Cavoli!
Non so neanche cosa dire di fronte ad un testo del genere.
Mi hai spiazzata, gelata, sorpresa in modo tragico, con un fendente dritto al petto.
La storia è terrificante, ma in ogni parola c'è il tuo grido di attenzione, come se volessi sbatterci in faccia che la realtà è questa,
che non possiamo cercare altre alternative, o restare ad occhi chiusi, vedendo quello che ci piace vedere.
Vedendo i Dylan di tutto il mondo continuare ad essere fragili e generosi... perchè non è così che va.
Come va allora? Va a finire che l'inganno viene scoperto.
Che ogni Rachel dovrà rendersi conto che la sua cattiveria è solo l'inizio dal quale partire. Che sono le persone ferite, e non quelle che feriscono, ad avere l'ultima parola. Ad avere l'ultima vittoria, per quanto sangue possa costare.
Hai raccontato con freddezza e tenacia una storia di denuncia, ti sei tenuta fuori dal patetico, narrando solo fatti, vite, e morti, e idee, e mondi.
Mondi come il nostro purtroppo.
Non so neanche quanto sia giusto farti i complimenti, per quanto la tua bravura sia indubbia.
In ogni caso hai raccontato qualcosa che tutti dovrebbero leggere, e che io sono stata davvero felice di aver trovato, per ammirare con meraviglia la sensibilità che hai usato nel trattare di un argomento così fragile e così duro. |