Ferisce più la lingua che la spada
(Parole 107)
“Idiota” l’ennesimo insulto.
Questa volta il rosso non rispose, si limitò ad un sorriso mesto.
“Si forse hai ragione” sussurrò, avviandosi subito dopo al cancello della scuola.
Rukawa lo fissò per alcuni istanti, poi preso da un impulso improvviso gli corse dietro afferrandolo per un gomito.
Le lacrime del rosso lo colpirono come una doccia gelata.
“Tra gli insulti e le botte, preferisco le seconde… fanno meno male” sussurrò mestamente ed un po’ in imbarazzo.
La mano candida di Kaede si tese a tergere quelle lacrime, in una carezza stranamente dolce.
“Idiota” fu l’unica cosa che disse… però questa volta quella parola aveva un suono così dolce…