Recensioni per
{.E r o s & Thanatos.}
di Eros and Thanatos

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/01/11, ore 18:17

Piccolo preambolo: l'altra volta che ho commentato questa storia ero convinta che fosse già finita, per cui non ho più guardato se venisse aggiornata o meno, per questo sono giunta così in ritardo a commentare. Dico ciò perchè mi dispiace arrivare in ritardo a commentare le cose che seguo e che mi piacciono, soprattutto.
Detto ciò, procedo con la recensione.
Cosa dire se non: travolgente.
Travolgente, ecco l'aggettivo che mi viene in mente se penso a questa storia. L'idea di questa suonatrice che suona continuamente, suona nonostante il sangue le sgorghi dalle dita, nonostante soffra in maniera incredibile, suona per salvare l'uomo che ama, suona per salvare se stessa, suona per rimanere viva. Si aggrappa a ciò che, probabilmente, ha amato più di tutte le altre cose nella sua vita per rimanere aggrappata alla vita stessa. E questo è terribilmente commovente e travolgente, appunto.
Travolgente com'è anche il ritmo della storia, che si snoda in frasi brevi e in tanti, tanti aggettivi capaci di delineare davanti ai nostri occhi la scena, come se la stessimo vivendo noi stessi. La tua scrittura è estremamente descrittiva e tu hai una capacità di padroneggiare gli aggettivi, di trovarne di perfetti e di nuovi ad ogni espressione che io non ho mai riscontrato in nessun altro autore. Spesso mi capita di dire a qualcuno: bravo, hai usato un bellissimo aggettivo al posto giusto eccetera eccetera, ma mai, te lo garantisco, ho trovato una scrittrice che li facesse sembrare tutti perfetti. Brava, complimenti. Questo rende la tua scrittura completa, a mio parere. Perchè hai gli argomenti giusti da scrivere e le parole giuste per farlo.
Un ultimo dettaglio che mi è piaciuto moltissimo è che, alla fine, la ragazza riesca a sentire il suono del sangue che cade dalle dita del ragazzo, ma non riesca a sentire quello della sua musica. Ho trovato questo fatto molto significativo e simbolico.
Per cui, dopo averti fatto i miei complimenti, ti chiedo di scrivere ancora e ancora e ancora, perchè leggere le tue storie è veramente interessante e, come appunto dicevo, travolgente.
Alla prossima.

Recensore Junior
21/12/10, ore 18:06

Eccola! Finalmente me la sono letta, la fantomatica storia della ragazza al pianoforte!
Che dire...a parte la dedichina che mi ha commossa tanto tanto... 
Sublime.
Leggendo il racconto ho sentito tutto il dolore di queste persone, della protagonista, del ragazzo... mi sembrava di essere lì, muta testimone di un dramma che si è compiuto davanti ai miei occhi: volevo allungare la mano, strappare via la fanciulla da quel pianoforte maledetto, e il ragazzo dall'abbraccio freddo della morte. Ma non potendo ho visto consumarsi queste due anime. E per poco non piangevo.

Spero tu abbia capito che mi è piaciuta da morire.
Come tutto quello che scrivi d'altronde.
Maledetta <3

Grazie ancora per la dedichina!

Recensore Junior
21/12/10, ore 13:43

Ok, parliamone. Non mi puoi scrivere cose del genere, davvero.
Dal punto di vista dello stile (posizionamento del testo ecc) devo dire che questa volta - sinceramente - non mi ha entusiasmato più di tanto. Forse l'avrei messa allineata al centro. Però queste sono opinioni personali xD 
Dal punto di vista, invece, del resto... devo rinnovarti i miei complimenti. Leggendo ho avvertito uno strato di malinconia e solitudine quasi tangibile.
Concludo con un: *A*
Al momento non mi viene nulla di più intelligente da scrivere xD

Nuovo recensore
17/12/10, ore 19:02

Wow.
Cos'altro si può dire?
Tutto, dalle parole all'impostazione grafica, urla la disperazione e il vuoto del personaggio. Una cosa che mi ha sempre affascinato è l'uso dello spazio all'interno del testo scritto: è come se la pagina biana fosse un mare di silenzio e le parole scogli che lo rompono. Nella tua storia il vuoto e il silenzio sono dappertutto, sono presenti più delle parole scritte. E' questo quello che mi ha colpito di più, quello che non si dice ma si sente.
Complimenti, davvero.

Recensore Junior
17/12/10, ore 16:30

Glom. Ho appena finito di rileggere questo capitolo e ho provato esattamente le stesse emozioni della prima volta che la lessi: dolore. Solitudine. 
Non so come tu faccia, davvero.  Hai uno stile unico e questo rende speciali tutti i tuoi scritti: uno stile poetico e malinconico ma allo stesso tempo duro e crudo. Spiattelli la realtà dei fatti senza mezzi termini, ma riesci a farlo con grazia. Insomma... magistrale. Esiste forse un altro termine per descrivere tutto questo?
Anche l'uso della pioggia l'ho trovato molto originale e anche un pò - passami il termine - inquietante. Non mi è mai capitato di pensare alla pioggia come sinonimo di un qualcosa che cade e se ora mi soffermo a ragionarci su, non posso fare a meno di provare un pò di inquietudine. E di associare la pioggia alla tua protagonista. Non lo so, è una cosa strana xD
Mi è piaciuta molto (nel caso non si capisse) anzi, credo che sia una delle mie storie preferite. 
E tu avevi anche il coraggio di dire "non è bella"? Ma va via, và! xD

Recensore Junior
16/12/10, ore 09:55
Cap. 1:

Eccomi qui, finalmente, ha recensire questa raccolta che so già - viste le premesse - essere meravigliosa. 
Che dire di questa prima parte? E' molto corta, vero, ma l'ho trovata molto poetica. 
Una sorta di poesia cruda, dove presenti due figure, Eros e Thanatos, che sembrano così lontane tra loro, ma nonostante tutto così vicine...
Mi sembra di vederle, queste due figure, passeggiare nella notte e sfiorare le persone, dagli amanti agli assassini, senza vie di scampo. 
Perchè l'uomo - qualsiasi sia la sua professione, razza, sesso o quant'altro - è schiavo dell'amore e della morte, che gli piaccia o no.
Amo il modo in cui scrivi, crudo ma poetico ed affascinante al tempo stesso. Assolutamente perfetto. 
Credo di averla già inserita tra le ricordate. Ma se ci fosse un'altra sezione, metterei questa raccolta nelle "Storie sublimi" perchè so già che sarà così. 



Recensore Master
07/12/10, ore 17:50

Ed eccomi a leggere anche la tua storia (ho partecipato anche io al concorso xD).
Molto bella. Veramente.
Era da molto tempo che cercavo una storia che trattasse il tema del suicidio in maniera non banale e finalmente, proprio quando meno me l'aspettavo, l'ho trovata. L'ho trovata e mi è piaciuta.
La velocità del racconto, soprattutto nella parte centrale della storia, quella in corsivo, mi ha coinvolta in un vortice di suoni e immagini in cui tu non ti sei persa. Non hai perso il filo del discorso ma nemmeno la passione e la disperazione della protagonista. Era come leggere il suo cervello, come vedere ciò che lei vedeva, come essere lei e quindi voler scappare e voler volare. Era come perdersi. Leggere quel passaggio è stato come perdersi, per poi ritrovarsi solo alla fine della storia. Solo dopo la caduta. Splendido. Mai mi era successa una cosa del genere, mai una storia mi era entrata così a fondo nel cervello da condizionare i miei pensieri, da prendere le briglie del mio cervello e dirigerlo verso immagini così precise e accurate. Mi sono sofferamata su ogni verbo da te utilizzato per descrivere i vari suoni e credo che tu sia stata fantastica nel trovarne uno adatto per ciascun rumore.
Insomma, complimenti. Terzo posto meritatissimo.
Finisce sicuramente tra le preferite.

Ps: ho letto anche il prologo e "Attimi di silenzio". Complimenti anche per quelli, soprattutto per il prologo, che ha evocato nella mia mente un'immagine di vicinanza e lontananza, di impossibile costanza in qualunque rapporto tra persone.
Due splendidi fiori all'occhiello per questa fantastica storia.
(Recensione modificata il 07/12/2010 - 05:55 pm)