Recensioni per
Gioco di specchi
di Flora

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/11/15, ore 21:02
Cap. 3:

Ciao!

Eccomi qui al secondo capitolo. Non vedevo l'ora di leggerlo, sinceramente. Appena trovato la concentrazione giusta ho aperto il capitolo e mi sono tuffata nella lettura.
Ancora una volta capitolo meraviglioso.
Questa volta ci hai presentato anche il lato umano di Victor, che è boss, ma ha un capo a sua volta e ha paura.
La sua paura lo rende umano, anche se, davanti alla minaccia, non si mostra in difficoltà, ma anzi sicuro di quello che pensa e che dice. Sicuramente, Victor, lo sa meglio di chiunque altro che non bisogna mostrare la paura a chi sta cercando di intimidirci.
E poi c'è Harris. Lui è così famelico di vendetta, non può tollerare l'affronto che Victor gli ha inferto.
Adesso la storia mi sembra in movimento più di prime e non intendo dire che mancasse l'azione, anzi, ma che percepisco le anime dei personaggi mossi dai loro obbiettivi o dalle loro paure. Victor che sembra essere sempre fermo e deciso adesso vacilla al ricordo lasciato dal poliziotto e Harris che, da bravo poliziotto dovrebbe mantenere la calma ed essere al servizio dei cittadini, si cimenta in un solo caso: quello soprano. Sembra che i due si inseguino a vincenda e chissà che il destino non li faccia incontrare.
E alla fine si sono incontrati ed è stato magnifico. Me lo aspettavo che lo avrebbe lasciato andare. Qualcosa me lo suggeriva dal principio, e sono felice di questo.
Victor mi piace, sempre essere così fermo sulle sue decisioni, ma poi, chissà perché vacilla. Questo lo rende affascinante, ti cattura. Mi piace.
Harris, penso di averlo già detto. Ribelle e incredulo di fronte al gangster, un misto tra esperienza e ingenuità, sorpresa. Adoro anche lui.
Questa storia mi piace davvero tanto, credo di averla già aggiunta alle preferite, se non l'ho fatto, lo farò adesso. Quello che so per certo è che ho aggiunto te tra le autrici preferite e ho adocchiato anche altre storie che potrebbero interessarmi.
Alla prossima!

Recensore Master
25/11/15, ore 20:07
Cap. 4:

Ciao ♥
Da brava piattola, sono ancora qui. Non potevo mancare di leggere questo capitolo, no davvero. La scorsa volta sono rimasta con un grandissimo punto interrogativo, con l’ansia di ciò che sarebbe capitato a Victor, e il pensiero si è poi trasformato in vera e propria ossessione. Ho dovuto leggere il seguito della tua storia il prima possibile, ma come al solito mi trovo a pensare “E adesso cosa succederà?”
Non è affatto un male, anzi: ciò dimostra quanto tu sia in grado di gestire situazioni di alta tensione, di suspense. Credo che questa storia sarà un escalation di climax, me lo sento – e non venirmi a dire che ho troppe aspettative, non te lo concedo (?) ù.ù *si pavoneggia a caso* io ho occhio per le cose belle! ♥ E questa storia lo è. È bella. È affascinante, entusiasmante, piena di colpi di scena.
Non mi aspettavo che Harris avrebbe reagito in quel modo, mi ha stupita piacevolmente. Lo vedo un uomo d’onore, la perfetta figura di un poliziotto reso tale per desiderio personale. Mi piace, già, e non credo di averlo già detto per via del fatto che le introspezioni al suo riguardo sono state più leggere finora – non così marcate. In questo capitolo, però, è successo: mi sono innamorata anche di lui ♥
L’atmosfera è perfetta, riuscivo letteralmente a immaginare ogni dettaglio dell’ambiente circostante. La nebbia, l’odore lacustre, perfino il silenzio della notte e il sussurro di Bob. Davvero impeccabile, qualcosa di raro e unico nel suo genere.
Mi sono emozionata tantissimo e ho festeggiato mentalmente quando la parola di Harris ha prevalso sulla semplice ragione. Si è fatto una promessa, perciò tende a mantenerla in quanto uomo – e al diavolo il resto, al diavolo il pericolo. Certo, perfino l’ansia che prova nell’agire così istintivamente non è esente da contesto. Mi ha raggiunta, dico davvero.
Mentre leggevo ero lì a chiedermi “Che cavolo avrei fatto al suo posto?” e non avevo risposte. Forse mi sarei ritrovata ad agire come lui, forse no. La mia parte razionale avrebbe seguito Harris, quella istintiva non lo avrebbe fatto – troppo rancorosa e troppo vendicativa, lol.
Però non c’è che dire: Harris ha fatto quello che doveva fare. Leggendo, infatti, non ho quasi più calcolato la mia parte istintiva e mi sono trovata a concordare con lui per tutto il tragitto.
Sono nuovamente con il fiato sospeso e nuovamente con un grande punto interrogativo. Spero di riuscire a leggere un altro capitolo entro sera, perché altrimenti finirò a sflasharmi Victor e Harris in ogni cosa che mi circonda *rool* XD
Alla prossima e complimenti,
xoxo

Recensore Master
25/11/15, ore 02:57
Cap. 3:

Ciao!
Che dire, sono corsa subito qui a leggere questo capitolo non appena sono riuscita a trovare un attimo di tempo. La dice lunga sul perché, no? Ma io sono un tipo logorroico, come ti ho già detto, e non posso mancare di esprimere a pieno ogni emozione che si è susseguita durante la lettura!
Ho trovato affascinante il distacco delle due parti narrative, davvero. Amo quando ci sono salti temporali che non si scostano comunque l’uno dall’altro. Nel primo scorcio ho potuto avere un assaggio della vita di Victor Soprano, l’ho visto rimuginare e contorcersi nei propri pensieri. E sì, mi è sembravo umano. Terribilmente umano, confuso, perfino agitato. Sarà che io sono anche un’appassionata di Gatsby, ma attendevo con ansia un incontro con il famigerato Gambino. Victor Soprano di per sé è un personaggio affascinante, dalla psicologia contorta – e so che di qui a non molto mi ossessionerò con lui, lol; Gambino non è da meno. M’incuriosisce, sì: è lui il boss, è lui che fa o meno delle lavate di capo ai sottoposti – ecco perché mi è venuto in mente Gatsby (chiedo venia!) anche se non ci sono analogie in proposito. Ebbene sì, è stato un tratto introspettivo estremamente calamitante.
La seconda parte, poi, è stata il top. Credo che non avrei mai immaginato un finale di capitolo simile, mi ha sorpresa. Pensavo che sarebbe successo di tutto, ma non questo! *non si pronuncia troppo perché non è tipa da recensioni-spoiler*
Mi hai letteralmente catturata con questa storia, perciò continuerò a seguirla fino al suo ultimo capitolo e la inserirò anche nelle preferite – sappi anche che la consiglierò, perché merita troppo! ♥
Lo stile è impeccabile, come già detto la scorsa volta. Lo amo. Pulp a punto giusto, estremamente schietto, veloce e scorrevole. Mi emoziona, perché in ogni riga si percepisce l’atmosfera di ciò che circonda e riguarda i personaggi. Credo che definirla “fan fiction” sia poco, ma purtroppo non posso avvalermi di una bella edizione brossurata nella libreria.
A tal proposito posso solo dirti che spero di vederti in libreria un giorno. Lo spero veramente, perché sono poche le persone che mi emozionano con le parole – e io amo le parole: sono vita.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
24/11/15, ore 21:49
Cap. 2:

Ciao!
Eccomi di nuovo. Finalmente sono dentro la storia e non vedevo l'ora, sinceramente. Mi ha presa sin da subito. Emozionante.
Devo ammettere che io ho sempre amato questo tipo di scrittura, ma ero restia verso la prima persona al presente. Ora, invece, l'apprezzo molto, forse non avevo ancora scorto la vera bellezza di questa forma narrativa, ma ora ne ho carpito il messaggio e ho iniziato ad adorarla.
Posso affermare che le tue descrizioni sono vivide, bellissime, fanno percepire le stesse sensazioni al lettore, ho visto le carni escoriate delle manette davanti ai miei occhi.
Ora c'è un problema ─ si fa per dire ─ trovo Harris e Victor due personaggi magnifici. I primo perché è così insolente e ribelle, ha davanti una persona armata eppure non batte ciglio: preferisce farsi ammazzare piuttosto che sottomettersi verso colui che lo sta minacciando. Victor, invece, è magnifico, lo trovo perfetto per il suo ruolo. Quella calma, quella forza salda, la sicurezza del proprio potere: wow.
 I metodi di Victor sono decisamente poco ortodossi, ma non è che ci si aspetta gentilezza e caramelle da un gangster! Bene anche per questa cosa, dunque. Sono contenta della precisa caratterizzazione, dai pochi movimenti come: la postura, il modulare i gesti nel fumare, parlare in un certo modo, già delineano un suo modo di essere, un suo aspetto della personalità. La stessa cosa vale per Harris. Sono proprio gli opposti e si sa che gli opposti si attraggono.
Victor non è che abbia fatto una bella cosa a Harris, ma vedo una certa chimica tra i due, sarà che tutta quell'insolenza e coraggio, secondo me indurranno Victor a incuriosirsi riguardo al poliziotto xD
Che altro posso dire? Mi è piaciuta tantissimo, l'ho trovava scritta bene, incalzante, adrenalinica e troppo perfetta l'ambientazione, l'atmosfera.
Credo proprio che la metterò tra le preferite e che la leggerò tutta.
Alla prossima!

Recensore Master
24/11/15, ore 11:28
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi qui a recensire questa introduzione che devo dire si è rivelata estremamente interessante.
Il profilo di Victor è interessante, perfetto per il tipo di ruolo che ricopre!
Tutta la sua vita, le sue tragedie in poche righe lo hanno delineato molto bene, o meglio, ciò che lo ha portato a diventare quello che è. Ha trovato un suo modo per stare al mondo, per sopravvivere.
Mi sembra tutto molto calzante e sono curiosa adesso di vedere come si evolverà il tutto.
Leggeró al più presto i prossimi capitoli.
Chiedo scusa se questa prima recensione potrà risultare breve, ma sicuramente mi rifarò con i prossimi capitoli, dove sicuro riuscirò a essere più meticolosa e analitica.
Alla prossima!

Recensore Master
24/11/15, ore 03:44
Cap. 2:

Ciao!
Sono ancora io, puntuale come un orologio svizzero, per dirti che amo la narrazione al presente. È qualcosa che non tutti sanno gestire, ma è anche quel qualcosa che rende un racconto più vivo e immediato – speciale, se vogliamo, o almeno così ho iniziato a pensarla di recente. Ho un chiaro ed evidente debole per questa tua scelta stilistica, non di meno per il tipo di stesura da te scelto: improvvisa, diretta, non descrittiva fino alla nausea, bensì d’impatto. Ecco che torno a usare una parola già usata nella scorsa recensione: impatto. Ebbene sì, ero certa che mi sarei innamorata della tua storia ancor prima di aprirla e non mi sono affatto sbagliata. Temo che avrai a che fare con una moltitudine di recensioni, dato il mio fare logorroico. Credo che ogni autore desideri un parere immediato e tangibile rispetto a un proprio scritto, perciò non amo saltare nemmeno una riga o un capitolo, tantomeno evitare di commentarne uno. Con la giusta suspense, poi, si può creare un capolavoro.
Il linguaggio, poi, è azzeccato. Molte persone non amano i toni scurrili o le parolacce, ma quando servono, dopotutto, servono! In un tema del genere, in una situazione del genere, la narrazione deve far entrare il lettore nell’ottica che ha di fronte, altrimenti non potrebbe viverla e non potrebbe sentirsi trascinare all’interno. Sarebbe sbagliato, quindi, dire che si potevano evitare toni accesi o commenti sboccati. Io sono una di quelle persone che citerebbe in continuazione “Dai a Cesare quel che è di cesare” e nel tuo caso mi trovo d’accordissimo per la scelta.
Sono commossa, seriamente, perché è trascorso tanto tempo dall’ultima volta che una storia mi ha trasmesso simili sensazioni. Vorrei far volare “Gioco di specchi” nelle preferite, tuttavia credo che aspetterò qualche altro capitolo per ponderare meglio e fare una scelta sentita, non istintiva – ho parlato già troppo del destino, non voglio ripetermi, anzi: voglio leggere questa storia con la serietà che mi contraddistingue come lettrice.
Voglio citare una tua frase: […] e qualcosa di ancora più amaro. Il sapore della vergogna. È bellissima, semplicemente bellissima. Non trovo parole più azzeccate per definirla. Mi ripeto, dicendo che lo stile che mostri è scorrevole e ben delineato. Frasi incisive, spesso brevi e curate. Non vedo errori, cosa che di solito mi salta all’occhio. È semplicemente perfetto. Quello che ho letto potrebbe benissimo essere parte di un romanzo, parte di un pulp latente o voluto – non so dirlo con esattezza. E io amo il pulp, amo le descrizioni crude come pugni nello stomaco, amo le storie che ti lacerano nell’angst e che hanno il sapore del sangue. I perché è un mistero, siccome nella vita vera e ne quotidiano io sia tutto fuorché una persona violenta – mi commuovo facilmente, sono sempre alla larga da situazioni spiacevoli. Chissà, il brivido della scrittura perfetta e quello del marciume spesso ignorato mi fanno sempre vibrare d’emozione!
Altra citazione che mi rimarrà impressa è: Il filtro della sigaretta ora è rosso di sangue.
Cavoli, io non sono un tipo da citazioni. Quando una mi rimane impressa è perché la ricorderò a vita. Seriamente, chi mi conosce lo sa bene – soprattutto in termini di pulp & co.
Finale mozzafiato per un capitolo intenso e altrettanto calamitante. Non ho tolto gli occhi dal pc se non per fissare il nulla, mentre fumavo una sigaretta di troppo – domani mi pentirò per questo, lo so: è brutto essere una fumatrice incallita che appena legge qualcosa di epico si attacca al pacchetto come se fosse infinito, LOL!
Ancora complimenti e alla prossima,
xoxo

Recensore Master
24/11/15, ore 03:18
Cap. 1:

Ciao!
Inizio con il dire che questa storia mi ha attirata come miele. Noto che si tratta di un vecchio scritto datato 2005, l’anno in cui io mi sono iscritta a EFP, perciò questo rende e cose molto più interessanti dal mio punto di vista – il destino mi affascina prepotentemente e sono certa che di questo si tratta (?) ♥
Partirò dal titolo, perché di rado mi capita qualche incipit tanto coinvolgente: “Gioco di specchi”. La prima cosa che ho pensato è propriamente un termine che non userei mai in una recensione, perciò sorvolo e dico semplicemente che mi piace, che è accattivante e che non tutti sanno trovare composizioni simili per affascinare qualcuno. Io sono una di quelle persone che non ne è in grado, per esempio, e ogni volta che mi capita d’incontrare qualcuno con questa peculiarità rimango a bocca aperta. Complimenti, davvero!
L’introduzione mi ha catturata, torno a dire, perché amo il periodo del proibizionismo e di mio non posso che tendere e pendere verso lo slash. È un tipo di pairing che mi affascina, perché spesso viene malgestito e spesso, invece, crea dei veri e propri capolavori. Il fatto che tu abbia definito il rapporto tra i due come un’amicizia maledetta, poi, è stato i colpo di grazia. Era impossibile che non aprissi questa storia.
Non mi chiedo il motivo che mi ha spinta a starle tanto lontana, tuttavia, perché all’epoca in cui hai iniziato a pubblicarla non avevo la benché minima idea che esistessero sezioni originali, anzi: vivevo nei fandom, in un fandom in particolare, ed ero ancora una ragazzina, se così si può dire. A distanza di dieci anni, in pratica, mi sento in dovere di presenziare a questo segno del destino – si dice che le donne amino la parola destino, ma io sono una di quelle che non la usa mai e questa situazione mi diverte non poco, LOL.
Dall’introduzione alla storia posso soltanto dire che sono curiosa. Da brava logorroica, tuttavia, non posso mancare di commentare anche qui. Non c’è granché da dire, anzi, ma la curiosità era troppa e non potevo andare a letto senza aver aperto “Gioco di specchi” – no, mi sarebbe rimasto impresso il titolo per tutta la notte e non mi sarei addormentata neanche pregando Morfeo in tutte e lingue del mondo!
Di mio non amo le “schede”, ma credo di aver compreso il motivo che ti ha spinto a inserire dettagli utili su Victor Soprano e se davvero ho colto nel segno prevedo palate di angst per me ~
Passo a leggere il primo capitolo nella speranza di non crollare dal sonno all’improvviso, perché davvero sento la necessità di approfondire ogni dettaglio del suo fascicolo – perché sì, mi sono auto-convinta che si tratti di un fascicolo e non di una “scheda”. Magari mi sbaglio, chissà, ma ho intenzione di scoprirlo.
Chiedo scusa per il mio essere terribilmente logorroica e ti faccio i complimenti per la scorrevolezza d’impatto che questo fascicolo mi ha trasmesso.
Alla prossima,
xoxo

Nuovo recensore
25/11/13, ore 11:38
Cap. 11:

Devo aver riletto questa storia quasi una decina di volte ed ogni volta l'ho trovata migliore. É stupenda, non so che altro dire.
Il finale è perfetto ed emozionante, ed io giuro che non ho mai pianto così tanto(anche se odio ammetterlo e odio essere sensibile ahah).
Comunque complimenti ad entrambi, avete creato una storia stupenda - una delle migliori lette in questo sito, a mio parere - e vale assolutamente la pena di leggerla. 
Tanti saluti e complimenti ancora!

Recensore Veterano
17/08/13, ore 14:39
Cap. 11:

Cavolo ma quanto è bella questa storia che hai scritto?
Mi ha davvero lasciata senza fiato, splendidamente scritta e splendidi i personaggi. Dovresti davvero scriverci un libro, dico sul serio. I miei infiniti ringraziamenti per questa meraviglia di storia, baci.

Nuovo recensore
23/03/13, ore 22:13
Cap. 11:

L'ho letta con un po' di anni di ritardo, direi. ^^" E' una storia destabilizzante,ma meravigliosa. L' ho amata e odiata intensamente. Sicuramente è  stata una tra le migliori  letture in assoluto, sono felice di aver avuto la fortuna d'imbattermici! Vi ringrazio.
(Recensione modificata il 23/03/2013 - 10:17 pm)

Recensore Junior
31/07/12, ore 18:55
Cap. 11:

Santo cielo, è una storia angosciosamente toccante! Me la sono letta in un paio di pomeriggi e... ci sono rimasta appesa come un'idiota.
Non è proprio mia abitudine immergermi nella lettura di racconti polizieschi (men che meno di mafia). Nemmeno so perché ho iniziato, ma so di aver fatto bene. Brian e Victor sono personaggi così intensi che è difficile distogliere l'attenzione. Avevo la quasi certezza che sarebbe finita molto male, anche se, in fondo, speravo di sbagliarmi. Forse era giusto così. Forse nel momento in cui sono usciti ognuno dal proprio mondo per addentrarsi in quello dell'altro, la loro storia era già segnata. Però... credo che Brian avesse ragione, quando si è detto che ne è valsa la pena. Nessuno dei due era davvero consapevole di sé stesso, prima di incontrarsi e scoprire di essere diversi ma così uguali.
Solo una curiosità: ma nei due giorni in cui sono stai assieme, Brian non doveva lavorare? S'è scordato completamente di presentarsi al distretto, giusto perché aveva in casa "ospiti"?
Grazie,
BD

Nuovo recensore
08/11/10, ore 16:48
Cap. 7:

Complimenti per la storia! Non l'ho ancora finita, me la voglio gustare: mi piace molto l'atmosfera piovosa di questa New York cupa e fredda e come si riflette sui personaggi. Scrivete molto bene. In questo capitolo viene allo scoperto un Victor diverso, meno enigmatico e ambiguo, più umano. La sua figura mi sembra risalti molto su Harris rispetto a cui non si dice quasi niente a parte il suo lavoro (e che è un inguaribile solitario, povero) o forse se ne parlerà più avanti e sto tirando conclusioni affrettate. Comunque, ancora brave. Ho un debole per le fic d'azione drammatiche con un tocco di noir e poi la coppia sbirro e delinquente non passa mai di moda. Ciao!

Nuovo recensore
17/07/07, ore 15:39
Cap. 1:

Wow.

Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo che non poteva esserci u happy end, ma... siiiiiiiigh ç____ç
Il pairing è classico ma il trattamento è originale, il fatto che i due non riescano a cedere su nulla, "Lasciami il mio credo", il fatto che siano così uguali nella loro opposizione...
E la lettera... Ossignore, io ho le lacrime agli occhi....
Davvero complimenti!!
Bacio, Ruka

Recensore Junior
19/02/07, ore 12:57
Cap. 7:

E' la centesima volta che la leggo, ma non riesco ad andare oltre questo capitolo. C'è qualcosa che mi blocca, non so perchè. Mi si stringono le budella, arrivata a questo punto. Fino a qui è terribilmente bella. Immagino che il resto sia altrettanto, ma non so se lo leggerò mai.

Nuovo recensore
29/11/06, ore 10:11
Cap. 9:

Argh, non credevo che per drammatico intendessi esattamente questo, pensavo più ad una separazione, un addio straziante... non questo... che cattiveria, povero povero piccolo Vic, che fine orrenda. Adesso sono decisamente curiosa di sapere cosa accadrà nel prossimo, visto che Brian è più solo di prima, spero che almeno lui non si ammazzi, anche se le premesse non erano certo favorevoli; mah, staremo a vedere. Per il momento preferisco non farmi una mia idea, sono ancora troppo sconvolta per la dipartita del mio bel mafioso, quindi mi limiterò a dirti che il capitolo è bello, intenso e straziante. La scena dello scontro a fuoco è resa molto bene, l'hai descritta rendendo perfettamente chiara l'immagine che, secondo me, non era proprio semplice. Brian è rimasto coerente con sé stesso anche nel momento di maggior dolore per lui, e questo è degno di nota. Già immaginavo che mi cadesse nel patetico, quando si è accorto che Victor stava morendo, invece mi ha stupito positivamente, rimanendo calzante con il suo personaggio. Sei stata molto brava in questo. Adesso me ne vado, sono a lutto. Penso che non mangierò per molti giorni e non dormirò. Deposito un fiore sulla bara del nobile Soprano e mi dirigo mesta verso il cancello del cimitero. ç__ç come sono triste...