Uhm, c’è qualcosa in questa storia che non mi convince sin dall’inizio. Non è male, soprattutto la resa stilistica, però, per quanto la trama possa essere interessante (ed, in effetti, una what if del genere lo è), non mi colpisce affatto la caratterizzazione dei personaggi. Per non parlare di alcuni evidenti errori ortografici che, probabilmente, per una tua svista, non sei riuscita a correggere.
A parte il congiuntivo sbagliato nella parte iniziale ( che la realta' era ben diversa - ovviamente, “fosse ben diversa”), che comunque capita un po’ a tutti, soprattutto se non si ha un betareader, ti pregherei di modificare gli apostrofi che metti al posto degli accenti e di controllare bene la punteggiatura: ci sono alcune virgole messe un po’ a caso nel testo che danno fastidio alla lettura, sia perché inserite tra soggetto e verbo per esempio e sia perché a volte non lasci neanche uno spazio dopo di esse. Poi, come ti stavo dicendo, gli apostrofi: non sei l’unica ad utilizzarli al posto degli accenti, però questo, secondo me, oltre ad essere sbagliato, dà fastidio alla lettura, anche perché alcuni addirittura sono staccati dalle parole a cui si riferiscono.
Lo stile, invece, è molto profondo: mi piacciono le descrizioni, dettagliate al punto giusto, non annoiano ma anzi sono molto evocative: riescono a proiettare l’immaginazione del lettore direttamente sulla scena, facendogli vivere le emozioni del tuo racconto. Bravissima, davvero, perciò sarebbe meglio evitare questo uso improprio delle virgole e dell’apostrofo in modo da rendere la lettura più fluida. Sicuramente così il racconto che, di per sé, non è affatto male, potrebbe essere apprezzato molto di più. ;)
L’altro fattore che non mi convince molto, dicevo, è la caratterizzazione. E’ anche vero che la trama si è appena innestata, quindi magari avrai modo più avanti di giustificare le tue scelte, però ecco per il momento posso dire che il tuo Arthur e il tuo Merlin non mi convincono affatto. Non hai neanche inserito ooc nelle note e per questo te lo faccio notare. I personaggi sono troppo esasperati nei loro ruoli, resi dei veri e propri stereotipi che, in qualche modo, banalizzano la tua storia: Merlin, è schiavizzato al limiti dell’invero simile, ma nonostante questo è anche innamorato follemente del suo aguzzino che lo tratta in modo troppo violento: una sorte di sindrome di Stoccolma che, però, non trova giustificazione alcuna nella resa della trama.
Arthur poi è ancora più esagerato di Merlin: troppo violento, troppo meschino (non colpirebbe mai una persona incapace di difendersi: è contro la sua morale, contro quello che è), troppo “cattivo”. Sembra quasi ricalcare il modello trito e ritrito del seme e dell’uke giapponesi (il sodomizzatore e il sodomizzato, non solo dal punto di vista sessuale, ma anche psicologico e morale). C’è una differenza caratteriale con i personaggi originali troppo evidente per poterci passare sopra e chiudere un occhio (ripeto, magari con il prossimo capitolo giustificherai anche questo cambiamento repentino, allora ritirerò tutto. Per il momento mi limito a riportare le mie prime impressioni).
Abbiamo più volte visto nel film come Arthur aborri la veemenza con la quale il padre non solo sopprime ma addirittura considera la magia: non dimentichiamoci che più volte ha dimostrato il suo dissenso nei confronti dei metodi paterni, e ha aiutato Merlin e Morgana a far scappare Mordred nonostante fosse un druido… ovviamente non possiamo conoscere la reazione che Arthur potrebbe avere, ma la situazione che tu, per ora, hai descritto risulta troppo esagerata, da far perdere quasi completamente il carattere originale dei due personaggi.
Volendo riassumere, questa storia ha due punti forti e uno debole (alla fine, la punteggiatura e gli apostrofi si possono modificare, quindi non li tengo in conto): i primi sono sicuramente la trama (il what if…? Per intenderci) interessante e lo stile, evocativo e adeguato al contesto; il secondo invece - che, purtroppo, rischia di banalizzare il tutto - è proprio la realizzazione del carattere dei protagonisti.
Per il momento mi astengo dal lasciarti un giudizio definitivo perché voglio ancora vedere come svilupperai il seguito. Per il momento ho solo voluto renderti edotta delle mie perplessità, tuttavia penso che comunque tu abbia le capacità adatte a rendere il tutto molto più piacevole e meno banale.
Aspetto il secondo capitolo, allora! ;) |