Eccomi qui :-) Ho letto la storia tutta d'un fiato e ho trovato questa storia molto bella e molto delicata, in cui hai saputo descrivere il mondo dei bambini affetti da autismo con tatto e grande professionalità, la speranza dei genitori che la loro piccolina possa parlare, parole che non riescono a uscire facilmente e ci vuole un grande cuore e grande amore per stare vicino a queste persone...la parola volare, una parola grande e immensa, volare da una vita che non ci appartiene, volare da una condizione che ci ingabbia...una semplice parola che apre un mondo e che fa gridare di speranza...davvero molto brava, i miei complimenti :-)

Salve!
Stalkerandoti un po' ho trovato questa storia - quindi ho deciso di leggerla.
Okay, lo ammetto non è il modo migliore per iniziare una recensione, ma amen. Ho una passione per le storie Originali, quindi la cosa promette bene. Ma, inizio la recensione vera e propria, prima di dilinguarmi in cavolate senza senso - sarebbe tipico.
La bandierina è verde zaffiro smeraldo, ovviamente. Ultimamente non lascio più recensioni critiche. E' una cosa triste, ma boh. Questa storia di certo non merita una critica, ed ecco che divago.
Innanzitutto, complimenti per l'HTML, davvero carino e semplice. Bello proprio per la sua semplicità, forse.
Credo che a conquistarmi sia stata la seconda frase - due anni e undici mesi di totale silenzio, per la precisione. Non avevo letto tutta l'introduzione, all'inizio, quindi devo dire che ho iniziato a leggere senza sapere dell'autismo di Emily - complimenti anche per il nome, comunque, giusto per dire una frase molto narcisista. Comunque, parlandone - dell'autismo della bambina - devo dire che sei stata bravissima a descriverla. Mi sono chiesta moltissime volte come deve essere per una persona con dei problemi pensare, e tu sembri farlo benissimo. Io senz'altro non ce l'avrei mai fatta, perché proprio non riesco a capire come funzioni la loro testa. E' un argomento molto difficile, ma devo dire che l'hai trattato benissimo.
Seriamente, questa fanfiction è bellissima. In certi momenti mi sembra che Emily soffra anche di una specie di Disturbo Ossessivo-Compulsivo, anche se, però, allineare tappi o altri oggetti non mi pare uno dei variegati sintomi del DOC, quindi ho scritto una cavolata. E' solo che sto scrivendo quel che penso.
Mi è piaciuta in particolare l'ultima parte - i pensieri della madre - anche perché è sicuramente difficile avere un figlio autistico. Sei stata bravissima, è una splendida storia, triste. Complimenti.
Saluti

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Ciao =) 

Argomento complicato, eh! Non è facile parlare di autismo, non è facile parlare di qualsiasi cosa non ci 
colpisca in prima persona. L'autismo è un qualcosa di complicato perché segue delle regole tutte sue.
Non ha uno schema ben preciso, non ci sono dei dettagli che accomunano tutti quelli che ne soffrono.
Insomma, diciamo che non sempre ci si accorge di avere a che fare con persone autistiche.
Mi è capitato di recente di avere a che fare con una bambina che è autistica ma che non ha nessun 
comportamento diverso dalle altre, ha solo più difficoltà nell'esprimere ciò che sente e ciò che vuole. 
Per tutto il resto, niente di diverso. Pensa hanno anche dovuto dirmelo, perché non me ne sarei mai 
accorta. 
Tornando alla tua storia. Sei riuscita a far capire qualcosa riguardo quello che capitava alla bambina e 
ai genitori. Soprattutto alla mamma. Però più che autismo, mi sembrava di avere a che fare con una 
bambina affetta da un disturbo compulsivo ossessivo. =) 
Forse sono io che non ne capisco niente, non lo so. In ogni caso le emozioni della mamma erano 
eloquenti. Si capiva benissimo che soffriva nel non poter vedere sua figlia vivere la sua vita come avrebbe 
dovuto. 
Non male. Apprezzo il fatto che hai voluto, comunque, buttarti e vedere cosa ne usciva fuori. Anche io non 
cerco mai temi troppo scontati, mi piace sfidare le mie possibilità. E questa è senza ombra di dubbio una 
buona partenza. =) 

Ciao, Jewel. ^_^ 

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]

Ok, io sono una scema.
Proprio ieri - caso del destino - pensavo a questa bellissima shot che aveva letto chissà dove, scritta da chissà quale autore dimenticato, e non riuscivo a ricordare il nome di questa bambina dai lunghi capelli biondi, gli occhi azzurri, e la fissa per il suo mondo, dettato appunto dalla malattia dell'autismo.
E poi - altro caso del destino - ho guardato la puntata di Pretty Little Liars (Mike *w*), e appena ho sentito il nome di Emily sono scattata e ho detto...ecco come si chiamava quella bambina! Emily!
Ho sempre adorato questo nome, mi ha fatto pensare ad una bambina dolcissima, timida, riservata. E dopo aver scritto metà recensione per parlare del nome del tuo personaggio *è impazzita*, posso finalmente commentare questa meraviglia.
Tu hai un certo talento innato per rappresentare i bambini (come se non te lo dicessero già abbastanza persone), e qui ci sei riuscita alla grande!
Emily è reale.
Emily è qui, accanto a me, non si accorge della mia presenza, e continua ad impilare i suoi giocattoli in modo sistematico, quasi da far paura.
E poi, come se non bastasse, hai fatto un ottimo lavoro anche con l'introspezione della mamma di Emily.
Mi è sembrato di percepire il suo dolore, l'angoscia nel vedere quella bambina - sua figlia - che nemmeno le rivolge uno sguardo quando la chiama per nome.
Tempo fa ho letto un libro su un bambino autistico che riesce a superare la malattia - in parte - grazie alla sua passione per i cavalli.
Ma questa shot mi ha colpito più di trecento pagine di libro.
Complimenti,
l u l l a b y
P.S= Arrivo a rompere anche in questa sezione...sono davvero impossibile!

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leggendo questa storia mi sono commossa...
credo che sia un dolore unico per una mamma essere scansata dal proprio bambino,il fatto di non riuscire a comunicare con lui ecc.
quanto a questi bambini hai ragione tu sono bimbi speciale,come tanti altri affetti da altre patologie...
non so che altro dirti,anche perchè in realtà non c'è niente da dire per una storia del genere...
sei stata bravissima
un bacio nata

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questa one-shot è così...toccante. è incredibile come tu riesca a descrivere così bene una situazione così delicata. come riesci a farci provare e condividere il dolore di quella madre che vede sua figlia constantemente in un altro mondo, in un mondo tutto suo.
incredibile.
questa è una delle migliori one-shot che io abbia mai letto, tantè che ora la aggiungo ai preferiti.
sei brava, sei davvero davvero brava. questo si chiama talento.
non so che altro aggiungere, sarà che non sono brava quanto te ad esternare su carta le emozioni che provo, ma davvero mi hai colpita.
un grosso bacio Vanilla_sky

Wow, mi hai stregato! Alle parole "dopo due anni e undici mesi di totale silenzio" la mia attenzione si è attivata, si è accesa come una lampadina. Secondo me hai descritto egregiamente questa malattia, anzi hai impreziosito questa breve storia mostrandola dal punto di vista di una madre sofferente e frustrata per la malattia della figlia. Davvero, davvero brava. Non ho altro da dire, la bellezza di ciò che hai scritto si commenta da sola. Alessandro