Heeello!!
E' una storia carina! Forse un po' poco introspettiva (si dice così?), non analizza gli stati d'animo dei personaggi, ma penso che sia una scelta di stile.

> “Non è il sorriso di Samira, quello che ho sognato negli ultimi sei mesi.” <
__ Awwww :3 Che bella conclusione!!

Brava!
Xoxo

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Beh, cosa ti posso dire?
Prima di tutto, complimenti per il primo posto! Non ho letto le altre storie partecipanti, ma questa è di sicuro stupenda!
Mi piace molto il personaggio di Diane, vittima e carnefice al tempo stesso. Ha ucciso, questo è vero, ma in fondo voleva solo fare una buona azione, anche a costo di pagarne le ovvie conseguenze.
E Gibbs... beh, Gibbs è Gibbs. Scontroso e dolce, qualcosa che riesce bene a pochissime persone oltre a lui.
Che sei bravissima già te l'ho detto? Credo di sì... ma ripeterlo ancora una volta non farà di certo male a nessuno! :)
Ma capisco che sei come me (bravura a parte): alla continua ricerca dell'autostima, la quale chissà come finisce sempre sotto alle scarpe.
Comunque sappi che io ti reputo una delle migliori scrittrici che abbia mai avuto l'onore di leggere!
A presto! :)
Baci8

Il finale mi è piaciuto particolarmente.
Diane sa che l'omicidio non è una soluzione... che probabilmente all'incubo della guerra si aggiungerà il senso di colpa per aver fatto la cosa sbagliata al momento sbagliato nel modo sbagliato... però affronta le conseguenze delle sue azioni e ne sostiene il peso con coraggio.
Poi c'è Jethro... lui è fantastico (come sempre) e se fa una promessa la mantiene, senza remore.
Poi si sa l'amore sboccia nei modi più strani, e lui di certo non è una persona con la coscienza immacolata (quando si lavora nel fango ci si scporca...) perciò ecco il colpo di fulmine tra i due.
Che poi di fulmine non si tratta perchè Gibbs è una persona che ormai nelle relazioni ci va con i piedi di piombo... ma anche se si sforza di non pensarci il sorriso di Diane ha messo radici nella sua testa e non se ne vuole andare...
Veramente bella e commovente.
Ti rinnovo i complimenti per il primo posto.
A presto con le altre recensioni :)

Tutta la storia gira attorno al carattere di Diane.
Lei è una donna molto complessa, è sempre stata scrupolosa nel fare il suo dovere... la patria prima di tutto.
Poi però si è trovata di fronte ad un bivio, e lì si è fermata.
Mi è piaciuta molto la scelta di non farla intervenire a favore della popolazione del villaggio, ma semplicemente di lasciarla lì, ad osservare impotente la strage.
Se fosse stato diversamente sarebbe apparsa come una specie di Rambo in gonnella e la cosa sarebbe risultata poco credibile.
Invece si è comportata come una persona qualunque (così la si sente più vicina) sa che ciò che stanno per fare è sbagliato... però non riesce a intervenire per fermarlo... non tenta neppure.
LA parte più umana è il riscatto che però insegue con tutta se stessa dopo anni di incubo.
Segno che è solo una donna con un cuore, che nulla poteva fare allora... ma che non si nasconde dietro un dito e si mette l'animo in pace.