Ho letto tutta la raccolta in questi ultimi minuti e devo dire che ho amato parecchi capitoli, sono pura poesia. Sono stupita che ci siano cosė poche recensioni.
Mi piacerebbe che la continuassi, mi č piaciuta davvero molto e leggere altre parole cosė belle mi farebbe davvero molto piacere.

Tomboy

Questo è Aidan, vero?
Perchè non sei andata avanti con la raccolta?
So che una recensione non dovrebbe essere così corta e vuota, ma non ho molte parole da aggiungere a quello che ho già detto. Aidan mi piace moto come personaggio e vorrei tu lo approfondissi, ma prima di tutto vorrei che tu continuassi e terminassi la raccolta.
Insomma, non mi puoi lasciare così a meta! :P

Questa sa molto di Antologia di Spoon River e quindi non può che piacermi.
E poi ho trovato bellissima la seconda frase. Giochi con le parole, con il tempo, coi concetti. L'hai fatto anche in altri punti e mi piace moltissimo!
E poi il personaggio di Aidan mi sembra perfetto. Perfetto nel senso: cosa potrebbe fare d'altro? E' assolutamente normale, perfettamente normale. Riassume tutte le azioni e i pensieri che le persone "esterne" hano nei confronti di una storia d'amore spezzata. Mi sembra perfetto, davvero. Bisognerebbe che tutti i personaggi "minori" fossero caratterizzati quanto lui o, perlomeno, bene quanto lui.

Questa mi ha quasi fatto piangere.
Sarà che oggi sono una fontana vivente per questioni mie e perchè il tema che tu stai trattando mi fa soffrire, ma quell'affermazione di Erin mi ha spiazzata. E' il ritratto della sua anima, oltre ad essere "poignante" direbbe la mia prof di francese, ovvero: un pugno nello stomaco. E' il ritratto della sua anima perchè Erin non ha più peli sulla lingua.
Mi piacciono la tua concisione e la tua precisione.

Ecco. Questo è un momento cruciale del racconto, a mio parere. Molto più importante di quando Jude le ha chiesto di sposarlo, molto più importante di tutti gli altri momenti importanti. E' il momento del "passo avanti". Che poi comporti dolore, vergogna, lacrime e quant'altro è un altro discorso. E' comunque il momento in cui il cervello, l'inconcio, chissà cosa, fa un salto avanti che il cuore non farebbe, che tu non ti sentiresti di fare. E tu l'hai reso bene con quel "Si senti solevata. Forse un po' in colpa", facendo capire che non sono in contrasto, ma che sono la stessa faccia della stessa medaglia, solo lette da occhi diversi.

Ti devo dire che l'ultima frase mi ha lasciata spiazzata. Mi fa riflettere e, in qualche modo, mi addolora. Perchè io difficilmente perdono e, altrettanto difficilmente amo, ma ho sempre pensato che non riuscire a perdonare una persona significasse comunque amarla, essere in bilico fra il persono e la condanna mi sa di amore vero, profondo, inspiegabile, innegabile. Mentre perdonare mi sa quasi di quieto vivere, compromesso. Sarò che, appunto, io non so perdonare e forse non l'ho mai fatto e quindi mi sembra sempre una falsità.
Fatto sta che mi hai fatto riflettere, inserendola in questo tuo capitolo.
Ripeto, mi piace molto che la storia si venga delineando a passi così lenti e così brevi. Mi piace davvero. Ho visto che hai smesso di aggiornarla da quest'estate, ma spero che tu la riprenda in mano.

Fiori che sono il simbolo di vita, per mantenere in vita un uomo che si sente morto e che si sta lasciando morire perchè la sua unica ragione di vita è morta. E' bellissimo, dico solo questo. Svuoti una parola, un concetto, del proprio significato primario, poi la riempi, la svuoti di nuovo ed infine ce la regali, un po' malandata, stravolta, ma comunque piena di simbolismo, stracolma di altre parole.
Complimenti.

Stai delineando un personaggio, a mio parere, ambiguo. Fedele, devoto, ma anche possessivo, quasi impazzito a causa della perdita. L'amore diventato un oggetto non solo di follia, perchè la perdita rende folli, ma anche di ossessione, perchè quando si perde qualcosa ci si rende conto che non se ne poteva fare a meno.
Mi piace, mi piace molto questa caratterizzazione lenta, tratteggiata attraverso scene quasi marginali, ma fondamentali.

Che amore possessivo! Che amore passionale, quasi violento, con questa morte incombente che minaccia di dividere. Cosa fare davanti alla morte? Che ruolo ha l'amore e che cosa deve fare l'amante che perde l'amato? Sono domande forti, soprattutto per me in questo periodo. Sono domande che ognuno si pone e a cui ognuno può dare la propria risposta. Questa è la tua ed è diretta, chiara, forte.

Non so bene da dove iniziare, se non dicedo che amo alla follia ogni singolo capitolo di questa raccolta.
E' delicata ma pungente, in qualche modo mi ricorda il sottile taglio d'un coltello nella pelle lattea e morbida di qualche ninfa - non chiedermi da dove precisamente sia uscita 'sta roba.
Splendida, un capolavoro.
Adoro il modo in cui affronti certi temi, come li contorci, analizzi, riscrivi. Semplicemente credo di essere giunto ad adorare in maniera totalitaria (se il contesto mi permette di utilizzare questo termine, che però inserisco ugualmente perché sì) il tuo stile di scrittura. Da grande amante delle fiction con spessore (ma qui si entra in un campo del quale una grossa percentuale dei criteri di giudizio è filtrata dalla soggettività) questa tua storia rappresente Il Bene ai miei occhi - ora come ora lucidi e sfavillanti.
Quindi, che dire? Continuala, ti prego.
Tante buone cose e ammirazione
Shane.

Ma eccola lì! *w*
E' con immenso gaudio che apprendo il tuo glorioso ritorno -in ritardo, ma comunque infinitamente contenta-.
Inutile dire quanto mi fosse mancata questa vedova dalle mille sfaccettature e i suoi rimpianti per Jude, è sempre pazzesco ritrovarla, davvero. E' uno sconvolgimento psicologico, mi emoziono sempre troppo. T.T
Mi piace l'iimagine iniziale, un giro di fede e una speranza che scompare. E' tremendamente drammatico, quell'anello è l'ultimo legame con Jude, un qualcosa di rinnegato, che va affogando il rimorso per ciò che è stato.
E poi soggunge la voce di Ian, che attutisce il dolore, che pare essere dolce. Ne nasce una menzogna, un lieve dolore, un delicato senso di colpa.
Ma più niente sarà come prima, e allora sembra che nulla abbia più valore.
Jude non c'è più. Lei è sola.
Sola con i propri ricordi, e non c'è nulla di peggio.
Sono sogni ed esperienze dai tratti infantili che vengono soverchiati.
-No, io... non più.
E permettimi, ma credo che con quelle poche parole tu abbia saputo suscitare tutto il dolore malcelato di Candida -posso chiamarla così? o.o-.
Ho pensato a Jude allora, come se mi fosse qua accanto, e ho sentito dolore. Per lei sono una spina sulla lingua, ma tutto si è dissipato. E' triste e infinitamente reale.
E' questo il più grande dolore e la più grande bellezza di questa storia, come ho già detto.
Alla fine, come dire, questo è probabilmente il capitolo che più amo di questa storia.
Ne amo ogni virgola, ogni parola, ogni dialogo, ogni pensiero. Ogni cosa.
Sei una divinità. ù.ù

E' un vero peccato che tu non abbia il seguito delle drabbles, mi sarebbe piaciuto leggerle tutte fino alla Z. Ma non preoccuparti, appena rinizierai a scrivere sarò qui a recensire, non c'è dubbio! Ho letto anche tutte le precedenti, che non ho voluto recensire per non riempirti inutilmente la pagina delle recensioni, devo dire che la drabble con la I l'ho apprezzata tantissimo, è così sentita che lascia un po' di vuoto dopo averla letta. Sei davvero bravissima, sempre in 100 parole riesci a trasmettere un sacco di emozioni! Complimenti vivissimi! Attendo con ansia il giorno in cui spiando nelle seguite vedrò che hai aggiornato questa raccolta!
Un abbraccio
Drops of Jupiter!

In questo caso, non spendo parole a commentare, perchè tu, con questa frase: Amare è perdonare e perdonare è amare.
hai praticamente detto tutto quel che poteva essere detto! Davvero, non ho nient'altro da aggiungere, se non COMPLIMENTI! perchè come sempre in poche righe riesci a dire moltissime cose!

Bellissima anche la G, mi ha fatto venire in mente quand'ero piccolina, quando anche io, con le amichette, giocavamo a girogirotondo, e tutto sembrava aver più senso, ed era meno complicato di quanto invece non sia adesso. La figura dei bambini che non hanno pensieri e che sono sempre a prescindere innocenti è una trovata geniale, abbinata a questa canzoncina, così semplice ma in questo contesto comunque profonda. Bravissima :)

Avrei voluto seguirti di capitolo in capitolo, ma non ne ho avuta la possibilità, così ora sto recuperando le letture perse e sto portandomi avanti con i commenti.
Questo capitolo con la F mi è piaciuto tantissimo, a differenza di quello con la E, che non è che mi abbia trasmesso molto. Questo capitolo invece mi ha trasmesso un senso di inquietudine e di tranquillità nello stesso momento. Situazioni contrastanti che non dovrebbero convivere assieme, intendiamoci, però sei stata talmente brava da non far sì che queste sensazioni collassassero assieme. Complimenti!
Corro a leggere i capitoli successivi ^_^