Recensioni per
L'inferno perduto
di lilyblack

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
02/04/12, ore 09:23
Cap. 1:

Recensione premio per il contest Edite, Flash contest

Anche io, come la giudicia che ti ha dato il giudizio, non mi aspettavo di leggere di un personaggio del genere. Eppure, ne sono rimasta colpita, affascinata, nonostante lo stile epistulare non mi piaccia poi così tanto. Sono del parere che questo amore sia stato così forte, così intenso, che mette i brividi pensarci. Una donna di forza, di coraggio, che si lascia andare alle passioni, che compie scelte giuste e sbagliate allo stesso tempo. Mi piace la contrapposizione tra paradiso ed inferno e trovo tutto molto azzeccato. Complimenti!

Recensore Master
03/01/11, ore 21:25
Cap. 1:

Dylis Derwent? Ci ho messo un po' a capire chi fosse e credimi, alla fine della storia ero a bocca aperta. Ancora adesso non so che commentare. è una donna di cui sappiamo pochissimo, è poco più che un nome, e tu le hai dato una forza, uno spessore incredibili. Lily, complimenti davvero, la tua storia è da pelle d'oca. In considerazione poi del fatto che lo stile epistolare non è affatto facile, i miei complimenti sono doppi.
Bravissima davvero!

Recensore Master
01/01/11, ore 19:33
Cap. 1:

Dire che ti meriti tutti i complimenti che la mia mente potrebbe partorire è dire poco.
Davvero bellissima questa shot. Originale e su un personaggio di cui a mala pena sapevo dell'esistenza.
Scritta anche divinamente.
Ancora complimenti.
Baci BAby
BUON ANNO.

Recensore Master
02/12/10, ore 13:05
Cap. 1:

Sapevo che questa storia sarebbe stata meravigliosa già da quando ho saputo che personaggio avevi deciso di trattare: Dylis Derwent, Guaritrice e Preside di Hogwarts, divisa tra i suoi malati e la sua scuola.
Poi, beh... tu sei tu: era ovvio che mi avresti sorpresa.
La raccolta di lettere è stata un'idea geniale, ha permesso a tutti noi lettori di calarci completamente nella personalità di Dylis. E che personalità! Così complicata e divisa, ma forte, propria di una donna che ha dovuto lottare probabilmente per tutta la vita, per diventare prima Guaritrice e poi Preside.
L'aggiunta della storia con Frederick è stata un'altra piccola, splendida idea, che avevo cominciato a pregustare fin dalla conversazione di msn in cui ne avevamo parlato. E' straziante il pensiero che Dylis sia voluta morire lì accanto a lui, dopo avergli scritto quell'ultima lettera con cui alla fine si confessava...
Che tu fossi bravissima, si sapeva; solo che stavolta ti sei superata.
Un primo posto meritatissimo *-* Complimenti!
Ciao ciao!

Recensore Master
02/12/10, ore 12:10
Cap. 1:

L'acqua della pasta sta quasi per bollire e il sugo è sul fuoco, ma volevo recensire questa storia magnifica prima di mangiare.
Adoro le storie in cui si prendono personaggi che nei libri sono semplicemente un nome e li si sviluppa, dando loro una vita e una profondità che meritano ma che altrimenti non avrebbero. Dylis è un gran personaggio, una grande donna. Ricordo che quando è comparsa per la prima volta avevo pensato che sarebbe stato bello leggere qualcosa su una donna dal nome così bello. Senza contare che nel Settecento essere un'importante Medimaga non dev'essere stato poi così semplice, non era lavoro da donne, e addirittura diventare la prima Preside donna di Hogwarts. Che dire, grande donna e grande carattere.
Tu l'hai descritta alla perfezione, sottolineando questo suo lato forte ma allo stesso tempo anche le sue debolezze, i suoi veri sentimenti. Una donna profondamente innamorata della vita che si era scelta, della sua missione, come tu stessa sottolinei. Una donna che rinuncia veramente a tutto per perseguirla, lasciando andare anche l'unico uomo della sua vita. Da ciò che scrive a Frederik si capisce che, pur in qualche modo pentendosi della sua scelta, fa comunque di tutto per svolgere al meglio il suo lavoro. Ciò che fa per Hogwarts rimarrà nei secoli a testimonianza del grande impegno, l'infermeria è poi una sorta di fusione fra quei due mondi. Da ammirare, proprio come fanno Hermione e Ginny alla fine.
La scelta di lasciarsi andare alla morte trovo sia molto coerente con la persona che ci hai descritto. Forte fino alla fine, decide di morire sia per abbandonare quella vita "divisa" che per ricongiungersi - anche materialmente - al suo unico amato. La scelta di non andare al San Mungo la comprendo, in qualche modo. Come hai scritto era abituata a camminare per quei corridoi da regina, non avrebbe sopportato di tornarci da morente. Magari anche con sguardi di pietà e compassione da parte di medimaghi che lei stessa aveva contribuito a formare... no, penso sia la cosa più difficile per dei medici, per lei in particolare.
Non so cosa dire, Lily, con questa storia mi hai dato l'ennesima conferma della tua bravura. E' semplicemente magnifica.

Recensore Master
01/12/10, ore 21:20
Cap. 1:

*Payton evoca lo scettro delle recensioni per cercare di scrivere una recensione sensata* Ahhhhhhhhhhhhh! *______________* *Pay fallisce* Lillillilliiiiiiiii! Ma che personaggio mi hai riesumato???? Per prima cosa, anche se sapevo che c'erano state presidi donna, per me l'unica preside era la McGry. E tu, tu piccolo genio, hai dato vita ad un semplice nome. Gli hai dato anima e corpo in una ff magistrale che merita senza ombra di dubbio il primo posto. Mi inchino alla tua originalità e al tuo stile. una piacevolmente sorpresa Pad

Recensore Master
01/12/10, ore 14:23
Cap. 1:

Cercherò di lasciare una recensione sensata, anche se sinceramente dubito di riuscirci.
Hai scandagliato un personaggio di cui sappiamo poco e niente, e come sempre gli hai dato vita, spessore, gli hai dato un'anima.
Anima che ben si riflette nelle lettere a Frederik, nelle parole di biasimo per se stessa, nella sua menzognera felicità, nel dolore di chi si rende conto che la sua vita è stata votata a qualcosa di fin troppo terreno, mentre non ha avuto il reale coraggio di intraprendere una strada che l'avrebbe condotta alla felicità.
"Morirò, invece, nello stesso luogo dove sarei potuta vivere, ma che ho rifiutato anni fa" assolutamente splendida frase, toccante e commovente.
E' una storia triste, meravigliosamente tragica, che mette a nudo una donna che non ha saputo far ordine fra le sue priorità, e che se ne rende conto quando ormai è troppo tardi.
Davvero splendida, Lys.
Ovviamente va fra le preferite, insieme a tutti i miei complimenti. Eccelsa, come sempre.

Nuovo recensore
30/11/10, ore 23:45
Cap. 1:

Programma Recensioni dei Fanwriters Anonimi, #4-i

Già la scelta del personaggio protagonista, talmente poco usato da non essere quasi ricordato, fa spiccare la storia per originalità; ma è la fanfiction stessa a brillare per la profonda introspezione del personaggio, resa con uno stile pulito e fresco, mai banale. La scelta della forma epistolare è quanto mai azzeccata, e la personalità di Dylis emerge da ogni parola, dilaniata tra ciò che vuole e ciò che è giusto. La citazione, poi, arricchisce la storia di nuovi significati, e il suo adattamento a un contesto lavorativo non fa che aumentare l'originalità della storia stessa. Complimenti.

Recensore Master
30/11/10, ore 22:39
Cap. 1:

Dylis Derwent? o___O
Vabbè che io ho reso protagonista Gladys Gudgeon, ma il fatto che la tua scelta sia ricaduta su un personaggio così 'antico' e poco conosciuto... mi ha lasciato senza parole, Cissy cara.
La storia di per sè, se possibile, mi ha tolto anche le poche sillabe che mi erano rimaste. Primo, perchè questo stile epistolare è un'idea magnifica, innovativa ed anche evocativa; secondo, perchè anche se fosse una poesia, o un trattato scientifico, o che so io, sarebbe scritta comunque in maniera impeccabile. Non sappiamo nulla o quasi di Dylis, eppure tu l'hai resa un personaggio completo, sfaccettato e quasi misterioso, coi suoi ripensamenti, con le sue debolezze e con i suoi momenti d'orgoglio che non si sa mai in quale direzione la vogliano condurre.
E la citazione... la citazione è usata alla perfezione: si evince dal testo, in ogni riga, è palese in ogni singolo istante, anche se non ripetuta per intero o evidenziata: questo dualismo inferno/paradiso applicato in campo lavorativo è a dir poco sensazionale.
Adoro questa storia, la adoro davvero, Cissy ^^
La tua indegna sorella Andromeda
P.S.: (Come se ci fosse bisogno di dirlo...) Vittoria strameritata. Complimentissimiiii!
Besos!

Recensore Veterano
30/11/10, ore 21:52
Cap. 1:

Incredibile come sei riuscita a rendere bene la personalità di una donna così importante e al tempo stesso così poco conosciuta, o meglio, ingiustamente ignorata. E' straordinaria la naturalezza con cui, dopo ben 7 libri e 2 generazioni di maghi, io mi sia adattatata a questa epoca storica, un'epoca relativamente pacifica e priva ancora del celeberrimo Voldemort. Un'epoca in cui comunque c'era ancora molto da scoprire, e proprio per questo sono vissute tante grandi personalità com la Dylis Derwent che hai descritto. Una donna coraggiosa e orgogliosa come una Grifondoro, ma Corvonero nell'anima, e preda di conflitti interiori difficili da comprendere per chiunque, forse anche per lei, almeno fino alla fine. Una fine degna di lei, avvenuta vicino all'uomo che più di tutti ha sentito vicino, che ha amato in modo diverso, ma non minore di quanto una donna può amare un uomo in casi, o fanfiction, ordinarie. Trovo incredibile come sei riuscita a farmi provare la sua stessa malinconia, e a farmi capire un po' anche il carattere di Frederik, la sua posizione in tutto ciò, sebbene lui fosse poco più di una comparsa. Di nuovo bravissima per l'abilità con cui hai tratteggiato questo personaggio, e ovviamente per la fantasia. E non dimentichiamo l'italiano, per carità. Lessico e grammatica perfetti.