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Autore: kaos3003    12/11/2009    2 recensioni
Mentire per salvare una vita, mentire per poter vivere la propria vita e alla fine dover accettare comunque di perdere.
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

Il lago era immobile sotto la luna e solo un paio di rospi turbavano la calma del luogo. Guadalupe era sdraiata su una pietra, lasciando ciondolare pigramente una mano sul pelo dell'acqua, aspettando che colui che aveva agitato il sottobosco per tutta la giornata si decidesse ad uscire dalla macchia.
La luna era quasi a metà del suo cammino, quando un giovane dall'aria spaurita fece capolino.
“Signora, non è prudente che rimaniate qui.”
Guadalupe lo fissò seria. Un giovane appena giunto alle soglie della maturità e ancora imberbe, stavolta Belfagor era veramente caduto in basso.
“Non sono io quella che si è perduta, mio buon amico.” disse, alzandosi a sedere. I capelli le ricaddero sulla schiena nuda, abbastanza lunghi da nascondere l'orecchio mozzato. “Ma ditemi piuttosto, perché vi siete avventurato in questa parte della palude.”
“Cerco un lupo.”
“Un lupo?”
Il giovane annuì con vigore gonfiando il petto. “Esatto madama, un lupo decisamente pericoloso.” disse con enfasi. “Molti degli uomini mandati per catturarlo non hanno mai fatto ritorno al villaggio e ormai i pastori temono nel portare le greggi al pascolo.”
“E voi vorreste essere quello che lo catturerà.”
Il giovane annuì ancora una volta, stringendo la lancia al petto. Guadalupe lo ispezionò a lungo e un sorriso ferino le si dipinse in volto.
“Quanti anni avete, amico mio? Venti? Venticinque?”
“Diciassette, signora.”
“Un cucciolo, praticamente.” mormorò, alzandosi dal proprio giaciglio. “Siete fortunato, se tornerete qui domani sera lo troverete.”
“Dite davvero?”
“Fidatevi di me.” rispose, avvicinandoglisi. “Conosco piuttosto bene quelle bestie.”
Il ragazzo la ringraziò diverse volte prima di sparire nuovamente nella macchia. L'indomani sarebbe stata luna piena e il giovane avrebbe dovuto affrontare veramente il lupo. Ma almeno il branco crescerà di numero, pensò Guadalupe, mentre si ritirava nel fondo della macchia.
Dietro di lei un rospo gracidò un paio di volte, prima di balzare nelle profondità del lago. Un raggio di luna illuminò un piccolo cumulo di terra ricoperto di gigli notturni, cresciuti nutrendosi di tutto ciò che era rimasto del lupo d'argento dopo l'imboscata di Belfagor e dei suoi uomini.
“Sperò tu sia soddisfatta Lyall” mormorò, china sulle corolle. “Il branco cresce ad ogni luna piena e presto potremo schiacciare quegli sciocchi umani.”
Il vento notturno le accarezzò la pelle, quasi la sua amante volesse incoraggiarla e Guadalupe riprese la sua strada verso l'accampamento del branco.
Devi essere proprio soddisfatta Lyall, finalmente ho ammesso di essere un lupo, pensò, scomparendo oltre un vecchio salice.
   
 
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