Recensioni per
Scala di Grigi
di Geilie

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
06/01/13, ore 19:12

...Draco quindi si riprenderà ciò che è suo, vero?!
Ahhhhhh!! Quanta sofferenza! Ho sofferto con Draco nel vedere Harry con un altro, dopo tanti anni... mi sono specchiata con lui negli occhi di Harry e...
Ok, torno normale.
Hai scritto una one-shot bellissima!
Mi è piaciuto un sacco il riferimento ai colori e alla scala di grigi, in riferimento all'abitudine.
Hai descritto bene la loro storia passata e le sensazioni attuali di Draco...
Che dire, complimenti!
A presto!
ArmoniaDiVento

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 2.0 del gruppo facebook 'Hpeace&Love].

Recensore Junior
10/12/12, ore 23:33

Buonasera, Geilie :)
Be', alla faccia della segretezza, mi svelo: con tanto di berretto rosso e regalino, sono io, il tuo Babbo Natale segreto. Tanto l'avresti scoperto comunque alla fine della recensione... Quella scritta rossa non è molto discreta, eh?
 
Ma veniamo a noi: la tua storia.
A partire dal titolo che, lasciatelo dire, è incredibilmente sublime! (Sorvolo allegramente sul fatto che richiama alla memoria il tanto tristemente noto "50 Sfumature di Grigio", dato che, evidentemente e fortunatamente - le date lo dimostrano -, si tratta soltanto di una coincidenza).
Io non sono solita leggere "Drarry", ma ho voluto fare un'eccezione e non me ne sono assolutamente pentita, anzi! Sono estremamente felice di aver scoperto la tua one-shot!
Adoro il modo in cui hai dipinto il personaggio di Draco: ho trovato la sua introspezione davvero ben  studiata, il suo personaggio ben esplorato e hai espresso i suoi pensieri con naturalezza, come se in realtà fosse stato proprio lui a scrivere questa storia, come se fosse stata una sorta di diario scritto direttamente di suo pugno. In fondo, è questo lo scopo di ogni autore che scriva in prima persona; e tu sei riuscita a fare sembrare il tuo Draco reale. Non è semplice quanto si pensi!
Anche il tuo stile mi è parso assolutamente adeguato al tipo di testo. Scorrevole e non troppo artificioso, ma allo stesso tempo coinvolgente e capace di tenere il lettore incollato alla storia. Credo che anche la scelta del tempo presente per la narrazione, così immediato, abbia giocato a tuo favore. 
Ho apprezzato il modo in cui hai toccato il tema della guerra, senza soffermartici troppo, ma senza trascurarla. Mi è capitato spesso di leggere storie in cui non veniva nemmeno accennata, ed altre in cui invece prendeva campo in maniera quasi estrema, distogliendo dalla trama reale. Sono contenat di constatare che tu non sia caduta in questa trappola.
L'aspetto malinconico è trattato in maniera esemplare: non è troppo pesante, ma aleggia nell'aria, costantemente presente, così come lo è per il Draco della tua storia. 
Le digressioni suoi tentativi di convincimento che i suoi genitori avevano tentato di applicare al Malfoy Manor, quando era appena uscito allo scoperto, donano alla narrazione quel pizzico di ironia e "comicità" che, a mio parere, in una storia non dovrebbe mai mancare.
Perfettamente integrato nel testo è anche il riferimento al mito di Orfeo ed Eurudice (a proposito: adoro quel mito!). Il parallelo tra Orfeo e Draco è assolutamente azzeccato, e questa frase: 
Ma Orfeo era uno stupido; e io non mi sono guardato indietro.
non fa altro che conferire al personaggio di Draco maggiore spessore e, soprattutto, rende meravigliosamente giustizia al suo IC.
Insomma, hai fatto un lavoro eccellente con questa One Shot! 
Unica pecca: la punteggiatura; in particolare ho notato alcune imperfezioni per quanto riguarda le virgole. Di seguito troverai le "correzioni". Ti prego di non prenderla male (d'altronde la mia recensione è positiva, così come la mia opinione della storia): voglio soltanto aiutarti a migliorare. Se non fosse per queste imprecisioni nella punteggiatura la tua storia sarebbe perfetta! Spero di poterti essere d'aiuto, quindi ecco a te:
 
in Inghilterra se non piove, grandina e se non grandina, nevica.
Teoricamente per periodi ipotetici così brevi la virgola non è necessaria. Personalmente condivido la tua scelta di usarla, solo che sarebbe più corretto scrivere invece: in Inghilterra, se non piove, grandina e, se non grandina, nevica.


Non mi darebbe alcun fastidio se non fossi appena uscito dal parrucchiere, senza uno straccio di ombrello, e non fossi costretto a camminare per le affollatissime vie della Londra Babbana
Di solito si scrive una frase tra due virgole quando si può tranquillamente omettere senza alterare il significato della frase principale (cosa che tra l'altro sono sicura che tu sappia, perché l'uso che fai di questo tipo di proposizione è assolutamente corretto nel resto del testo), ma non mi sembra il caso di questa frase. Avrei piuttosto omesso la prima virgola  e ne avrei aggiunta una prima del "se": Non mi darebbe alcun fastidio, se non fossi appena uscito dal parrucchiere senza uno straccio di ombrello, e se non fossi costretto a camminare per le affollatissime vie della Londra Babbana.

 
La mia messa in piega sta lentamente cedendo sotto il costante gocciolare dell’acqua piovana, e non posso Smaterializzarmi né Evocare un parapioggia o un impermeabile, in mezzo a tutta questa gente.
Anche qui avrei omesso la prima virgola e ne avrei aggiunta una prima del "né"; ritengo invece superflua (ma non errata) l'ultima: La mia messa in piega sta lentamente cedendo sotto il costante gocciolare dell'acqua piovana e non posso Smaterializzarmi, né Evocare un parapioggia in mezzo a tutta questa gente.

 
Niente viuzza deserta, alla fine della mia ispezione, ma in compenso noto l’insegna di un bar poco distante.
Anche qui: la prima virgola non è errata da un punto di vista formale, ma ho l'impressione che appesantisca il testo, quindi ti suggerisco di toglierla.

 
Mi affretto in quella direzione, mentre la pioggia si infittisce, e quando varco la soglia del locale mi accoglie un profumo denso di caffè e pasticcini.
Idem come sopra. Quella virgola non fa altro che appensantire il testo, però qua ritengo necessario racchiudere tra due virgole la proposizione temporale: Mi affretto in quella direzione mentre la pioggia si infittisce e, quando varco la soglia del locale, mi accoglie un profumo denso di caffè e pasticcini.

 
Io mi sposto appena verso la grande stufa a gas che riscalda il piccolo ambiente, per asciugarmi un po’, e mi congelo sul posto.
Rimando a sopra anche qui (la prima virgola non è errata da un punto di vista formale, ma ho l'impressione che appesantisca il testo)

 
Che il rampollo della grande famiglia Malfoy fosse gay fece scandalo a suo tempo.
Qui avrei inserito una virgola prima dell'indicazione temporale: Che il rampollo della grande famiglia Malfoy fosse gay fece scandalo, a suo temopo.


Certo, che poi il loro unico erede oltre ad essere gay si fosse scelto il Re dei Grifondoro come ragazzo, non giovò alla reputazione della casata.
Mai, e dico MAI!, frapporre una virgola tra soggetto e predicato verbale. In alcuni casi (come questo) in cui il soggetto è sottinteso o formato da più parole, può essere difficile rispettare questa regola, ma resta assolutamente necessario. La frase corretta sarebbe: Certo, che poi il loro unico erede, oltre ad essere gay, si fosse scelto il Re dei Grifondoro come ragazzo non giovò alla reputazione della casata. 
Il soggetto della tua frase principale infatti è "Il fatto". Non c'è, mi dirai tu. E invece sì, ma è sottinteso. La frase completa infatti è "il fatto che poi il loro unico erede ecc."
Spero di essere stata abbastanza chiara su questo punto!
 
 
Quando quel pomeriggio, tornando da lavoro, mi ha trovato con la giacca addosso e tutta la mia roba, debitamente rimpicciolita e impacchettata, che mi Levitava accanto, non ha avuto nessuna delle reazioni che temevo.
Qua ci vedo troppe virgole. Tutte legittime, per carità! Ma consiglio di inserire "debitamente rimpicciolita e impacchettata" tra due trattini, così allegeriresti di molto il periodo, favorendone la lettura.
 

“Inconfondibilmente tuoi” mi diceva sempre lui
Ci andrebbe una virgola tra il testo tra virgolette e la continuazione della narrazione: "Inconfondibilmente tuoi”, mi diceva sempre lui.
 

mi chiedo se sia lo stesso anche per lui, ma a giudicare dalla sua espressione, si sente perfettamente a suo agio.
Prova a leggerla così: mi chiedo se sia lo stesso anche per lui, ma, a giudicare dalla sua espressione, si sente perfettamente a suo agio. Non ti sembra che vada meglio? ;)
 
 
Fuggo via da quel sorriso, prima che la nostalgia mi assalga, con tutti i suoi se e i suoi ma.
Non credo che sia un vero e proprio errore, ma credo che si potrebbe fare a meno dell'ultima virgola.


Esco fuori, nel freddo e nella nebbia, e come quella volta di tanto tempo fa, mi sento solo.
Anche qui "come quella volta di tanto tempo fa" andrebbe racchiusa tra due virgole lasciando fuori la congiunzione: Esco fuori, nel freddo e nella nebbia, e, come quella volta di tanto tempo fa, mi sento solo.


Benissimo, credo di aver elencato più o meno tutto! Ripeto: spero che tu non la prenda come un'offesa, vuole essere solo un aiutino :)

Non mi resta che farti i complimenti per questa splendida Shot che ho adorato! 

Buon Natale,
Absteria

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 2.0 del gruppo facebook 'HPeace&Love]

Recensore Master
03/04/10, ore 11:20

*stava spulciando la lista delle storie da recensire XDDDD*
Chissenefrega se ho già recensito su NA, passo di qua per dirti che la trovo bellissima *---*
La mia beta cammina da sola *----*
*manda amore incondizionato*

Nuovo recensore
13/01/10, ore 11:14

Gy! Che piacere vederti anche qui, e con una nuova storia, per di più!
Ma veniamo alla storia, per l'appunto. Devo dire che fin dalle prime righe c'era qualcosa che stonava in Draco, qualcosa di diverso. Solo più avanti, dopo il riferimento alla guerra me ne sono resa conto: Draco è invecchiato; se non anagraficamente, psicologicamente. Ha dovuto affrontare molte cose, forse troppe ed è per questo, forse, che un tè al bergamotto con una fetta di torta di mele è l'ordinazione più pungente che riesce a fare in un giorno di pioggia.
Capisco cosa intendi per "scala di grigi": difficilmente le cose (e i sentimenti a maggior ragione) cambiano in un giorno dal bianco al nero, spesso richiedono tempo e sfumano quasi impercettibilmente da un grigio all'altro. E quando ti accorgi che qualcosa è cambiato, ormai è troppo tardi e bisogna comunque andare avanti, perché non si può tornare indietro.
Lo so, lo so, mi piace sguazzare nell'angst, ma che ci posso fare se mi capitano sott'occhio delle belle fic come questa? ;)
Complimenti per la storia, carissima!
Infine, grazie per la frase: "Ma Orfeo era uno stupido; e io non mi sono guardato indietro", me ne sono innamorata appena l'ho letta.

Nuovo recensore
10/01/10, ore 15:51

La tua storia l'ho trovata molto originale e per niente sdolcinata e banale. Mi piacerebbe un continuo! Ci starebbe proprio bene.. ovviamente senza cadere nella banalità! Rinnovo ancora una volta i miei complimenti. Ti saluto

Nuovo recensore
10/01/10, ore 15:51

La tua storia l'ho trovata molto originale e per niente sdolcinata e banale. Mi piacerebbe un continuo! Ci starebbe proprio bene.. ovviamente senza cadere nella banalità! Rinnovo ancora una volta i miei complimenti. Ti saluto

Recensore Master
09/01/10, ore 22:08

Davvero carina! Mi ha emozionata, l'ho trovata realistica, e ben scritta. Malinconica, ma quello spiraglio finale lascia speranza. E mi piacerebbe leggere un POV di Harry, in tutto questo.
Ho visto che è la prima storia che pubblichi, perciò complimenti^^ Direi un ottimo inizio.
nefene