questa storia è tristissima e inquietante!!!
ma è anche commovente e verissima, purtroppo...
perché noi scriviamo Jisbon, e sapere che, con ogni probabilità, Jane è ancora innamorato della moglie (nonostante non gli sia più troppo utile, anzi) distrugge tutti...
ma hai perfettamente ragione, quando muore una persona che amavi, nonostante le cose non andassero troppo bene, tendi a renderla una specie di mito...
io credo che Jane sia più che altro angosciato per ciò che ha (o può aver) sofferto la figlia, però, può darsi, che si autoperseguiti anche per la moglie...
è vero, a volte anche secondo me si trova a pensare che sarebbe molto più facile farla finita... ma non credo che lo non faccia perché è un codardo... più che altro perché in fondo ama la vita e le persone che lo circondano...
ma sai, io ho una visione un po' troppo miticizzata di Jane...
mi padre mi prende in giro dicendomi che mi sono innamorata di un quarantenne che non esiste...
non che abbia tutti i torti...
ma sto divagando?!
allora, scritta benissimo, grande fantasia, ottima scelta, mi raccomando scrivi ancora!!!!!!!!!!!!
ne voglio altre, mi raccomando!
ciao
sasita

Bellissima!! Complimenti e benvenuta nel fandom!!
Non è vero che la grammatica lascia a desiderare e sei riuscita a rendere perfettamente i pensieri che affollano la mente del nostro biondo consulente.. perchè secondo me questi pensieri sono costantemente nella sua testa.. non solo quando tenta di dormire e non ci riesce..
Che tristezza, poverino... Comunque è scritta meravigliosamente e spero ci poter leggere altre oneshot di questo genere o anche ffic a più capitoli..
Complimenti davvero..
Un bacione

Mio Dio.
Te lo dico sinceramente.
Questa fic è inquietante. Parecchio inquietante.
Però è bellissima O.O
E' un'analisi perfetta di tutto ciò che deve provare Jane, un'analisi dettagliata e, a mio parere, totalmente veritiera che quasi mi sono spaventata.
Insomma...E' come se stessi Parlando direttamente con Patrick, talmente la tua one shot è scritta bene.
E, alla fine, quando Jane ammette:

''Sarebbe tutto più facile se fossi in grado di credere. Sarebbe tutto più facile se credessi che questa mia supplica possa essere davvero esaudita da qualcuno, ma non è così.''

E' vero. Cavoli se è vero.
Se Jane credesse, penso che avrebbe già rinunciato da un po' alla sua vendetta, penso che si sarebbe già perdonato...
Che altro dire?
Solo che questa fic mi è stra piaciuta e che, io, di errori di grammatica come dici tu ne ho trovati ben pochi!
Perciò pollici alti, new collega!!! ^-^
La tua fic mi piace e va nei preferiti!
Ciao, spero scriverai presto qualcos'altro!!!
Clod

evvai!
una mente nuova!
ok, allora, sapevo cosa scriverti, ma giusto il tempo di cliccare su "aggiungi una recensione" e me ne sono dimenticata =_= povera me.
ci sono.
Allora, se non sbaglio questa è la prima one shot dove Jane parla della moglie.
io ne avevo scritta una con la figlia, ma sulla moglie non mi ero azzardata.
brava! mi piace! fa ragionare sul ricordo che Jane ha di lei.

"Perché mi chiedo quando qualcuno che amiamo muore diventa nelle nostre menti una sorta di mito."
è vero! avevo fatto un ragionamento simile, una volta, e non posso che darti ragione.
com'è vera questa one shot, povero Patrick.

"A volte penso sia semplicemente più facile abusare di quei sonniferi, prenderne uno di troppo, e farla finita. Facile, penso sia facile. Ma sono un codardo. Sono solo un fottuto codardo."
altro punto su cui ti do tutta la rgione di questo mondo.
molto bella, brava! continuerai a scrivere one shot o long fic? spero di si.
a presto!