Eccomi qui, soddisfatta anche di questo capitolo. Il detto era Ferisce più la lingua che la spada, ti sei soffermata su questo concetto prendendo come esempio perfetto di questo detto Hanamichi, ed effettivamente anch'io lo vedo come personaggio che preferisce venire alle mani piuttosto che parlare, allo stesso modo preferisce essere colpito invece che giudicato. Però quello che mi ha colpito è che hai anche sottolineato il fatto che una stessa parola può trasmettere emozioni differenti a seconda di come e quando viene usata.
Infatti, all'inizio Kaede dice "idiota" a Hanamichi per offederlo, e Hanamichi si offende, alla fine dice quella stessa parola ma usata nel senso di "Dai, non te prendere così. Stavo scherzando" e quindi Hanamichi smette di essere offeso.
Carino Kaede che cerca di rimediare, peccato che ci siano volute le lacrime di Hanamichi per fargli capire che potrebbe anche essere meno cubetto di ghiaccio ehheheh
Hanamichi risulta essere molto preso da Kaede e si nota per via del fatto che l'insulto di Kaede lo ha toccato nel profondo. Kaede ha capito che Hanamichi avrebbe preferito un pugno rispetto a una parola detta con tanto distacco e rabbia, per fortuna rimedia. Diciamo che pur non cambiando termine si addolcisce, mi fa proprio piacere :) |