Recensioni per
Trittico Black
di Miki_TR

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
25/09/05, ore 23:45

Eccomi qui.
Presente anche se, come al solito, in ritardo.
Il mio amore nei confornti del personaggio di Regulus, è obiettivamente assurdo e immotivato, se ci fermiamo ai libri. Perché sul suo conto non sono state scritte più di una dozzina di righe, neanche tanto lusinghiere fra l’altro…
Spero solo che la Rowling non decida di distruggerlo nelle ultime pagine che ci dividono dalla fine della sua saga, ma anche se lo facesse, penso che mi farebbe rabbia, questo sì forse, ma che non cambierebbe nulla nell’ammirazione che ho per lui.
Adoro questo personaggio, senza riserve.
Per le possibilità narrative che offre, per quello che avrebbe potuto essere e per come talvolta viene descritto.
Che io ami il tuo Regulus, lo sai. Te l’ho detto un’infinità di volte, anche in Quasi per caso nel pezzo della fuga di Sirius da casa.
E sai anche che di questo trittico, quello di Regulus è il brano che prediligo in assoluto.
Leggere i suoi pensieri e scorgere la sua solitudine e la sua amarezza, equivale a riempirsi di tristezza. Di un magone che stilla dopo stilla, riesce a riempire l’anima giungendo fino agli occhi. Potrei odiare Sirius e probabilmente un po’ di rancore nei suoi confronti lo provo realmente.
Vivo, orgoglioso, forte… ma anche talmente pieno di sé da non riuscire ad accorgersi degli altri.

Amo la descrizione che fai di Grimmauld Place.
Perché ogni dettaglio rispecchia ciò che sono i suoi abitanti, dalle luci malate, alla piccola giungla.
E la casa nelle sue descrizioni, ci fa capire ciò che non sarebbe “lecito” dire e sarebbe orribile anche solo pensare e che tuttavia, potrebbe essere realmente accaduto.
È oscura la famiglia Black.
In un modo in cui nessuno credo che potrebbe sospettare. Probabilmente neanche la “voce narrante” del prossimo brano…
Regulus dentro alla sua bara non temerà il buio perché Sirius sarà là, ma sono più felice del fatto che, chiuso in quel guscio, non avrà modo di vedere come, in un certo senso, lo usino per “cercarsi”.

Passando invece a noi…
Per quanto mi riguarda, te l’avrò ripetuto un miliardo di volte ma… tu continua a scrivere così e sarò lieta di mantenerti “abbronzata” tutto l’anno!
Certe cose è un delitto tenersele per sé, non credi? Un abbraccio immenso,
Serpedoro

Joy
19/09/05, ore 13:00

Miki, ti avevo chiesto l'idirizzo mail, ma purtroppo la mia posta elettronica non funziona! Per cui mi devo arrangiare a ristringere quello che ti volevo dire, in questo piccolo sapzio recensioni! Come ti dicevo, questa storia è meravigliosa...non voglio dilungarmi nel dirti che strutturalmente è perfetta e coerente, e che il punto di vista narrativo è geniale; non mi soffermerò neanche sul fatto che quando ho letto questa storia ne avevo scaricate altre cinque, che puntulamente ho cestinato perchè il cestino era l'unico posto degno di loro, mi concentrerò invece su quello che le tue parole mi hanno suscitato, che è la parte più importante! Gia' dal primo rigo avevo sentito qualcosa spezzarsi dentro di me...l'immagine di questo personaggio, Regulus, non totalmente cattivo, ma neanche buono, mi è rimasta impressa esattamente come l'hai descritto: morente, sul limitare della vita e con il desiderio di lasciare qualcosa di buono dietro di sè: la vita di suo fratello...intatta, mentre la sua ormai è condannata, ed è stato lui stesso a decidere questa condanna e per la prima volta mi redno conto che sono davvero le scelta che facciamo e renderci quello che siamo, e dopo la scelat che ha fatto lui, chi può dire che sia stato crudele, l'unico peccato che ha commesso è stato un amore male incanalato verso che suo fratello che per lui significava come tutto il mondo, significava anche tutta la vita, mi sentirei di aggiungere io, infatti non esita a donarla per lui e ne è felice perchè sa che Sirius gli sopravviverà e in questa maniera suo fratello sarà stato presente in ogni momento della sua vita: dalla nascita alla morte! Un faro che illumina il suo 'buio', che riscalda il 'freddo', che sconfigge la 'paura'. Perfetto quel dualismo glaciale che hai descritto: ...e la paura morì e il freddo divenne abitudine...I ricordi dell'infanzia sono i primi a tornare nel momento della fine? Mi è piaciuta da marire quella parte:...ma se vogliamo addentrarci nel dormiveglia della mia infanzia, nel luci devono essere basse e malsane, perchè è così che ricordo la mia casa...era più o meno così...tutto quel paragrafo mi ha fatto impazzire e l'ho riletto più volte con un crescendo di emozioni che passavano dalla decrizione perfetta dei genitori per poi avere il suo culmine in quella finale di Sirius. Un'altra parte che a mio parere è stata sublime è stata quella dei caratteri della madre e di Sirius paragonati a i suoi e a quelli del padre, sono rimasta davvero colpita perchè incarnano perfettamente l'immagini che volevi dare. Sono molte queste immagini, sembra un quadro la tua storia, un arazzo bellizzimo dai colori cupi e tuttavia nella loro perfetta oscurità intravedi la luce che si riflette sul nero...credo che sia il sentimento... Il volto di Sirius freme di vita...quello di Regulus è immobile...tutto si allarga in un cerchio infinito che riconduce di nuovo all'inizio: nasce e muore, ma suo fratello c'è sempre! Questa è stata l'ultima perla che ci hai voluto regalare, l'ultimo rigo, la consapevolezza che il cerchio aperto all'inizio viene richiuso: la vita di questo ragazzo è stata solo una parentesi, ma anche un'insignificante parentesi può agire per amore. ho letto lultima parola, ho sospirato ed è scesa una lacriima, e questa è la prima volta che mi commuovo per una fanfiction e mi capita di rado persino con i libri. se mi avessero detto che avrei versato anche una lacrima per lo sconosciuto fratello di Sirius, sarei scoppiata a ridere e invece adesso mi viene da piangere...Credo che adesso tu abbia una visione più o meno reale del potere che hai quando scrivi queste cose! Una delle migliori storie che abbia mai letto! Ti ringrazio tantissimo! Un Bacio, Joy.

mise_keith
16/09/05, ore 22:44

Ho iniziato a leggere per curiosità, come succede sempre, ho finito infervorata, spiazzata, ricolma di una certa sottile angoscia per via di ciò che mi sono ritrovata davanti. L'interpretazione che hai dato è senza dubbio originale nel senso meno lato della parola, è propria, unica, subordina sentimento a ragione, umanità ai personaggi stessi, cancella ogni altra memoria e si pone al centro di ogni verità, perchè è genuina, è passionale, è individualità resa condivisibile. Il flusso di amore che è odio, odio che è amore è trascinante, le tue parole riempiono ogni percezione, la sostituiscono con quella che tu cerchi e trovi scrivendo. L'inimmaginabile che hai reso realtà è puro sentimento e pura follia umana, quella che val la pena raccontare, profonda, sviscerante, quasi prepotentemente estranea. Come quella che Regulus accetta e rifiuta, l'amore per suo fratello. Come quella della Madre, che vive, erra, ed infine, aldilà di ogni ragionevolmente stereotipata previsione, annuisce, china la testa, in un sofferente "ho sbagliato, ma mi era inevitabile". E continua ad amare/odiare, rendendosi immortale per sè, per il figlio solo nella cella, per noi che leggiamo.

Chu
16/09/05, ore 19:38

Il personaggio di Regulus ultimamente mi intriga molto e sono stata felice di leggere questo nuovo capitolo!
Innanzitutto, non devi ringraziarmi di nulla. Sei tu che sei stata bravissima a rendere alla perfezione le sensazioni che volevi trasmettere, e ripeto: questa storia (non solo Storia di una madre, ma quanche questa) è davvero una perla, rara da trovare fra le tante storie!
Venendo a questo 'capitolo'...Come ho già detto, il personaggio di Regulus ultimamente mi intriga molto e leggere di lui mi ha fatto davvero molto piacere.
Mi piace il sentimento che lo lega al fratello, il fatto che sia consapevole della preferenza della madre per Sirius e soprattutto, mi piace che abbia firmato la sua condanna a morte per cancellare quella di Sirius (per usare parole, non proprio, tue).
Regulus ammira molto Sirius, ma non solo, gli vuole bene, perchè lui è l'unico che gli abbia mai dimostrato affetto, l'unico che cancellasse le sue paure da bambino...l'unico che gli da forza di affrontare quella morte.
Ho adorato l'ultima frase, quella riguardo il fatto che non avrà paura di essere calato nella tomba perchè Sirius sarà lì. Questo è il riassunto perfetto di tutta la storia.
Eppure è forte anche qui la figura materna. La madre di Sirius ha sempre visto a Regulus come uno di troppo, oppure, non lo ha mai visto. C'erano dei momenti, nella lettura, in cui Regulus diventava un'ombra, come se non esistesse. E' stata un sensazione spiacevole, come lo deve esser stata per il personaggio.
Anche questa storia è stupenda, da tutti i punti di vista, per ciò che dici, per come lo esprimi e per ciò che trasmetti. Hai fatto vivere il personaggio, attraverso di lui (come lui) ho visto Sirius sotto una luce ancora diversa: il fratello maggiore, quello che amiamo, ammiriamo, invidiamo...
Un bacione grande, sorellina, e tantissimi complimenti perchè riesci a creare poesia pura...
(un ultima cosa per sdrammatizzare ;P sennò non sono io!! Adoro zio Regulus XDDD)

Agartha
15/09/05, ore 16:01

Se tu non hai parole per ringraziarmi, io non ho parole per commentare questo piccolo gioiello che è riduttivo definire fan fiction. Siamo pari no? Anche in questa parte sei riuscita a scatenarmi dentro forti emozioni. Però stavolta il sentimento che più mi è rimasto dentro è la pietà. Pietà per Regulus che ha vissuto una vita d’inganno preso dai meccanismi che altri hanno deciso per lui. Hai detto tutto tu sulla sua vita quando hai definito il padre come la paura, la madre come il freddo e Sirius come tutto il suo mondo. Questi elementi miscelati fra loro hanno determinato ogni gesto nella vita prima dell’infante Regulus e poi dell’uomo che ha scelto di morire. La paura per il padre avvantaggiato dal fatto che gli assomigliava l’ha spinto a voler diventare sempre più simile a lui per non temerlo, per farlo scomparire. Non ha mai amato il padre assento, l’ha sempre e solo temuto. A causa di questa paura ha sempre pensato di essere poco coraggioso. Ma per scegliere di morire ci vuole coraggio in fin dei conti. Forse il suo continuo inseguire le ombre di una persona che non meritava la sua attenzione per avere quell’affetto che non riceveva da altri (la madre) anche se non sincero l’ha spinto a vedere ciò che non era. Si è immedesimato nel padre per non soffrire, per non doversi mettere in confronto con Sirius, il figlio prediletto della madre quando con lui la donna era solo glaciale. Il freddo della madre gli ha impedito di provare quell’amore intenso che solo un genitore può dare al figlio e che è necessario ad ogni bambino per diventare un adulto equilibrato. Rendersi conto che per lei lui era una nullità è stato tremendo, soprattutto perché l’ha capito ancora quando era un bambino. E’ raggelante quando Regulus ammette che era amaro sapere che l’unico dono che avrebbe potuto farle e che lei avrebbe gradito sarebbe stato il non nascere. Qualunque figlio dopo aver capito una cosa del genere, come può accettarla senza impazzire se non fingendo che tutto vada per il meglio. Se non sforzandosi di raccogliere le briciole che gli venivano date facendo di tutto per diventare degno di lei. Quel rifiuto l’ha fatto diventare ancora più desideroso di compiacere gli altri, è finito nelle file di Voldemort ma in fin dei conti cosa ha fatto per sé? Sapere che la madre amava solo il figlio che le assomigliava e provava solo una profonda indifferenza se non odio nei suoi confronti l’ha reso solo incapace di mostrare davanti agli altri i suoi sentimenti sinceri. Ed infatti anche alla fine, non ha il coraggio di dirle la verità sul perché ha scelto di morire ma gli racconta delle bugie su una fantomatica donna. E’ disarmante come sul serio nonostante Sirius fosse la persona che più l’aveva privato di tutto. La possibilità di confrontarsi con il padre come faceva lui senza temerlo, l’amore della madre che aveva occhi solo per lui, in verità sia stato il perno iniziale e finale della sua vita. Come hai detto è stato sempre tutto il suo mondo. Anche quando si autoconvinceva di odiarlo perché l’aveva tradito andandosene di casa, in verità non poteva che ammirarlo per il coraggio che aveva avuto di dare un taglio a quell’area vuota che si respirava a casa Black. Anche quando l’invidiava per l’amore che l’univa alla madre, non poteva che amarlo perché Sirius riusciva ad inondare anche lui d’amore. Anche quando lo faceva sentire in colpa per come si prendeva le accuse del padre a volte per causa sua, non poteva che essere riconoscente per ogni suo gesto. Anche quando d’adolescenti le loro divergenze di idee si sono fatte sempre più grandi, Regulus non poteva che apprezzarlo per le capacità che dimostrava. E tutto questo perché è stata la prima e l’unica persona che gli ha dimostrato un vero affetto. Un affetto profondo che lo spingeva a cercarlo nell’infanzia, ad andare da lui per rassicurarlo nella paura, a scaldarlo nel freddo atroce di quella casa. Per anni Regulus ha mentito rinnegando l’unico sentimento sincero che ha mai provato e poi quando Voldemort gli ha ordinato di ucciderlo ha capito che non poteva più farlo. Finalmente è stato sincero con sé stesso. Ha capito che Sirius meritava di vivere, che lui forse era l’unico della famiglia Black che veramente è riuscito ad evadere da quel mondo vuoto fatto solo di illusioni e falsità. L’amore per Sirius, ha permesso a Regulus di liberarsi dai fardelli di bugie accumulati in tanti anni e finalmente ha fatto qualcosa solo per sé stesso. Ha salvato tutto il suo mondo ovvero Sirius e l’ha fatto scegliendo liberamente, quello che più voleva. Ed è bello che grazie a questo neanche la morte gli faccia più paura perché sa che Sirius nel momento supremo sarà lì a tenergli la mano. Tutto questo è così profondo che non ho parole per dirti grazie di aver scritto tutto questo. Sei bravissima. Un bacio. Agartha

Joy
15/09/05, ore 15:30

Miki, questa storia è bellissima...non dirmi che non volevi pubblicarla! L'ho letta ieri sera prima di andare a letto...ho provato tante di quelle cose... Se è possibile, l'ho amata anche più di 'Storia di una madre', ma non posso spiegarti ora...devo rientrare a lavoro...Mandami il tuo indirizzo mail, se vuoi, ti scriverò tutto quello che mi hai fatto provare! Un bacione, Joy.