Questa ad essere sincera non l'ho capita. O meglio..non ho capito chi è il protagonista, se una tu, o la persona che ha detto "ti amo" alla tu non so se mi spiego (ahaha)..ma a parte questo le parole usate mi son piaciute. E la frase "E' volato via, via lontano da me. Tra la gente indifferente ed affaccendata." è molto bella. Un'immagine particolare. Bello brava. Ciao!

Non ricordo più chi, ma qualcuno (un signor Qualcuno, con molte probabilità) ha scritto che quando leggi qualcosa non è mai per caso. Che allunghi la mano verso un libro tra tanti su uno scaffale perchè è giusto che sia quello. Leggere questo, mi ha dato la stessa impressione. Mi ha colpito una cosa, una cosa sola ammetto. La scelta della parola impotente, tra tante altre. Dopo tanti giri di parole, scopro che c'era questa, perfetta, per descrivere quello che avevo sentito. Dopotutto, quando si è amati, bisogna accettare di esserlo, rispettare l'altro (e rispettare anche l'eventuale poco rispetto di sè che l'altro ha nell'amare qualcuno che non può amare a propria volta) e questo sentimento così grande e forte che è l'amore, ti riempie e ti dà significato se sei tu a provarlo, e sa schiacciarti se un altro te lo riversa addosso, nel tempo in cui tu non puoi proprio ricambiare.
Però, c'è un passaggio che mi sfugge, in quello che hai scritto. Ho riletto, ma non ho chiarito. Quest'immagine della libertà che si perde insieme al ti amo lasciato andare fuori dalla finestra. Credevo che rimanesse integra, dentro la stanza. Invece no.