Ciao!
Ho deciso di commentare questo tuo primo capitolo appena ho visto che nessun altro aveva trovato il tempo o la voglia di lasciare una recensione. Inoltre, essendo il tuo primo esperimento, merita due parole di incoraggiamento e altre due parole di consigli, non ti pare?
Innanzitutto i miei complimenti per aver trovato il coraggio di pubblicare una storia in questa landa desolata del sito EFP. Ogni tanto, quando visito questa sezione, vedo addirittura le balle di fieno che rotolano via... E come direbbe qualcuno, non si sente neanche volare una mosca! Altro importante merito che ti devo riconoscere, cara Lady Georgiana, è il tuo italiano: davvero ottimo. Non credere che questo sia un complimento banale, perchè ormai è una rarità trovare qualcuno che si dia la pena di rileggere almeno una volta ciò che scrive, e di usare un italiano comprensibile e corretto.
Passiamo alla tua storia. La premessa mi sembra davvero buona, anche se non lasci intendere nulla sugli sviluppi futuri, a parte quel pensiero (apparentemente ingiustificato) del signor Darcy sul fatto che, probabilmente, "quella beatitudine non sarebbe durata a lungo". Sinceramente non so come interpretare questa frase, se non come una previsione niente affatto rosea della vita a Pemberley. Sicuramente Darcy avrà avuto un buon motivo per pensare certe cose (soprattutto nel momento in cui è circondato dalle persone che ama di più al mondo), ma a noi lettori non è dato saperlo. Dunque non resta che scoprire, nei prossimi capitoli, cosa turberà la tranquilla esistenza della famiglia Darcy...
Consiglio spassionato: perchè non inserisci una presentazione diversa per la tua storia? Qualcosa che la renda accattivante e che dica, tra le righe, che l'idilliaca Pemberley non lo sarà ancora per molto, magari per quel certo avvenimento (che conosci solo tu) che turberà le acque tranquille, portando quegli sconvolgimenti necessari a far iniziare una storia entusiasmante. Secondo me, quando una storia si presenta bene, "vende" di più, è una questione di marketing... Chi comprerebbe un prodotto con una confezione anonima, quando accanto, lo stesso prodotto, di un'altra marca, ha quel pacco così invitante e colorato? Nel tuo caso, poi sarebbe un vero peccato, perchè (sebbene sia un po' presto per dirlo) la tua storia sembra avere le carte in regola per diventare una BELLA storia...
Comunque, ho notato un paio di incongruenze e, anche stavolta, ti dirò la mia opinione (andando contro quel vecchio proverbio che dice "Acqua, consiglio e sale, se non richiesti, non ne dare"). Parlo del modo in cui i personaggi dialogano tra di loro. Ad esempio, all'inizio Elizabeth dà del tu a Georgiana, poi in un'altra frase le dà del voi; Georgiana stessa dà del voi a Elizabeth. Dalle mie letture sull'epoca Regency in Inghilterra, risulta che tra sorelle/ fratelli (e tra cognate/ cognati) fosse in uso chiamarsi con il nome di battesimo (in che, in inglese, equivale a darsi del tu). Tra marito e moglie, incece, si usa il nome proprio solo in privato o in presenza di familiari, mentre si è più formali nelle occasioni ufficiali o in presenza di servitori (e in tali casi si dà del voi). Questo, ovviamente, solo a titolo informativo. So bene che non me lo hai chiesto e, se ti senti offesa da ciò che ho scritto, posso solo scusarmi e giustificarmi dicendo che pensavo ti fosse utile avere queste conoscenze, dal momento che è la prima volta che scrivi una fanfic in questo particolare fandom. Io non sono autrice ma, come appassionata della Austen e di altri autori inglesi tra '700 e primi del '900, ho fatto molte letture sul periodo e ho visitato un gran numero di siti sull'argomento...
A questo punto, non mi resta che dirti che il tuo incipit mi ha incuriosita un bel po' e la mia mente ha già iniziato a elaborare teorie su cosa (o chi) porterà scompiglio nella quiete dei nostri eroi. Ovviamente non vedo l'ora di scoprire quante e quali delle mie supposizioni sono vere e, per far questo, dovrò aspettare il prossimo capitolo... Quindi, aggiorna presto! |