Recensioni per
World War II - La guerra agli occhi dei bambini
di Aine Walsh

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Perchè nessuno vuol fare il morbidoso orso inglese che fuma sigari? D:
Bambini kattiFi!
*fine delle idiozie, inizia recensione seria*
Il mio cervello non ha riscontrato errori di sorta, e lo stile riprende quell'innocenza infantile che può essere estremamente cinica e perversa (anzi, l'innocenza infantile è a mio avviso una delle più crudeli fasi che attraversiamo). In effetti non è che hai esagerato, nella mente dei bimbi quegli strani personaggi montati dalla propaganda apparivano come ai bambini moderni appaiono supermario contro il dinosaurone (Hitler come superMario...quei baffi....).
Comunque è carina.
Ah! Aggiungo una cosa: sotto quel sorriso da "ho appena vistoun biscotto" Churchill aveva dei piani segreti perversi... in uno di questi si suggeriva di far divemntare Hitler una donna (è vero! Ho letto un articolo in inglese!).
Con ciò, lascio questa recensione, che rispetto alle precedenti molto belle e dai toni drammatici sembra molto sbagliata.
Auf Wiedersehen!
Ange =^w^=

Recensore Veterano

Onestamente, l'idea di mettermi oggi a leggere mi allettava poco o, diciamocela tutta, niente.
Ma nei momenti di scazzo esistenziale dove trovi un'autore che ama i Beatles e ti metti a guardare tra le sue storie, può succedere qualcosa di decente.
Insomma, grazie. Grazie per questa storia.
Non era pesante, come struttura. Deve parlare di bambini e non di complesse idee filosofiche, quindi si lasciava il giusto spazio alle descrizioni brevi dei capelli, delle lacrime e delle voci, delle situazioni complessive.
Questo lascia la storia libera di affrontare, nella sua assoluta semplicità, un tema molto più duro.
Anche camuffata da risate, la guerra è guerra.
Quei bambini hanno la stessa infanzia di molti altri, ma sono stati educati in maniera del tutto politicizzata, in maniera malata.
Preferisco essere un cattivo umano e civile piuttosto che una bestia- gli ariani sono tali perchè nutrono rispetto solo verso gli ariani? In questo modo infantile di tracciare confini cosa si nasconde, crudeltà o ingenuità?
E al grido di guerra, cosa davvero si scatena...?
I miei complimenti più sinceri, questa storia vola fra le preferite. Se volessi fare due chiacchiere, harunoshimo@hotmail.com, mi renderesti immensamente felice. ^^

                                                            Haru No Shimo
E
 

Recensore Junior

Una delle scene più realistiche che abbia mai visto o letto e riguardanti quel periodo storico. In qualche modo, forse proprio perché i protagonisti altro non sono che dei bambini, riesce ad essere quasi più cruda di un bombardamento, di un campo di battaglia qualsiasi. E non credo affatto che tu abbia esagerato, anzi: i bambini non fanno che imitare gli adulti, e discorsi del genere avrebbero potuto ascoltarli molto facilmente - oserei dire ogni giorno. E così, la crudeltà ("l'ebreo", "il cattivo", "la bestia") diventa un gioco come un altro.
Beh, dopo questa, non posso che farti i miei complimenti. ^^

Recensore Veterano

Privjet!
Sai, la cosa più bella della tua storia è proprio la non esagerazione. Tu dici che alcune cose sono esagerate, presumo ti riferisca al modo in cui hai fatto parlare i bambini  a proposito di ebrei ed ariani, ed invece hai centrato il punto. Giusto ieri ho seguito un seminario sulla propaganda nazista e fascista e dopo due ore di martellamento cominciavo a crederci anche io (ovviamente scherzo, e perdona la digressione sui fattacci miei). Questo è per dire che i bambini che venivano sottoposti ad una propaganda così ossessiva ragionavano proprio come li hai fatti ragionare tu. I bambini del tuo racconto sono i bambini perfetti del reich, quelli di cui molti genitori sarebbero andati fieri. Il “gioco della guerra” e poi la sottile ironia del chiamare Churchill “il ciccione cattivo” mi ha fatta sorridere. Così come il ragazzino che non ricordava il nome di Mussolini.
E per ultimo non sottovalutarti così, suvvia! :)
Se qualche cosa non è chiara mi scuso, ma quando non sto bene fatico anche a scrivere delle recensioni decenti.
Auf Wiedersehen e spero di leggere qualche cosa d’altro di tuo.

Recensore Veterano

Io ho trovato la tua storia molto carina, invece! Tanto per cominciare mi piacciono un sacco le storie ambientate durante la seconda guerra mondiale, quindi il titolo mi ha attirata subito. Ma, nel leggere, non sono rimasta affatto delusa!
Il dialogo tra i tre bambini è molto realistico e, pur essendo così "innocente", dà numerosi spunti di riflessione. Mi piace il modo in cui hai trasmesso ciò che i bambini hanno capito e pensano di questa guerra più grande di loro.
Solo una cosa mi ha lasciata un po' perplessa: io avrei ambientato la storia prima del '43, anno in cui le cose stavano già cominciando ad andare male per l'Asse. Avrei scelto probabilmente il '41, in cui la Germania era al culmine del suo potere e sembrava inarrestabile. Va be', è solo un'inutile sottigliezza! Non ascoltare i ragionamenti puntigliosi di questa lettrice un po' fissata! ;-)
Comunque, la storia è breve, ma ben scritta e piuttosto intensa. Proprio brava!
Beatrix Bonnie

Recensore Junior

Bene, stupisciti. Stai ricevendo una recensione.
Non trovo che sia troppo forte o scarno, anche se si tratta di discorsi tra bambini. La guerra è stata questo e peggio, non vedo perchè non si dovrebbero scrivere le cose come stanno. Anzi, mi piace molto, perchè la scena viene dipinta in modo molto relistico, i discorsi potrebbero essere stati registrati e trascritti, insomma. Non danno l' impressione di castelli in aria:)
Pickwick