Da dove potevo iniziare a leggere le tue storie se non da una su Sherlock Holmes? Mi piace molto questo momento che hai deciso di dipingere con parole delicate ma allo stesso tempo evocative. Me li immagino seduti davanti al camino con Watson che parla praticamente da solo - povero dottore! - e Holmes perso tra i fumi dei suoi pensieri e solo all'ultimo momento capisce ciò che il suo caro amico gli sta chiedendo. Una cosa rimane nella nebbia: i pensieri di Holmes a riguardo. Cosa avrà provato? Si sarà sentito onorato, annoiato o non gliene importa nulla? Il bello dei racconti di Doyle - e del tuo, in questo caso - è che non si riesce mai a sapere cosa passi per la testa di quel detective così strano, apparentemente cinico ma che forse nasconde un'indole molto sensibile, della quale si riesce a intravedere una sfumatura in quei suoi sorrisi accennati ... |
Waaaa!! Stupenda non è una parola abbastanza efficace x esprimere le mie attuali emozioni... ma non trovandone di migliori ed essendo a corto di idee x cominciare questa dovutissima recensione... STUPENDA! |
Stimatissima collega. |