RECENSIONE PREMIO
Vinta al contest "Il Morso e... il Nastro"

Grammatica, sintassi, ortografia e lessico: 10 / 10 
Un lavoro davvero ben scritto, complimenti! L'unica piccola pecca, in uno dei primi capitoli, è un "tempo fa" che dovrebbe essere "tempo prima", ma direi che sull'insieme è un errore trascurabile!

Sviluppo della trama: 10 / 10 
All'inizio non è facile capire la trama, la strutturazione è semplice ma abbastanza sfuggente per chi si avventura nel racconto per la prima volta. Andando avanti però si capisce il gioco nei e fra i capitoli e i personaggi e le loro storie diventano più chiari. Nel complesso ho trovato il racconto molto ben pensato

Caratterizzazione dei personaggi: 10 / 10 
Ottima la caratterizzazione di tutti i personaggi, soprattutto delle due protagoniste che, devo ammetterlo, sono estremamente affascinanti 

Espressività: 10 / 10 
Proprio per quella componente vagamente misteriosa della storia, oltre che per il modo è scritta e per la caratterizzazione dei personaggi, ho trovato questo racconto estremamente espressivo

Originalità: 10 / 10 
Non posso fare altro che premiare anche questo parametro, avendo trovato una storia per nulla scontata. Andando alla base forse si notano temi già visti, come quello della licantropia, dell'amore difficile da conquistare,... ma il modo in cui li hai intrecciati, gli elementi raramente accostati fra loro,... il risultato è decisamente originale!

Valutazione finale: 50 / 50 
Nella mia "carriera" di giudice questo è il secondo punteggio pieno che mi trovo ad assegnare, e mi rincresce solamente di una cosa: che questa storia non sia stata una partecipante ad uno dei miei concorsi! Davvero splendida, grazie per avermi dato l'opportunità di leggerla

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[Recensione a cura di Lely1441 per il contest "La Menzogna" indetto da Writers Arena]
Una vita difficile, quella di Guadalupe, fatta di continue menzogne e fughe, sia dall'autorità che da sé stessa; l'unico legame a cui acconsentisce è quello con Lyall, una lupa che incontra durante il suo errare e di cui diventa la compagna. Ma Guadalupe stessa è per metà lupo, pur se si rifiuta di accettarlo; Lyall tenta più e più volte di farle affrontare la realtà e di farle rifiutare il comportamento che è stata costretta ad assumere per mimetizzarsi con i veri esseri umani con cui vive, e di accettarsi per quello che è, ma lei riuscirà a farlo solamente una volta aver visto catturare la sua amata davanti ai suoi occhi, una volta capito che non si può fingere di essere chi non si è. Una storia ben congeniata, soprattutto per i flash-back iniziali che aiutano a comprendere meglio la trama e l'ambientazione. Ci sono un paio di errori di battitura, ma niente di rilevante ai fini della comprensione. L'epilogo mi ha colpita molto e fatta sorridere; oltre che per il fatto che Guadalupe sia riuscita a trovare un branco e ad adeguarcisi, l'immagine della sua figura che si sovrappone a quella di Lyall è stata una visione toccante, è c'è da chiedersi cosa ne sarà poi di quel povero ragazzo che si crede già un cacciatore provetto pur essendo solamente un adolescente. Insomma, davvero un'ottima storia.