Recensioni per
Ancora noi...
di Exentia_dream

Questa storia ha ottenuto 287 recensioni.
Positive : 285
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
07/12/10, ore 11:25

Non rispondo qui al tuo attacco persona, ma l'ho fatto privatamente da persona matura quale sono.

Passando a questo capitolo, non leggerò oltre la tua storia perché, ormai, non sarei più obiettiva nella mia considerazione delle vicende a cui sono sottoposti i personaggi. Se in passato ritenevo certi argomenti trattati superficialmente adesso addirittura penso che determinati personaggi soffrano di personalità multipla.

Cloe da donna diabolica diventa una madre amorevole che accompagna il figlio a scuola, e tutto questo in una sola notte? Cavolo, questi devono essere i miracoli del divorzio! Ah adesso ti sembro troppo ironica? cattiva? Ma va, cosa vai a pensare! Sto solo recensendo mettendo da parte i toni educati utilizzati in precedenza!

Quale persona sana di mente prima maltratta il figlio per poi svegliarsi di mattina per accompagnarlo a scuola come la migliore madre del mondo? Quale moglie, la sera chiede il divorzio, e la mattina va a preparare il caffè a quello che è il futuro ex marito?

Questa cosa è? Una parodia di Beautiful? Centovetrine? Sentieri? No, dimmi perché io non ci sto capendo niente! Oppure, semplicemente hai deciso che Cloe deve diventare buona perché tutti possono cambiare? Non dirmi che nel prossimo capitolo arriverà Henri e striscerà da Hermione chiedendole perdono e lei, da brava ragazza, capirà che lui nella sua vita ha sofferto e che quindi non gli è stato insegnato ad amare e per questo è così crudele e violento!

Per favore, questi cambiamenti repentini dei personaggi senza basi e fondamenta io non li ho mai compresi. Cloe è stata sempre presentata come una donna crudele e tu che fai? Per creare il colpo di scena fai in modo che diventi una santa che si è costruita una vita parallela ed adesso per vivere serena dice a Draco di sloggiare. E magari è Draco che abbandona casa e lo fa pure contento ed Hermione gli offre la camera degli ospiti a casa sua... oppure direttamente vanno a vivere insieme nella casa che avevano da ragazzi?

Questa è una recensione negativa e non costruttiva e non la precendente.
Questa è una recensione negativa che non rispetta il tuo lavoro e non la precendete.
Questa è una recensione negativa e cattiva e non la precendete.

Mi fermo qui perché davvero potrei fare molto di peggio con questo capitolo, ma dato che sono una persona corretta non dico altro.

Ah, stavolta se devi rispondere fallo usando direttamente il mio nome e non scrivendo di qualcuna come, maleducatamente, hai fatto.

Recensore Master
05/12/10, ore 13:20
Cap. 23:

Ciao...
inizialmente ho letto questa fanfiction per pura curiosità, poi ho continuato a leggerla capitolo per capitolo, senza mai recensire, perché prima di esprimere un parere volevo capire effettivamente cosa mi trasmettesse questo tuo racconto.
Attualmente, ancora non ho chiaro cosa provo nel leggere le tue righe: è scritta bene, in un italiano corretto e non ci sono errori di sorta, forse dovresti fare più attenzione alla punteggiatura, tutto qui.
Personalmente non amo molto la tua scelta di far vedere l'abbigliamento dei personaggi cliccando sulla pagina, preferisco leggere ed immaginare a mio piacere ciò che è descritto, ma queste sono scelte individuali che possono trovare o meno il gusto dei lettori. A riguardo però, ti consiglio, in ogni caso, di dare più spazio alle descrizioni (anche dei luoghi perché anche in questo caso hai fatto come per i vestiti, ad esempio c'è una foto dell'ufficio di Hermione e della cucina della signora Granger, e se non sbaglio anche della camera da letto sempre dei signori Granger). A mio avviso puoi benissimo linkare la pagina per dare un'idea più precisa dell'ambiente (o abbigliamento) ma il lettore ha la possibilità di sentirsi maggiormente parte della scena grazie anche alle descrizioni ed alle emozioni o ricordi che determinati luoghi o fatti suscitano in essi. Ad esempio, descrivendo lo studio di Hermione avresti potuto creare una bellissima pagina basandoti sulla similitudine tra la luce che entrava da fuori (cosa insolita visto che in Inghilterra piove quasi sempre ed in questa fanfiction invece mi sembra di essere in Sicilia, la mia terra, visto la costante presenza del sole), e la vita di Hermione, tanto per darti un'idea su ciò che intendo dire...

Per quel che riguarda la trama, è qui che nascono tutte le mie perplessità.
Il vero motivo per cui non ho commentanto è perché volevo evitare di intromettermi nel tuo modo di delineare gli avvenimenti però qui, scusa la franchezza, ma sinè arrivati ad un punto un po' preoccuntante: nell'arco della narrazione ho notato una sorta di superficialità nel descrivere gli avvenimenti che si susseguono. Questo mi fa sospettare che tu ti sia documentata poco, o male, su ciò che avevi intenzione di trattare.

Inziando subito dalla violenza subita da Hermione ad opera di Henri. Generalmente una donna che subisce violenza è una donna distrutta nel morale, nella propria identità di donna prima e di professionista dopo; si sente responsabile, colpevole per ciò che le è capitato e per ciò che subisce. Tu fai dire ciò ad Hermione ma non lo fai vedere. Non ti puoi limitare a farle dire "Henri è così per colpa mia" dovresti elaborare questo concetto, dovresti dare spazio alla paura ed al senso di colpa (dovresti farle trovare mille giustificazioni, anche impensabili, agli atteggiamenti barbari del marito); Hermione dovrebbe sentirsi umiliata, oltreggiata; il più delle volte nella realtà, tutto questo si ripercuote anche sulla vita professionale e sociale della vittima. Il soggetto, per quanti amici e parenti possa avere, tende ad isolarsi a chiudersi in sé. Evita il contatto con la gente perché si vergogna della sua condizione, vuole evitare che il mondo si accorga della sua esistenza mentre tu, con Hermione, hai fatto tutto il contrario. Lei ha deciso, in un primo momento, di rompere con il marito ed ha rivoluzionato il proprio guardaroba [a riguardo, è stato dimostato che queste donne tendono a vestirsi con colori scuri che sono, il più delle volte, sulle tonalità del grigio antracite-nero (questo perché affette anche da una grave forma di depressione) mentre evitano accuratamenti i colori accesi, o le tonalità pastello, perché ricordano loro la loro colpa], poi ci ha ripensato e vuole riprovare a tornare con lui... e può anche essere vero, di solito è così che funziona, ma vedi, nel momento in cui la vittima torna dal proprio carnefice è peggio di prima, anche se lui non fa nulla, non fisicamente almeno. Generalmente questi animali, definirli uomini è troppo per loro, hanno la capacità di assoggettare psicologicamente la donna anche solo con uno sguardo o una parola detta con un tono di voce tale da farla sentire una nullità. E' questo che fanno: fanno sentire la loro compagna inferiore. E la reazione di tutte le donne, se non supportate psicologicamente, è quella di tornare nel baratro e finire sempre più giù. Hermione, invece, da sola e senza aiuto sta emergendo, anche troppo rapidamente. Personalmente credo, che quando si trattino argomenti così delicati, sia giusto - anzi obbligatorio - documentarsi. Non solo leggendo tramite internet ma documentarsi leggendo storie vere di donne che hanno subito un inferno simile perché, altrimenti, si rischia di non rispettare il dolore di chi ha subito una violenza. E' tutto molto semplificato nella tua storia. Hermione ha subito violenza ad opera del marito, rivede Draco suo primo amore e questo le dà la forza per reagire, lottare, vincere, essere felice con Draco. Credi davvero che sia così semplice? Se fosse stata necessaria solo la forza di volontà allora molte donne, davvero forti, avrebbero fatto come Hermione ed il loro dramma sarebbe finito, ma la forza di volontà non è sufficiente. Deve essere il supporto psicologico a guidarti in una scelta simile da sole non si esce mai. Anche quando si è lontane dal proprio carnefice, il più delle volte, le donne impiegano anni per riprendere ad avere una vita normale.

Altra cosa che tu hai sottovalutato è il comportamento di Henri. In queste situazioni, generalmente, queste bestie (ripeto il concetto: dire uomini è fare loro un complimento) assumono un duplice comportamento: davanti ad estranei e parenti sono i compagni migliori del mondo, pronti a sacrificarsi per le loro amate (mentre Henri neanche è presente al funerale del padre di Hermione, tanto per farti un esempio) invece rimasti soli con le loro vittime tendono a sottometterle non necessariamente con vessazioni fisiche, ma soprattutto a livello psicologico distruggono le loro donne (almeno da questo punto di vista ci siamo, quasi, non basta dire però "Hermione tu non vali nulla" devi motivare queste parole).

Passando al supporto psicologico: Pansy non può aiutare Hermione. Te lo dico perché, realmente, la maggior parte dei psicologi si rifiuterebbero di aiutare un conoscente, è una questione di etica professionale. Te lo dico perché lo so per esperienza diretta: la sorella del mio ragazzo (quindi quella che dovrebbe essere, un domani, mia cognata) è psicologa e si è rifiutata di aiutarmi in un momento di difficoltà (per intenderci, una lieve forma di depressione dovuta a problemi universitari, non ho motivo di nascondere il mio problema) perché mi conosce ed il suo aiuto potrebbe essere influenzato dal rapporto che ci lega (e credimi, non si tratta di un rapporto fortissimo visto che ci vediamo giusto per le feste comandante e compleanni). Quindi, Pansy può parlare in qualità di amica ma non di medico.

Passando al caso di cronaca da te riportato, avvenuto un paio di mesi fa in Liguria, ricordo benissimo questo fatto mostruoso... e lo schifo che ha suscitato in me.
Anche qui credo che tu sia stata superficiale, parecchio visto che si tratta di bambini. Si tratta di violenza sui bambini. Anche se il carnefice (anche in questo caso si tratta di una bestia), si è pentito per questo non si può alleviare la sua pena, assolutamente, non lo si può giustificare come sembra fare la tua Hermione; anzi soprattutto lei, per ciò che ha subito può reagire in modi diversi:
1. Identifica in Denny la figura di Henri e scarica su di lui tutta la sua rabbia ed il suo odio;
2. Può giustificare Denny (addirittura potrebbe dire che, forse, l'animale ha interpretato male qualche atteggiamento della bambina, queste però sono reazioni assai rare nelle donne, perché generalmente subentra l'istinto materno);
3. Può dimostrarsi totalmente indifferente alle sofferenze della bambina perché è vittima della propria di sofferenza (anche questa, per le donne, è una reazione rara visto che subentra, ancora una volta, l'istinto materno).
E la madre della bambina che fa? Piange e basta? Sapendo che la bestia che ha osato abusare della figlia è a meno di due metri da lei? Oddio, ma come si può pensare che una reazione del genere sia umanamente possibile? Nella realtà sai come sono andati i fatti? La famiglia della bambina ha linciato il ragazzo che ha dovuto far ricorso alle cure ospedaliere. Una madre, un padre, una sorella chiunque sano di mente che sa di abusi su bambini non si mette a piangere, perde il lume della ragione e diventa ancora più bestia dell'animale che ha fatto male al bambino. Le forze dell'ordine, il più delle volte, non sono mai così umani con questi soggettti, anche se si trovano in presenza di altre persone, mentre Draco, che tra l'altro è un padre, ha avuto la forza di parlare, di mettergli le manette... io guarda non lo so, sembra quasi che tu abbia paura di offendere qualcuno descrivendo le reali reazioni di fronte a fatti simili. La rabbia, la violenza ed il disgusto sono le prime reazioni, di fronte a fatti simili.

Altra cosa che tu hai sottovalutato, nella vicenda della violenza sulla bambina, è il comportamento di Ginny. In qualità di pediatra (forse non lo sai ma il medico che lavora in strutture sanitarie pubbliche e di primo soccorso, è un pubblico ufficiale ed i certificati che rilascia a tutti gli effetti sono le basi per sporgere denuncia), nel momento in cui sospetti qualcosa, ha il dovere di parlare con i genitori della bambina e chiedere spiegazioni, naturalmente con la dovuta discrezione, non puoi dimettere la bambina e rimanere con il dubbio a vita così facendo oltre che rischiare di condannare una piccola alla sofferenza eterna, rischi di venire meno ai tuoi obblighi etici (e tra le due il fatto che si viene meno al proprio dovere è il male minore). Se lo ritiene necessario, il medico può richiedere una visita ginecologica anche senza l'autorizzazione dei genitori ma questi hanno l'obbligo di essere informati su ciò che subisce la figlia.

La madre di Hermione da te è stata descritta come una tosta perfetto. Ma a me sembra più che altro un personaggio messo lì per caso, un abozzo di personaggio più che un personaggio reale. Io non sono madre ma quello che posso dirti è che se mia figlia dovesse finire nelle mani di un mostro simile sarei disposta a tutto, anche ad andare contro la volontà di mia figlia. Me ne frego se lei vuole starci, io sono sua madre ed è il mio compito difenderla da tutto, da tutti, anche da suo marito. Una donna, una madre così tosta, come dovrebbe essere Meredith, come può dire alla figlia Non mi va di litigare e perdere la stima che ho in te, sembra quasi che non le importi nulla della figlia. Se è davvero una tosta dovrebbe mettersi a trapanare il cervello della figlia, un po' come fa Ginny, e cercare in tutti i modi di farle capire che è sbagliato andare avanti in quel rapporto patologico. Non può dire nulla perché "tanto mia figlia è matura". Una madre sarebbe disposta a dare la vita per un figlio e se qualcuno osasse solo farlo soffrire è pronta anche ad uccidere. Mentre a Meredith sembra quasi non interessare nulla della figlia.

Per quel che riguarda l'organizzazione di una squadra come quella di Hermione, Draco, Ginny e Pansy non so se effettivamente sia così facile come hai scritto tu. Credo che occorrano delle autorizzazioni che arrivino dai piani alti, se così possiamo dire; inoltre, chi deve svolgere il ruolo di consulente deve essere esaminato da una commissione istituita proprio per questo. Tra l'altro, non credo che Hermione da sola possa, in qualità di avvocato, seguire tutte le cause (anche se momentaneamente è all'inzio di questo suo nuovo lavoro): dovrebbe essere affiancata da almeno un altro collega. Per quel che ne so, è materialmente impossibile che un solo avvocato possa farcela a sbrigare la trafila burocratica che si crea nel momento in cui si dà il via ad una causa.

Ed altra cosa che mi lascia perplessa è il comportamento di Draco nei confronti di Cloe. Draco è un commissario, giusto? E non sa che può denunciare la moglie per abbandono di minore visto che ha lasciato Natan, che ha cinque anni, da solo in casa? E tra l'altro non mi sembra che sia la prima volta che fa una cosa simile. Perché continua a stare con la moglie se lei non si prende cura del figlio? Se lei è indifferente nei confronti del figlio? Che fine ha fatto la famiglia di Cloe? E quella di Draco? Sono entrambi orfani? Hanno litigato con i genitori? Perché Draco non chiede aiuto alla propria famiglia? Perché non lascia il figlio con i nonni? Perché non prende una babysitter? Ci sono milioni di soluzioni possibili. Perché non chiede il divorzio? Se si riesce a dimostrare l'incapacità di Cloe nel suo ruolo di madre, Draco avrebbe l'affidamento esclusivo del bambino e visto che Natan è grande abbastanza, potrebbe benissimo fargli frequentare un asilo a tempo pieno e tenerlo con sé il resto della giornata. Non credo che per Natan sarebbe tanto traumatica la separazione dei genitori, al contrario, potrebbe essere un bene allontanarsi da una madre che non lo ama ma che, al contrario, lo consideri un peso.

Altre cose che tu, al momento, hai sottovalutato sono particolari di poco conto, rispetto a quelli che ti ho fatto notare fino adesso, ma che non danno completezza alla tua narrazione:
- e lo studio legale presso cui lavorava Hermione in Francia, che fine ha fatto? Lei si è licenziata, ha chiesto un'aspettativa? Non se ne è saputo più nulla, sparito nel nulla.
- Henri, anche lui ha deciso di lasciare la Francia per trasferirsi a Londra? Come fa con il lavoro? Lo aspettano per la vita? (ma questo credo che si scoprià nel prossimo capitolo dato lo spoiler lasciato)

Credo che tu debba spiegare anche questo. Quando si scrive una storia si deve ricordare ciò che è successo prima dell'inizio della storia, non puoi troncare così le vite dei personaggi e non dare spiegazioni, lasci mozzata la tua fanfiction.
Altra mia curiosità, che mi sta facendo perdere la ragione dall'inizio della lettura, riguarda la causa della morte del padre di Hermione. Tu hai parlato di un fatto che è avvenuto a Roma questa estate, se non ricordo male, potresti linkarmi la pagina che vado a leggere, per favore, sono curiosa; non ricordo di casi particolarmente insoliti accaduti nella Capitale questa estate (giusto ieri, invece, è stata data la notizia della morte di un ragazzo durante un intervento chirurgico e conseguente aggressione dei parenti della vittima nei confronti dell'equipe medica).

Ho notato che questa fanfiction ha riscosso parecchio successo tra le lettrici del fandom ed immagino che la mia sia l'unica recensione negativa. Questo successo credo che dipenda dall'aspettativa di vedere Draco ed Hermione insieme e questo mi lascia, a dire il vero, l'amaro in bocca perché nessuna si sta preoccupando dei temi di fondo che sono trattati in questa storia. Qui si parla di violenze sulle donne e tu invece hai messo su una storia dove il tuo obiettivo è rimettere insieme Draco ed Hermione e fargli crescere insieme quello che è il figlio di Draco. Le lettrici non si preoccupano minimamente del fatto che tu stia scrivendo una storia basandoti su fatti reali, veri, dolorosi, umilianti. Non interessa a nessuno la sofferenza di Hermione? La sofferenza della madre di lei? La sofferenza della bambina? Sono tutte concentrate sull'imminente riappacificazione dei due protagonisti? Ma che in mondo siamo? Si parla di qualcosa che ci riguarda da vicino, siamo tutte donne e, purtroppo, potremmo essere tutte potenziali vittime di animali simili, ma sembra quasi che questo non sia importante. Personalemnte quando leggo una fanfiction mi concentro, prima che sui due protagonisti, sulle vicende che portano i due protagonisti ad incontrarsi, poi viene la parte romantica della storia, se esiste una parte romantica. Credimi ho letto in silenzio ma poi sono arrivata al punto di non ritorno, non sono riuscita a continuare a tacere, non quando ho letto della violenza sulla bambina.


Tu, giustamente, potresti rispondermi: se trovi la mia fanfiction così superficiale perché continui a leggere, nessuno ti punta la pistola in testa per farlo. Ti rispondo subito: leggo perché quando inizio una fanfiction il più delle volte la porto a termine. Il motivo per cui non finisco la lettura sta solo in una storia scritta, grammaticalmente, male. Quelle storie in cui l'italiano è considerato un optional sono cestinate.


Adesso ho detto tutto, mi spiace per la recensione negativa ma preferisco essere sincera piuttosto che tacere e non dirti ciò che penso.
Adesso chiudo.
Alla prossima ^^

(Recensione modificata il 06/12/2010 - 11:02 am)