Recensioni per
Andrà tutto bene
di fallsofarc

Questa storia ha ottenuto 66 recensioni.
Positive : 65
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
06/05/10, ore 00:25

Avevo visto la storia tra quelle aggiornate e letto tutti questi commenti estatici. Ma, dirò la mia, la solita voce *odiosa* fuori dal coro. Uno strappo secco, così fa meno male: la storia è banale e scontata.

Partiamo dal dolore dimostrato da Caterina nello scoprire che i genitori sono morti: una ragazza (un'adolescente!) perde tutti i suoi parenti in vita (o quasi, data la sensibilità degli altri) e pensa PER PRIMA COSA alla sua situazione economica.
...
...
Sono rimasta perplessa.

Capisco perfettamente che non avrebbe campato aprendo una finestra e respirando a pieni polmoni e non ho idea di cosa si provi a perdere entrambi i genitori e nemmeno voglio saperlo, ma non credo che penserei mai e poi mai come PRIMA cosa alla mia situazione economica.
Non sono riuscita ad entrare nella testa del personaggio, a capirne il punto di vista, forse anche perché non ha una caratterizzazione molto solida. Mi sfugge. Mi manca proprio il contatto con Caterina, una qualunque connessione che mi faccia provare compassione per la sua solitudine o per il suo *dolore*. Non sono proprio riuscita né a farmela piacere né a disprezzarla perché non c'era. Sfuggiva.

E, oltretutto, non contenta, pensa: "se non fossero morti, avrei potuto vivere la mia storia d'amore"?
...
...
Sono rimasta molto perplessa.
Lei rimpiange la storia finita e il fatto che sia rimasta senza il becco di un quattrino per un ristorante che non ha avuto nessun tipo di ruolo nella storia, non i suoi genitori. Mah.

All'inizio, quando è stato accennato, avevo creduto che lei si mettesse a ristrutturare il Ristorante, aiutata dagli amici, e che lo aprisse. Storielline già viste, ma caricate di una buona introspezione diventano piacevoli e fanno apprezzare il finale buonista. Un finale del genere, di solito, arriva come riscatto per il protagonista dopo tanto dolore e tanta fatica.
Qui il dolore e la fatica sono abbozzati, non fanno parte del racconto e fanno scadere il finale, perché lei non ha effettivamente niente di concreto per poter avere quel suo riscatto, quel suo finale da "e vissero felici e contenti". Non l'hai raccontato. L'hai semplicemente accennato.

E' successo tutto molto velocemente (era una one-shot, ok, ma poteva anche venire più lunga!): da quando lei parla col fantasma, a quando l'hanno chiamata per dirle che è morto e tutto è diventato bello et meraviglioso ci sono pochissimi passaggi che non ti lasciano molto. Solo la perplessità e la sensazione che sia tutto molto banale.

Ti giuro, a me i finali buonisti piacciono, mi metto anche a piangere quando sono ben fatti, ma qui... qui non ho trovato niente per cui piangere.


Il dialogo col "fantasma" di Filippo è composto quasi esclusivamente di frasi fatte e anche parecchio stucchevoli. Te ne cito qualcuna, a titolo di esempio:
- Quello che volevo dirti era soltanto: SCUSA. Scusa se ho lasciato perdere troppo presto, se non ho continuato a cercarti, a costo di rimediare un’ordinanza restrittiva.”
- Però non ti ho mai dimenticata, e vorrei che tu fossi felice, lo vorrei davvero con tutto il cuore
- Lo so, piccola, lo so. Ma devi essere forte, perché tu meriti di essere felice
- Perché ho peccato di accidia ma io ti amavo davvero… Me ne sono accorto negli anni, nessuna mai poteva reggere il tuo confronto. Ma non ero abbastanza forte, abbastanza uomo, da sostenerti e lottare perché tu mi volessi al tuo fianco
- Non so se ce la faccio, Fil, io… non sono più capace di sognare, di sperare, ormai
- Sii felice mi raccomando. Fallo… per me, se non vuoi farlo per te stessa. Fallo per me, che ti ho sempre amata e che ancora ti amo
- Mi dispiace, Caterina, mi dispiace davvero tanto. Ti ricorderò ogni istante, per sempre

In sostanza: manca qualcosa, manca la storia. C'è uno spesso strato di nebbia che impedisce di godere della scena. Non viene mostrata, viene pressocché raccontata e spesso e volentieri rimane "pendente".
Manca la sensazione di dolore e poi di speranza dopo il ritrovamento del biglietto del Superenalotto. Anche lì, la ragazzina che piangeva i soldi e non i genitori, non se lo intascava? Evidentemente sono io l'avida. XD

Nota a favore: mi è piaciuta la parte dei bambini. Loro erano davvero teneri, un quadretto familiare molto dolce. :)

Credo di aver concluso (menomale, starai pensando tu XD )
E con questo, passo e chiudo. U.U
(Recensione modificata il 06/05/2010 - 05:40 pm)