Recensioni per
La donna cannone
di Anthy
Non so se leggerai mai questa recensione, ma ci tenevo a scriverla. |
Ciao! :) |
Mi sono innamorata di questa one-shot. |
Buonasera, so che è passato è un bel po'. |
Odio non avere parole per una recensione, ma devo provarci lo stesso. |
Che bella! È fantastica, mi è piaciuta tantissimo <3 |
La canzone già la conoscevo ma era da un pò che non l'ascoltavo e quindi ti devo ringraziare per avermela ricordata e fatta riascoltare grazie davvero!!sei riuscita a trasformare una canzone bella in un racconto più che bello veramente l'ho trovato molto dolce:-)continua così ciao <3 |
Oh, ma quanto sono vere le tue parole? |
Beh, che dire... è talmente bella che non ho parole per descrivere... Hai scritto benissimo. In quanto donna "morbida", mi sono immedesimata in quasi tutte le parole che ho letto.. avrei potuto essere lei, davvero! Poi anch'io ho trovato l'amore, come la protagonista... e anch'io non capisco, ma mi sento più bella. :) Bravissima! |
Ho trovato la tua storia grazie ad una domanda su yahoo answers, e sono felicissima di averla letta. |
Tutto cio è così terribilmente vero... |
Veramente bellissima. Mi sono lanciata così nel mondo delle originali, senza un vero e proprio scopo e mi ritrovo a leggere questa, che è una storia di rivalsa, una storia d'amore. |
Non ho neppure le parole per descriverti! |
Una delle cose più vere e più belle che io abbia mai letto, e fidati io sono una che legge molto. Poche parole ma TANTO significato. Mi hai fatto davvero riflettere ed è davvero imbarazzante confessari che a volte mi sento così: così fuori luogo. Non lo avevo mai detto a nessuno, strano! Ma mi sento di doverti dire grazie da parte di tutte le "donne cannone" che hanno paura di farsi conoscere e scoprire, paura di affrontare il mondo per non rischiare di essere messe sotto giudizio. Complimenti, un saluto. |
Ciao ^^! Ammetto che l'introduzione non mi aveva mai spinta a leggere... Sinceramente, intuendo il tema trattato, temevo che la lettura mi avrebbe portata solo ad irritarmi dacchè non riesco a concepire tanta insicurezza, quel non accettarsi e volersi nascondere, montando, tramite proprie riflessioni, barriere su barriere capaci solo di allontanare dalla vita. Ed è così che si muove inizialmente la protagonista, fra vergogna e disgusto di sé, incapace di capire il suo posto come essere umano, incapace di trovare del bello in ciò che è. Ed è buffo come trovi poi sicurezza nello sguardo pieno di vita di un uomo, come se gli occhi di quest'ultimo siano divenuti il suo nuovo specchio. Il modo per camminare a testa alta, per vedere ciò che di sé aveva dimenticato. Per apprezzare ciò che trovava orribile. L'evoluzione di questa presa di consapevolezza di sé mi è piaciuta molto, hai trattato le sensazioni della donna in modo sentito e reale. E confesso che il finale mi ha EMOZIONATA. Complimenti! |