se ognuno se ne sta dove deve stare, io continuo ad adoperare le cose nel modo più consono e forse banale.

Adoro l'intimità delle tue storie, sai? Non importa cosa succeda, quanto strani possano essere dinamiche e personaggi... è intimo e rassicurante. Sempre. Quando scrivi, hai il potere di portare il lettore con te, nell'ambiente in cui sei; mai un intruso, ma sempre un compagno silenzioso per scelta, dato che dimentica di essere lettore o spettatore e trattiene semplicemente il fiato per sentire che dirai od osservare che farai: è magico.

Il finale è geniale. E' assolutamente geniale, l'ho adorato! Ci carichi di tensione, la esasperi come è esasperato Orso, che alla fine si decide a risolvere il mistero. E qual è il mistero? Chi o cosa fa 'sto benedetto "Cric-cric" (<3)? E boh! Non importa! "Andrò a tentoni in quella nebbia e in quel nulla che sono una pagina ancora intonsa, tutta pronta da riempire di parole, come sempre, traendone la linfa necessaria a inventare nuovi racconti. Camminerò nella nebbia e affonderò i piedi in quella ghiaia che è la tastiera con tutte le letterine confuse da tramutare in paroline": genio. Il finale che diventa un nuovo inizio, o il vero inizio, o tanti inizi, rifacendoti ai pensieri fatti davanti alla finestra, allo specchio nero... Alla ciclicità infinita. Come lo commento, altrimenti? Capito? Fantastico. Mi sono venuti i brividi, perché lo trovo poetico e geniale.

Sei meraviglioso, ti adoro <3

A presto,

-Agp.

Ciao Orsetto <3

Mi sei mancato tanto, posso dire? E io lo dico <3

Via con la prima recensione di questo 2025.

Non ho capito. O meglio: ho capito di non aver capito; ma va bene, invero è perfetto, perché non aveva il minimo senso! Ha senso? Come immaginavo!

Avevo iniziato questa storia troppo tempo fa, però mi ricordo di aver pensato, o addirittura commentato a voce alta: "Eh, glicemia... mai poi..." e aver riso. Questo sì, me lo ricordavo. Invero ho riso pure adesso. La cosa che mi spacca, aldilà dei cognomi che... bon, ormai so... Dicevo, mi spacca la logica intoccabile dietro ogni illogicità che scrivi. E' un delirio preciso, razionalmente irrazionale. Capito, no? Come pensavo! Sei il migliore, davvero.

Che poi, no, se Crem (siamo amici, in confidenza: non è che non combino a riportare il suo nome per intero, suvvia!) ha raccontato al nostro Orso (e qui parte uno strillo da femmina isterica ed esaltata che nella vita reale non sono mai stata capace di fare) la storia che segue, vuol dire che il nostro Crem non è passato per corna infilate in punti oscuri - o se così è non gli è stato fatale -, e che aveva sufficienti parti del corpo per poter riferire: è dunque sopravvissuto all'incontro col dinosauro. Perché io non ho mai messo in dubbio l'esistenza del dinosauro, sia ben chiaro. Non ho mai messo in dubbio un singolo avvenimento, invero: quando scrivi, ti credo. E sai perché ti credo? Be', uno perché mi fido di te. Secondo, perché questo mondo non ha davvero senso.

Ora, io voglio, anzi, che dico, esigo il "Manuale dell'Ottimo Sceriffo"! L'Illustrissimo scrive perle di una saggezza inarrivabile (come potrebbe essere diversamente? Eh?) e io me ne vedo sprovvista?! Ou! Robe da matti!
Vado a piangere in un angolo, 'spetta un momento.
Sono rinsavita e ho fatto pace: anche se possedessi quel tesoro, non sarei in grado di comprenderlo. A volte sono di un'arroganza spiazzante.

Ho adorato anche questa storia. E' stato esilarante, sai? Mi spacchi!

Te l'ho mai detto che ti adoro? Che sei il mio preferito? Che ti voglio bene? Controllo <3

Se ho visto bene, mi manca l'ultima storia di questa raccolta... sono un po' triste, ma ho visto che di roba ce n'è, dunque... felice :D

A presto,

-Agp.

Recensore Master
11/12/24, ore 16:42
Cap. 15:

Ed eccomi qui, al gran finale, dove il cerchio si chiude.
Il racconto "Cric-Cric" è una riflessione affascinante sull'immaginazione e il potere della narrazione, sulla realtà e sulla fantasia.

Il rumore di "cric-cric" diventa il simbolo di una chiamata all'azione, una sorta di richiamo a lasciare il comfort della propria casa e avventurarsi nell'ignoto.
La struttura del racconto, con le ripetizioni del "cric-cric", crea un senso di urgenza e di inevitabilità, quasi come se il rumore rappresentasse una sorta di destino che chiama il protagonista a prendere parte a una storia più grande di lui. Meraviglioso.
La metafora della storia come "pagina bianca" è particolarmente efficace, suggerendo che ogni esperienza, ogni scelta, può diventare un'opportunità per scrivere nuovi capitoli della propria esistenza. Di nuovo meraviglioso *-* Mi sto emozionando.

Grazie per queste belle storie che ci hai regalato. Ci hai accompagnato in un viaggio che ci invita a esplorare le nostre pagine bianche e a scrivere le nostre avventure. Menzione d'onore al vecchio Jack, che ricordo molto bene! ;)

Cosa sarà vero e cosa no?
Immagino un giorno lo scopriremo.

A presto,

Swan

Ciao Orso!

La dinamica tra Chiucchiurlotto e il sindaco Poltronario è una commedia che potrebbe far impallidire anche i migliori sketch di cabaret! Il sindaco, con il suo tono autoritario e le sue minacce colorite, è un personaggio che rimane impresso. È come il tuo vicino di casa che sbraita per il giardino trascurato, solo che in questo caso è un dinosauro che scorrazzava nei boschi. XDXDXD

Al solito, la tua scrittura è un mix perfetto di assurdità e filosofia, e il modo in cui riesci a mescolare il tutto è semplicemente geniale. Dico davvero.

E alla fine, quel momento di silenzio tra Chiucchiurlotto e il dinosauro? XD È il culmine perfetto di un racconto che gioca con il nonsenso, lasciando il lettore a riflettere su ciò che ha appena letto. È come dire: "Ehi, la vita è strana e senza senso, ma va bene così!"

Insomma, Orso, sei un maestro nel mescolare il comico con il profondo, e questa storia è un ottimo esempio di come la follia possa rivelare verità sorprendenti.
Grazie per aver condiviso questa perla con noi!

Swan

Recensore Master
08/12/24, ore 15:13

Potrei avere l'Alzheimer, ma il titolo mi fa venire in mente qualcosa. Che abbia già letto questo racconto? E magari l'ho anche già commentato, in questo caso chiedo venia LOL.
Comunque l'ho riletto: ci regali un viaggio che è una perfetta combinazione di umorismo, nostalgia e riflessioni profonde, il tutto mentre il protagonista lotta con una macchina che ha visto giorni migliori.

Ogni sobbalzo della stessa sembra essere un richiamo a riflessioni esistenziali, mentre ci interroghiamo su cosa significhi davvero “avere una certa età”.

E chi può resistere a una bella canzone stonata, cantata in solitudine nella propria auto? XD E' proprio in queste situazioni che ci si scopre e si trovano spunti di riflessione. O almeno credo.

Ancora complimenti per questa raccolta, adoro il tuo modo di scrivere, uno dei miei preferiti sicuramente! Già lo adoravo negli altri racconti, qui non posso che confermare.

A presto,

Swan

Recensore Master
08/12/24, ore 14:59
Cap. 12:

Credo che il secondo titolo di questo racconto sia: "Il Carlo", me lo confermi? XDXD
Questo breve ma intenso racconto si apre con un protagonista che, come molti di noi, si ritrova a rispondere a una chiamata di un numero privato. Da quel momento, la storia prende una piega così assurda e divertente che non puoi fare a meno di chiederti cosa accadrà dopo!

Riesci a catturare perfettamente il mix di incredulità e ironia che proviamo quando ci troviamo di fronte a situazioni surreali. La comunicazione con Carlo, il cugino di terzo o centesimo grado, è un viaggio in un labirinto di parentela confusa e battute taglienti.
E chi avrebbe mai pensato che una telefonata a un cugino sconosciuto potesse rivelarsi un avviso di morte?

Il dialogo è brillante e vivace, la scrittura è snella e coinvolgente, rendendo difficile staccare gli occhi dallo schermo.

Bè, direi, consigliata a chiunque abbia mai ricevuto una telefonata da un numero sconosciuto...e a chi ha un cugino di cui non conosce nemmeno il nome! XD

Swan

Recensore Master
08/12/24, ore 14:48

Ciao Orso!

Hai mai pensato di dare uno sguardo all'affascinante mondo delle formiche? Se la risposta è "no", preparati a cambiare idea! Ho appena letto un articolo che è una vera e propria chicca, e non posso fare a meno di condividerlo con te.

Immagina un universo sotterraneo dove le formiche non solo sono lavoratrici instancabili, ma anche dei veri e propri cittadini! Sì, hai capito bene! Queste piccole creature non dormono affatto, e la loro vita notturna è un mix di assemblee, elezioni e, incredibilmente, divertimento! Ti immagini le formiche riunite per decidere chi sarà il prossimo esploratore ardimentoso? È quasi come una riunione di condominio, ma molto più interessante e priva di liti per il parcheggio!

E non dimentichiamoci della Regina, che deve essere cambiata ogni notte.
E a quanto pare visitano fabbriche di trasformazione per vedere come il cibo diventa una delizia per il palato! Chi l'avrebbe mai detto che le formiche avessero un gusto così raffinato?
In pratica, se mai avessi pensato di sottovalutare questi piccoli insetti, ora hai un motivo in più per rispettarli XD

Scherzi a parte (questa recensione mi è proprio venuta così, dal cuore XD) ottimo lavoro, ho davvero apprezzato questo capitolo sotto forma di articolo!

Saluti

Swan

Recensore Master
04/12/24, ore 11:37

Ciao Orso, eccomi qui!
Devo dirlo, la tua scrittura è come una passeggiata nel buio: affascinante, misteriosa e piena di sorprese!

Adoro come sei riuscito a mescolare la riflessione profonda con momenti davvero esilaranti. La tua avventura notturna, con quel topo parlante che si infila nella tasca del giubbotto, mi ha fatto pensare a un cartone animato! E quel fantasma filosofo? Non posso credere che ci siano ancora spiriti che si preoccupano del disordine! Chi lo avrebbe mai detto? XDXD

Il tuo modo di descrivere il Solstizio d'Inverno è stato poetico e affascinante. Mi hai fatto sentire l'atmosfera magica di quella notte, e ho amato l'idea che gli animali possano parlare, spero di poter avere una conversazione con il mio gatto un giorno! XD

Inoltre, le tue riflessioni sulla vita, la morte e tutto ciò che c'è in mezzo mi hanno fatto pensare. Chi sapeva che passeggiare nel buio potesse portare a tali pensieri?

Insomma, grazie per questo viaggio notturno così divertente e stimolante.
Non vedo l'ora di leggere altre tue avventure!

Swan

Recensore Master
02/12/24, ore 17:53

Rieccomi qui!
Ho appena finito di leggere questo racconto che mi ha fatto ridere come una matta!
La storia inizia con un appassionato osservatore del cielo notturno, che si perde in riflessioni sul significato della bellezza e della solitudine sotto le stelle.
Ma poi, il colpo di scena: un disco volante atterra e da esso esce un extraterrestre che non è altro che un simpatico ragioniere veneto di nome Luigi, in cerca di un lavoro su un altro pianeta. XDXD E non è solo! La sua moglie aliena, Grufch, è un vero e proprio pezzo di...vabbé, ma lo devo proprio dire?? XDXD

La narrazione è così coinvolgente che mi sono sentita parte della scena, come se fossi lì a osservare il disco volante e a salutare i soldati fantasma che sfilano sotto la luce delle stelle.
Uno dei racconti migliori!

Swan

Recensore Master
02/12/24, ore 17:41

Ciao Orso, rieccomi!

Questa volta ci regali il signor Bugegia che, dopo essere stato promosso corrispondente dall’estero, si ritrova a vivere un'avventura incredibile e inaspettata! XD
E' pronto a scrivere articoli su usanze sconosciute, ma il suo viaggio prende una piega del tutto imprevista quando viene travolto da un'invasione di "cose verdi".
Queste creature, misteriose e puzzolenti, invadono il treno e trasformano la sua esperienza in un caos totale. La scena in cui le cose verdi si riversano addosso a lui è descritta in modo vivace e divertente, e riesce a trasmettere sia l'assurdità della situazione sia il terrore che ne deriva. Che poi, assurdità mica tanto, alla fine...XD

Il finale è poesia pura! La frase "L’invasione ebbe inizio quel giorno... e non è ancora finita" è tanto affascinante quanto inquietante, se ci pensi! XD Non se ne andranno mai, ce ne andremo prima noi!

Insomma, è una lettura che ti fa ridere, riflettere e, soprattutto, apprezzare. Io consiglio vivamente di immergersi nel mondo di Bugegia e delle sue incredibili avventure!

A presto,

Swan

Recensore Veterano
02/12/24, ore 01:04

Ciao Orsetto <3

Eh, speriamo che una ragazza, a trent'anni, non sia già una vecchia signora: sai com'è...

Comunque, comunque! Eh già: ricordavo anche questa storia e sono stata felice di leggerla di nuovo, dico davvero. Mi sembrava che ci fossero i Lordi, mi sembrava! E poi, vabbè, la mia canzone: Un Giudice xD
Mi ricordavo anche la parentesi sulla sinestesia e un po' di altre cose, che ora non ripeto per non asfissiarti.

I.N.R.: che poi, no, è legittimo pensare che io sapessi e ricordassi già cosa mi aspettava... Sbagliato: ho di nuovo letto solo il titolo della storia a cui ero arrivata; pensa che non ho idea di quale sia la prossima, per intenderci.

Sono morta dal ridere – probabilmente per la seconda volta, conoscendomi - col commento: “Ca**o servirà: non sono mica un meccanico, non è che guardando un motore mi viene l’illuminazione dal cielo su come aggiustarlo”. Mi ha uccisa, non so perché. Sono andata a guardare la stufa (disperati tentativi per farmi una doccia senza morire male o semplicemente svegliarmi fino all'anno prossimo) ridendo sonoramente, senza curarmi dell'ora. E poi, ovviamente, Lei e Lui...

Eh, noi due l'abbiamo cambiata, una ruota; invano, ma l'abbiamo fatto! xD Scusa, mi è venuto in mente e volevo dirlo.

E, l'abbiamo affrontato centinaia di volte, come argomento, ma sì, sono d'accordo: non è che se sfugge alla nostra conoscenza o logica allora non esiste. Eh no, non può funzionare così.

Io adoro questa storia: non m'interessa se all'atto pratico non succede effettivamente nulla, mi piace. Mi piace perdermi nelle tue parole, nelle tue riflessioni: mi calma, mi fa compagnia e tutto il mondo rallenta fino a svanire per un po' dietro di noi; tu che narri e io che ascolto. E' bellissimo.

Vedo se riesco a farmi una doccia.

Buonanotte di nuovo, Orsetto <3 Ti abbraccio <3

A presto,

-Agp.

Recensore Veterano
30/11/24, ore 23:29
Cap. 12:

Ciao Orsetto non triste anche se ha la barba che io adoro <3

Quanto sopra andava scritto e letto esattamente come che è!

Me la ricordo questa storia! La adorai allora e l'ho adorata adesso, seriamente. E' totalmente surreale ma, nel contempo, così realistica: soprattutto tu che ti preoccupi della tariffa. E non perché sei un taccagno di un Capricorno - che poi manco sei così taccagno, invero -, ma perché uno sano di mente, dopo aver accettato la cosa, se le fa, queste domande, eh!

Ricordo vagamente anche cosa ti scrissi allora: non tutto, ma certo la parte dell'articolo davanti al nome. Mentre scrivevo Nevrè, me lo ricordo, pensavo a questa storia e ai nostri commenti.

Ritrovarla così, qui, è stato inaspettato quanto piacevole. Però ricordo, dato che mi faccio gli affari di tutto il circondario, che avevi scritto all'altra ragazza (probabilmente non ci sono problemi, ma non mi oso a scrivere il nome utente) che ci sarebbero state storie che aveva già letto.

Controllo veloce: ti ho mai detto che ti adoro? <3 E che sei il mio preferito? <3

A presto,

-Agp.

Recensore Master
29/11/24, ore 10:58
Cap. 7:

Rieccomi! ^^
In questo esilarante capitolo, assistiamo alla vita di un ascensore "anziano" e pieno di saggezza, che osserva il dinamico microcosmo degli abitanti del palazzo. La voce narrante, l'ascensore stesso, ha un'unica ossessione: lo "Stupido" del decimo piano, un uomo che rifiuta ostinatamente di usare il suo servizio e preferisce affrontare le scale a piedi, ignorandolo sistematicamente. L'ascensore si sente frustrato e ferito nell'orgoglio per questa mancanza di considerazione.
E' davvero stupendo, divertentissimo! XD

Col passare del tempo, la storia si complica quando il Stupido incontra la Bella, che abita accanto, e inizia a mostrare timidi segni di interesse. L'ascensore, con un occhio attento e un cuore “meccanico”, diventa il testimone silenzioso delle loro interazioni imbarazzate e dolci. Finalmente, dopo molte peripezie, il Stupido entra nell’ascensore insieme alla Bella, e il nostro protagonista non può contenere l'emozione: è un momento epocale!

Ma non è ancora finita. L'ascensore sa molto più di quanto i due giovani siano consapevoli e, mentre salgono ai piani, il “guasto elettrico” diventa un pretesto per un evento che promette di cambiare la loro vita.

Un'ottima lettura che trasmette un messaggio chiaro: a volte, la via più semplice può portare alle avventure più incredibili, e chi avrebbe mai pensato che un vecchio ascensore potesse avere un ruolo così cruciale in una storia d'amore?

Swan

Recensore Master
29/11/24, ore 10:53
Cap. 6:

Ciao Orso, eccomi qui, curiosa di proseguire con questa raccolta. ^^
Il capitolo presenta un narratore che riflette sulla sua "maggiore debolezza", la gola, e sulle sue esperienze di salute legate a questa parte del corpo. Sin da piccolo, ha sofferto di tonsilliti, il che ha portato sua madre a cercare aiuto spirituale nel giorno di San Biagio, il patrono della gola. La descrizione della tradizione religiosa italiana, con un elenco di santi patroni per vari bisogni e aspetti della vita, è divertente e offre un tocco di umorismo.

Il narratore ricorda il momento in cui, insieme alla madre, partecipa alla processione verso la chiesa. Dopo la benedizione, però, la situazione si capovolge: il giorno seguente si ritrova a letto con febbre e mal di gola. Questo episodio, che dovrebbe portare conforto e guarigione, si rivela ironicamente l'inizio della sua sfiducia nella religione e nella ritualità.

Il capitolo riesce a mescolare elementi autobiografici a una riflessione più ampia sul rapporto tra fede e scienza, affrontando la disillusione giovanile verso la religione in modo sincero e coinvolgente. La scrittura è vivace e il tono è sarcastico, mentre il lettore viene condotto attraverso un viaggio personale che mette in discussione le tradizioni che non sempre funzionano come promesso.

Una lettura affascinante e stimolante, di nuovo complimenti!

Swan

Recensore Veterano
28/11/24, ore 23:25

Ehi <3

Di tutti gli articoli scientifici che ho letto in vita mia, questo è senz'ombra di dubbio il più accurato, parola mia! Cioè, dove lo trovi un altro testo tanto preciso, puntiglioso, quasi? Ma l'avevo capito subito, sai? Da ''Articolo scientifico tratto dalla rivista “Capricorn’s point of view” (...) dell’editore O. Plantigradi''. Lì è stato tutto immediatamente chiaro, lì ho capito di avere per le mani un contenuto assoluto, definitivo sulle formiche.

Ti è rimasta impressa la cosa della mela, ah? xD

No, però seriamente: è fantastico! Mi è piaciuto un sacco e, cosa migliore, ci ho voluto credere, a ogni parola.

Comunque sì, il loro numero è davvero impressionante, eppure ci accorgiamo a malapena di loro. Assurdo. Mi piace guardarle, sì, mi piace trovare i due capi; ma mi piace soprattutto pensare al loro sistema perfetto. O se non perfetto, così funzionale e pratico: lo trovo alieno ma meraviglioso.

Sai - parte un I.N.R. -, sono rimasta folgorata da queste piccole creature per la prima volta da bambina: avevo una VHS, credo di TV Sorrisi e Canzoni, che nello specifico mostrava questo cucciolo di dinosauro, appena uscito dall'uovo lasciato incustodito - per pochissimo, però, eh... -, completamente divorato dalle formiche: mi ha colpita, tra sgomento e fascino. Ce n'erano tante, invero, penso fosse una collezione dedicata alla Preistoria, perché ricordo anche quella dedicata agli uomini delle caverne e una sui dinosauri marini. Ecco, così, random.

Chissà se ho scritto qualcosa di senso compiuto... Mah!

Ti ho mai detto che sei il mio preferito? <3 Ti abbraccio <3

A presto,

-Agp.

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