Recensioni per
Di mondi nuovi, vecchi paesi e tristi memorie
di Satomi
Valutazione per il "contest al contrario": |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Ma chi sono io per potermi permettere di commentare ciò che hai scritto? |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Titolo 5/5 Impaginazione 10/10 Magari avresti potuto riportare il titolo; comunque mi è piaciuta molto la tua impaginazione: semplice, chiara e armoniosa. Anche le divisioni tramite l'asterisco sono state gestite bene. Correttezza grammaticale e sintattica 9,25/10
Un testo praticamente perfetto. È sempre un piacere leggere storie così ben scritte! Caratterizzazione dei personaggi 20/20
Li ho adorati tutti, in ogni dettaglio. Ambientazione 20/20
Ne sono rimasta affascinata. Descrizioni accurate, suggestive, non banali. Cosa ne penso io 10/10
Non solo perchè mi è piaciuta, ma perchè è evidente: questa storia vale molto.
Totale 84,25/85 |
La storia mi è piaciuta abbastanza, nonostante le storie di avventura non siano esattamente il mio genere e le mie conoscenze su marinai e navi e storie di mare si limitino a quel che poco che mi ricordo dei cartoni animati di "Sandokan", "Jolanda la figlia del Corsaro Nero" e "Pirati dei Caraibi". Si vede che sei molto più esperta di me in materia (ho dovuto persino cercare alcuni termini sul vocabolario XD), già solo dalla tua pagina di Autrice costellata da FF sui libri di Salgari. Per questo, come Madelene, mi aspettavo qualcosa di più "avventuroso" e originale dal racconto del vecchio marinaio sulla spiaggia. Ma andiamo con ordine. Lo stile: Lo stile che hai usato è sicuramente un punto a tuo favore. È molto filmico, molto concreto, e nonostante non ci siano vere e proprie descrizioni in piena regola (per fortuna perché le lunghe descrizioni le odio!), con pochi tratti le scene appaiono ben definite nella mente del lettore e la narrazione continua a scorrere. Non è di un tipo che di solito apprezzo, ma è in sintonia con il contenuto della storia, è semplice e molto scorrevole. Solo qualche termine stona e lo fa sembrare un pochino "finto" (ma sono inezie). È anche piuttosto corretto. Non ci sono grandi strafalcioni grammaticali, ma solo qualche tempo verbale fuori posto, qualche errorino e svista qua e là.
Abbastanza buona anche la punteggiatura. Come racconto non l'ho trovato particolarmente originale, soprattutto in virtù del fatto che sei solita, da quel che vedo, a storie di questo genere. Tuttavia il vero problema è un altro: la storia non ha uno sviluppo coerente, non si capisce da che parte volevi andare. Penso sia anche dato dal fatto che la storia è stata scritta per un altro contest che comprendeva "paletti fissi" di citazioni (che sei stata costretta a cacciar dentro e quindi a sviluppare la storia in un certo modo per farcele stare nel racconto del marinaio). Il racconto del marinaio è piuttosto dispersivo (passa dalle piante di banane, alla sorella, alle sue esperienze per mare) e mi aspettavo un colpo di scena! All'inizio credevo fosse l'amico del padre di Madelene e che le avrebbe rivelato chissà che cosa, subito dopo quando parlava delle sue avventure non adatte ad un buon Cristiano ho pensato: "Oddio non è l'amico! È l'assassino del padre!" *Film mentale sulla reazione di lei, sullo sgomento, l'orrore...*. Stessa cosa per la storia di Madelene. Sei partita raccontando, dal punto di vista degli abitanti del paese, la storia del padre di Madelene. Mi ha rimandato un po' ai Malavoglia: il pescatore che vuole cambiare la sua posizione, "sfida il destino" e cade in disgrazia (cioè ci rimane secco)...Certo dal commercio di lupini a lupo di mare c'è differenza comunque... Quando è stata introdotta Madelene mi aspettavo una ribelle, pronta a dire addio al ruolo classico di brava donnina di casa e di vederla solcare i mari in memoria di suo padre e invece niente...
Insomma non è tanto quello che ho trovato nella storia che mi ha un po' deluso, ma le aspettative. Hai gettato premesse interessanti non per una storia, ma per almeno due o tre!! E i tanti punti interrogativi che hai introdotto, appunto con tutte queste premesse, non mi sembra si siano risolti alla fine del racconto, non riesco a trovare i nessi. |
Grammatica: 19,5/20 punti Lessico e stile: 20/20 punti Originalità: 15/15 punti Caratterizzazione e/o IC: 15/15 punti Uso citazione: 20/20 punti Gradimento personale: 10/10 punti _Per un totale di 99,5/100 punti_
La grammatica è davvero buona, peccato per un paio di errori di battitura: “avesse prese un colpo di sole” invece di preso e un farebbe che avrebbe dovuto essere farebbero. Il lessico e lo stile sono veramente superbi. Usi un linguaggio adatto alla storia che narri, senza sbavature né imperfezioni di alcun genere. La storia è scorrevole, interessante, innovativa. La trama è solida e originale; i personaggi, anche quelli che fungono da semplici comparse come il marito di Madelene, sono delineati con precisione, per non parlare dei protagonisti, da Madelene a Chevlon. La citazione è inserita in modo meraviglioso. È bella già di per sé, ma tu le hai costruito attorno una trama che si fonda su di essa e ne amplifica il senso. A questo punto, non credo di dover ulteriormente approfondire le motivazioni del punteggio massimo di gradimento personale. Hai scritto davvero un piccolo capolavoro. Il tema, poi, mi tocca particolarmente e mi affascina; tu hai saputo trattarlo con grazia e delicatezza, accostandolo ad un contesto storico e geografico insolito che, per dire così, semplicemente funziona. Queste frasi finali, poi, mi hanno affascinata: “Perdete molto, monsieur Pennac” mi disse. “Ma non guadagnate poco. Tutto il mondo è paese, sì…ma il tuo paese non è tutto il mondo.”. I miei più sinceri complimenti! |
Una storia bella e malinconica, questa di Madelene. Insomma, la figura della ragazza che sottosta agli obblighi del matrimonio ma che desidera la libertà non è nuova, ma l'hai tratteggiata in maniera molto particolare e piacevole! In più, è bella anche la differenza tra lei e Marianne! L'immagine dello strappo è sublime, complimenti! quando a Chevlon, è un personaggio magnifico!Commovente e a tutto tondo! |
Hai pubblicato anche tu! *_* |
Un quarto posto meritatissimo. Come ti ho già detto in privato, a contest chiuso, questo piccolo gioiello mi riporta sempre alla mente "the Islander" dei Nightwish...racchiude la stessa, identica nostalgica melodia di quella canzone. Nonostante lo stile sia per scelta antiquato - e trattato con un'accuratezza da lasciare sbalorditi- ho adorato questo pezzo dalla prima all'ultima riga. In particolare, il personaggio che senza dubbio mi ha più colpito è Chevlon, con il suo bisogno non tanto di compagnia che scambi con lui due parole, quanto di qualcuno che lo ascolti...qualcuno che lo ricordi, perchè rischia di dissolversi insieme al suo tempo con la stessa facilità con cui il suo unico amico si è perso tra le onde. E Madeline si presta assolutamente allo scopo. Di tutti i racconti ispirati all'universo salgariano e non dei pirati, questo è certamente il meglio riuscito e quello che sempre mi affascinerà fino in fondo. Bravissima, onee-san. |