Recensioni per
Sola in un bistrò
di Chiara e la notte

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/04/25, ore 01:55

E su, chi non e' mai stata mollata in un bar o altro luogo pubblico? A me accadde anche a una festa di compleanno. Il MIO compleanno, a voler puntualizzare. Cara Chiara, io credo che questo racconto, oltre alla felice azzeccatezza di nomi e ambienti, dimostri come ogni soggetto, anche quello più apparentemente frusto, sia in realtà spendibile spendibilissimo, giusto per fare il verso al conte Attilio. E tu lo dimostri pienamente Un saluto caro, D.
(Recensione modificata il 09/05/2025 - 02:19 am)
(Recensione modificata il 09/05/2025 - 02:23 am)

Recensore Junior
18/04/25, ore 01:03

Ciao, Chiara e la notte,

stavolta ti ho seguito passo passo. La ragazza mi faceva tenerezza e l'uomo mi procurava rabbia. Detesto le vigliaccate. Quelle in pubblico, poi, son sempre le peggiori. Dare spettacolo significa volere un pubblico, volere un pubblico significa volere approvazione ed è pure un modo comodo per evitare il confronto a due.

Non che mi stimolasse proprio tutta questa simpatia, lei, con quell'aria d'esser la bella al ballo, e mi sembrava anche che la facesse un po' troppo lunga su questa cosa delle reazioni altrui - insomma, mi aspettavo che, mollata in pubblico ma pur sempre mollata, in maniera brusca, la reazione prima fosse e dovesse essere il pianto, la ricerca di consolazione poi, a seguire, il fazzoletto teso da qualcuno a caso e "Signorina, non faccia così" - ma io nella trappola della colpevolizzazione della vittima non ci casco, che cavolo, son gentiluomo.

E adesso io il finale non lo rivelo, perché son signore anche in questo e chi rivela i finali dovrebbe esser lapidato in una pubblica piazza, però, Chiara e la notte, tu hai un lato oscuro, bimba, te lo dico io, un lato oscuro.

E l'altra metà del cielo ringrazia, perché è sempre bene ricordarsi che la mancanza di scrupoli è trasversale e, come si dice oggi, genderless.

A proposito: grande arma, la reticenza, quando la si sa ben usare.

Omaggi devotissimi,

Sacrogral, sempre vago