Harry e Hermione non hanno mai avuto davvero l'occasione di vedere realmente l'uno dentro gli occhi dell'altra, ma adesso, soli, hanno la possibilità di scoprirsi in modi che non avevano mai immaginato.
Una storia in tre parti che inizia appena dopo il ballo tra Harry e Hermione nella tenda.

"Anche oggi tutti mi ricordano che sono il “Prescelto”,
Che non sono una persona normale.
Anche dopo la guerra.
Soprattutto dopo la guerra."
Buon Compleanno Lizbeth!

[Terza classificata al contest "Diciannove Anni Drabble/Flashfic" indetto da MedusaNoir sul forum di EFP.]
Diciannove anni di pace sono tanti, e certamente in diciannove anni possono accadere un mucchio di cose.
C'è chi è finito ad Azkaban, c'è chi si rende conto di essere l'ultimo della propria famiglia, c'è chi riabbraccia un figlio, c'è chi ritrova la donna che ama incinta di un altro, c'è chi impara a chiedere scusa... e spero ci sia chi recensirà.

"I giorni seguenti non discussero affatto di Ron. Harry era determinato a non pronunciare mai più il suo nome e Hermione sembrava sapere che non aveva senso imporre l’argomento, ciò nonostante, di notte, qualche volta, quando lei pensava che stesse dormendo, la sentiva piangere."
Un’ idea che nasce dopo aver letto alcune parole di J. K. Rowling su Harry e Hermione. Ron è andato via dalla tenda, e i due ragazzi sono rimasti soli, sono ad un punto morto nella ricerca degli Horcrux, frustati, dubbiosi, spaventati, hanno solo l’altro su cui contare. In principio fu una one-shot ... Una serie di missing-moments privati tra Harry & Hermione – momenti che ogni probabilità sarebbero potuti accadere, canon con una spruzzata Auror… J

Dopo la morte di Silente, per Draco tutto va a rotoli. Quando Harry entra involontariamente a far parte del quadro, entrambi devono imparare che le cose non sono sempre come sembrano. Link della storia originale: http://bigbang.inkubation.net/life.html

Nulla di grande è stato compiuto senza una grande passione.
« Che cosa vuoi da me, Malfoy? » sbottò infine Harry, brusco.
Draco sorrise. Un tranquillo sorriso lupesco.
POSTATO ULTIMO CAPITOLO!

Un incontro allo stadio tra Harry e Draco ha portato alle scommesse più disparate e a sfondo poco casto convinti che non si sarebbero mai realizzate. Ma un giorno Draco si presente alla porta di Harry pretendendo la riscossione...

La sensazione di essere giunti alla fine del nostro amore mi ha colpito e lasciato sorprendentemente indenne, lì, in cucina, mentre l’aroma di pancetta affumicata si spandeva nell’aria.

Ecco cosa succede quando un reticente Draco Malfoy si perde in uno stupidissimo monologo con se stesso su quanto bello sarebbe avere dieci ragazze…però forse c’è qualcosa di meglio!  

Ambientato dopo il settimo libro, escludendo il capitolo conclusivo. Harry deve un favore a Narcissa Malfoy. Ma nello sdebitarsi si ritroverà, spesso e volentieri, faccia a faccia con Draco. Dopo la guerra, la morte e il dolore, si può davvero mettere una pietra sopra al passato? Si può tentare un approccio diverso?

“C’è un modo per aggirare il principio?” domandò Harry lasciando totalmente Draco incredulo.
“Cosa?!”
[Seguito di Scambio Equivalente – La Bambola dell’Alchimista – Il Dottor Sottile]

“Potter, tu non hai capito un accidente, vero?” domandò schietto il Serpeverde, senza però aspettare realmente una risposta. “Evidentemente no…”
[Il naturale seguito di La Bambola dell'Alchimista a sua volta seguito di Scambio Equivalente]

“E in fondo non posso neanche dire di odiarti veramente. Certo, non mi sei simpatico ma… E’ lo Scambio Equivalente, no?”
Se non poteva averlo come amico, si sarebbe accontentato di averlo come amico…
[Seguito di 'Scambio Equivalente']

Per ottenere qualcosa in cambio bisogna rinunciare a qualcosa. Questo è un principio valido per l'alchimia, la trasfigurazione e per la vita. Anche se sei un mago. Anche se ti chiami Draco Malfoy o Harry Potter.