Recensioni per
Meteorologia
di AliceVolevaMorire

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
08/09/20, ore 20:48
Cap. 1:

Sono quasi sicura che non leggerai mai questa recensione, ma ho bisogno di farti sapere cosa ne penso. Cioè, in realtà non saprei nemmeno come fartelo sapere, perché tutto quello che mi viene in mente è: wow. Ho cercato, su EFP, dei nonsense scritti per bene, e adesso sono riuscita nel mio intento. Complimenti davvero.

Nuovo recensore
17/03/12, ore 17:34
Cap. 1:

Bella, veramente complimenti. Non so bene come descriverla, mi viene in mente solo: piacevole. Mentre leggevo era come essere su un palloncino di elio. Segue un flusso tutto suo, è così... leggera! :) Forse non ho reso l'idea, ma comunque non importa. E' come dovrebbero essere tutte le no-sense! Veramente carina! :)

Nuovo recensore
17/07/11, ore 17:25
Cap. 1:

Mi è difficile non lasciarti commenti da "chiacchiera" piuttosto che qualcosa di più attinente alle tue parole. Mi provo a spiegarlo: perché colgo più direttamente e significativamente le immagini che tracci (specialmente quando mi rimandano a qualcosa che mi riguardano, il cade accade singolarmente di sovente... credo), e mi suona volgarmente superficiale un commento più imperniato sulle parole in sé (quando lo faccio io, ma perché in certi casi odio le parole... ok, lasciamo).
Una cosa che mi è venuta in mente è l'aggettivo 'dark'. E ho rammentato quando accompagnavo un amico in gite al cimitero di una piccola piccola cittadina qui vicino (che non ha paragone rispetto al cimitero della nostra città): talvolta c'era un sacco di fango e talvolta delle lucciole lungo la strada che facevamo in bici. Aveva scattato alcune foto in bianco e nero, alcune belle (ne ho una appesa al muro della stanza, e si vede un cielo sospeso sopra alcuni filari semi-spogli di vite). Recentemente, un'amica ha visto questa foto e gli ha chiesto se ne farà ancora: lei la prendeva con entusiasmo come una passione da coltivare. Ma lui ha risposto con un diniego: non sono più quei tempi, e non credo scatterà più foto. Quelle che già ci sono possono essere capite solo da chi ha conosciuto quei tempi, almeno credo; almeno, a me ricordano quello, e solo attraverso l'esserci stato allora hanno senso. La cosa curiosa è che io in effetti odio i cimiteri: le tombe mi fanno accapponare la pelle, per via della freddezza della pietra e del marmo, specialmente dopo che una volta mi ci sono sdraiato sopra (lo ammetto, ho invaso per qualche momento lo spazio personale di due tizi defunti, me ne sono pentito sul momento). Tuttavia, sono molto grato alla capacità della terra di inghiottirti: ultimamente ho sviluppato l'hobby - dall'effetto consolante-rassicurante - di scavarmi una fossa nella terra nuda. E' rassicurante l'attività di scavarsela, e il fatto che resti lì per un po'; poi quando è il momento la si riempe di nuovo. E quando è un momento altro ne si scava un'altra; è per passare oltre.
Ed ecco quindi che il cielo in procinto di cadere, la pioggia, il cimitero, il passato tramite foto di scuola, la 'massima gloria fallita', la fossa scavata di fresco, la terra su cui si gira pur senza vomitare (ma a volte, direi, sì, si vomita eccome, anche se non è il girare che ha impressionato lo stomaco), la metereologia intesa come tempo che muta e che può non avere alcun significato, e gli occhi blu sfondo color cemento... mi hanno ricordato tutto questo.

Nuovo recensore
20/06/11, ore 03:23
Cap. 1:

Scrivo qui perchè è l'ultima storia che hai pubblicato, e dire "ultima" al momento sembra assurdo, dato che semplicemente NON può esserlo. Alice, ti prego, torna. Non sono nessuno per scrivere qui quello che sono mesi avrei voluto dire; una voce sottilissima in un coro di quella che credo sia la richiesta all'unisono di tanti, tantissimi lettori dei tuoi lavori; torna a scrivere... Ogni tuo lavoro per me è stato un'ispirazione, e continua ad esserlo. Quasi ogni giorno ti rileggio, Libra la conosco praticamente a memoria e di certo è stata la chiave di volta della tua produzione; mi lascia ogni volta ancora senza parole.
E nonostante tu abbia deciso di cancellare le vecchie storie, io le ho ancora tutte raccolte su carta stampata qua e la per la casa: la Bella e lo Straniero, la storia che raccontava di lei e lui, il mondo di sopra e il mondo di sotto.. Quella delle due ragazze in macchina, lei che guida e tu che ci racconti la sua storia attraverso i flashback.. Non ne ho dimenticata nessuna, e rimpiango talmente di non averle stampate tutte a suo tempo che ogni nuova storia pubblicata da te adesso la considero oro.
Forse, tutto il dolore che hai provato non ha portato solo male; forse è stato proprio quello il mezzo che ti ha permesso di regalarci questi capolavori. E il punto è proprio questo: tu sei nata per scrivere. E' così evidente... Qualunque cosa succeda, tu avrai sempre il dono di trasformarla in arte. Per cui, Alice, torna.. Siamo tutti qui ancora, ad aspettarti... Per come la penso, hai reso grande il nonsense; per questo, grazie.. Grazie di cuore e...a presto!

Nuovo recensore
26/12/10, ore 14:31
Cap. 1:

you don't need a waterman to know which way the wind blows. bella! complimenti

Recensore Veterano
25/03/10, ore 16:35
Cap. 1:

Il finale non è mica una cavolata, e chi l'ha mai capita la metereologia?
Nonsense più nonsense del solito, senza un vero filo conduttore (o almeno io non l'ho trovato) ma estremamente scorrevole. Mi ricorda un po' i pensieri scordinati che faccio quando bevo troppo. Carina, carina, anche se sembra di più un esercizio un po' pazzo di stile che una nonsense vera e propria!