"dei maghi alcuni membri popolazione", manca un della, metticelo! Poi: se non erro, il codice per entrare al minictsero è 62442, quidni perché usare un nuovo codice se ce n'è già uno? Poi mi sembra che nei luoghi magici la tenologia non funziona, quindi a meno che non siano state fatte delle modifiche (e non l'hai spiegato) non riesco a capire come i vari notebook e Iphone si possano essere accesi! Poi: Remus, mi dispiace, ma è morto, quindi devi spiagre la tua versione su come sia sopravvissuto, affinché sia credibile. Per il resto è davvero interessante la Magia dal punto di vista Babbano, e devo dire che Kingsley ha avuto una bella idea a permettere nuovi posti di lavoro per noi! Bene, è tutto, alla prossima!

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Non capisco perché una ff così bella e originale (e con Remus e Tonks vivi!!!) abbia una sola recensione.
Perchè è davvero originale l'idea di una Babbana che lavora al Ministero e ci fa vedere attraverso i suoi occhi il suo strano posto di lavoro. Posso sprecare alcune parole su Remus? Prima di tutto questa frase è stupenda:
"non ha la luna dalla sua, ma ha il sole nel cuore!"
E poi lo hai tratteggiato davvero bene, così premuroso e discreto con il bimbo attaccato dal mannaro, mentre da le caramelle a Jill per lui... sigh... e anche tutti gli altri personaggi sono molto IC. Brava!!!
ciao ciao
Fri

Su lessico, ortografia e sintassi non ho nulla da aggiungere a quanto già detto nelle mie innumerevoli recensioni a La maschera dei Principi. Sono ottime, nelle loro potenzialità sia in ciò che hai già scritto. Noto che stai riuscendo benissimo nell'intento di controllare la lunghezza dei periodi e la loro punteggiatura, limitandoli e così consentendo una maggior scorrevolezza di lettura. D'altronde, non potevo aspettarmi che miglioramenti!

Per quanto riguarda quel poco che sin d'ora si intuisce dalla fanfiction, posso dirti che l'idea è molto originale.
Non credo di aver letto sinora altre storie con inserimento di un Babbano (non un Magonò, ma un Babbano) nel mondo della Magia, e l'idea di far lavorare Jillian al Ministero è semplicemente fantastica. Un escamotage narrativo a dir poco geniale, che apre il fianco a meravigliose digressioni comiche; infatti le scene umoristiche sono pienamente riuscite!
Ciò che però mi ha colpito di più è la delicatezza con cui dipingi i momenti più introspettivi e analitici dell'emozione umana, ribadendo che, in fondo, anche i Maghi sono uomini. E riesci a farlo attraverso Jill, che maga non è, e Remus, che non lo è fino in fondo: la sensibilità delle ultime scene è meravigliosa.
Continua su questa strada, posso assicurarti che porterà buoni frutti!