Recensioni per
Il Libro delle Ore
di Beatrix Bonnie

Questa storia ha ottenuto 28 recensioni.
Positive : 28
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
29/04/11, ore 00:53

Ho iniziato a leggere questa storia per il tema che hai trattato. I Medici. Firenze. Devo ammettere che l'amore per questo periodo è nato dopo aver letto un libro di Jeanne Kalogridis - L'enigma della Gioconda - e quindi, non appena ho letto l'introduzione, mi sono tuffata nella tua storia!
Che dire? Mi è piaciuta davvero tanto. Mi piacciono le storie con gli indovinelli - anche se, aihmè mi risulta sempre molto difficile risolverli =.=" - e l'ho trovata davvero molto interessante. Se nel libro della Kalogridis ho apprezzato particolarmente il piccolo Giuliano - almeno come ce lo presenta lei - l'ultimo dei tre figli maschi di Lorenzo, qui ho apprezzato parecchio Giovanni. Mi piace come l'hai immaginato e caratterizzato.
A mio parere, hai fatto un'ottima caratterizzazione dei personaggi, sei riuscita a farmi piacere ancora una volta il Grande Lorenzo, ma anche a farmi apprezzare Caterina e sua cugina.

 L'hai scritta anche molto, ma molto bene.


Ti faccio tutti i miei complimenti! :)

Recensore Junior
13/04/11, ore 14:23

Dolcissimo!
E' un peccato il non conoscere affatto la figura di Ambrogio, non ho avuto modo di innamorarmene abbastanza per volerlo accanto a Caterina che, oramai, sento come un'amica. Non può essere altrimenti, dopo tutto quello che ho condiviso con lei.
Comuqnue abbandono serena questa storia, perché so che ritroverò in futuro le vicissitudini della givane Orsini, in tutte le altre storie che hai già raccontato e che seguitò con affetto e stima.
Abbraccio così i due bei personaggi che hai saputo creare: Giovanni e Caterina, e il misterioso e affascinante Signore di Firenze.
E ti lascio il mio applauso per questa creazione che a detta tua- ma solo tua- mancava (?) in qualche sua parte.

Recensore Junior
13/04/11, ore 14:13

Bene, ho scoperto a cosa serviva il vestito effetto paracadute.
Santi padri, meno male che ci sono loro a dare alle figlie gli aut aut, altrimenti non avremmo mai avuto una Clarice così deliziosamente spregiudicata.
Un piccolo commentino va lasciato anche al buon vecchio Cicero (ho sempre preferito il Burbero Vecchio al Gran Condottiero e il de Amicitia poi...). Merita tutto l'onore riservato ai giusti trattati, anche se un po' contradditorio in alcune sue parti.
Comunque terminano gli indizi ma non le domande: chi è il Signore del cuore di Clarice? Se lascio andare al mio romanticismo... mi piacerebbe fosse Lorenzo. Ma vedremo, tutto ha il suo tempo.
Infine non potevo non soffermarmi su di un'immagine così delicata:
"protendeva i suoi rami verso il cielo stellato, come se potesse alleviare le sue sofferenze". Di vero impatto.
Un altro bel capitolo, davvero brava.

Recensore Master
07/04/11, ore 10:12

E così il mistero aveva un motivo doppio, impegnare la cugina sia dal punto di vista personale (fare in qualche modo da guida alla giovane cugina ed alle sue pene) e pubblico (ovvero invitare il consorte a vigilare sui nemici che la vita da uomo di stato comporta, in un certo senso, gli ha lasciato un'eredità importante come un tesoro), bella anche la serie di scene che chiude la storia, con la giovane ardimentosa che può coronare il suo sogno d'amore lontano da certe pretese familiari, in un destino che bene o male non sarà deciso da altri (o meglio, non dalla ragione di casato).
In breve: ottima conclusione di una storia molto bella.
In sede di commento finale alla storia nel suo insieme, a mio parere merita un giudizio positivo, la ricostruzione della Firenze medicea non m'è parsa affatto male ed anche i personaggi mi sembrano ben descritti, a cominciare dalla protagonista, che nonostante si trovi in ambasce non proprio lievi ha affrotato il problema con costanza e determinazione, sfruttando la propria cultura e intelligenza.
Non posso ovviamente sapere (a parte quanto detto da te stessa) dell'impegno e della ricerca che hai profuso in esso, ma non esito a dire che non deve essere stato speso invano, se il risultato è quello che si può leggere in questi capitoli, mi dispiace davvero aver recensito con tale ritardo, ma come si suol dire, meglio tardi che mai.
A presto, Gianfranco

Recensore Master
07/04/11, ore 09:55

In primis una menzione per la citazione ciceroniana, non solo perché rientra perfettamente nello spirito umanistico del tempo in cui è ambientata la vicenda, ma anche perché la ritengo una scelta molto appropriata.
Davvero una situazione bizzarra (per il lettore, non certo per chi la vive) trovarsi a pochi passi dal raggiungimento dell'obbietivo ed in quel preciso momento trovarsi così vicino ad una figura che dalle poche battute dette non sembrerebbe meritare il nome di padre, per fortuna la giovane riesce a sfuggirgli di nuovo (del resto, quale atroce beffa sarebbe stata per lei finire nelle grinfie parentali ora che può risovere il mistero e adempiere il desiderio dell'estinta?) al punto che riesce finalmente a trovare l'agognato tomo.
Quanto alla parte del flashback, mi pare che tu abbia descrito con garbo e naturalezza la scena dell'incontro tra la protagonista e la cugina, querst'ultima, evidentemente più esperta del mondo e di chi circola, sa essere in quel momento una figura che esula dal rapporto di parentela (in tal caso l'avrebbe dovuta consigliare a non contrastare i progetti paterni per il bene della casata) ma in quello dell'amicizia (il vederla infelice sposa ad un uomo sposato evidentemente per interesse e calcolo), non nasconde i pericoli di una vita che potrebbe essere meno facile di quella cui è abituata, ma d'altra parte non è giusto contrastarne le inclinazioni.
In sintesi: altro capitolo che merita un giudizio positivo.

Recensore Master
07/04/11, ore 09:41

Dal mio punto di vista ritengo la trovata del giovane Medici molto appropiata al contesto, almeno nella sera di Carnevale credo fose d'uopo per la protagonista abbandonare il suo austero vestiario per uno che più si confà al suo rango (inoltre, la protezione della maschera le consente la libertà dall'essere riconosciuta, sebbene in presenza di un parentado che evidentemente poco sarebbe contenta di vederla), ho trovato piuttosto maligna la battuta di chi ha avuto da ridire sulla presenza del giovane ecclesiastico, forse confonde l'appartenenza al clero con la vita eremitica.
Mi è piaciuta molto la scena della rappresentazione, che in questo caso svolge una doppia funzione, anche se apparentemente contrastiva, diversiva per gli altri, che vi cercano diletto e riposo da più importanti attività, impegnativa per il duo che trova nella finzione teatrale l'ennesimo elemento per trovare la chiave del mistero; inoltre (anche per motivi personali) la scelta di incentrare un indizio del mistero sulla figura di importanti condottieri romani (ho sempre trovato interessanti le guerre contro la Macedonia e l'oriente greco- ellenistico, per via dello scontro tra il modello della legione e quello della falange).
In breve, altro capitolo alquanto godibile, complimenti.

Recensore Master
07/04/11, ore 09:26

Altro capitolo che non esito a definire molto interessante, non solo per la scoperta di quella che sembrerebbe essere la nuova tessera di sì singolare mosaico, ma anche perché mostra ancora una volta un aspetto dei protagonisti ben diverso dalla ieraticità cui s'è abituati a vederli nell'iconografia (come il Magnifico che in questo caso è proposto in un sapiente commistione tra uomo di stato e padre di famiglia che vuole vedere il figlio pensare allo studio ed alla carriera e non a diversivi, in questo caso considerati particolarmente futili in quanto cercare nelle glorie passate non serve a molto nel contesto dell'educazione e delle ambizioni date al rampollo).
Inoltre, non male anche la caratterizzazione data anche in questo capitolo alla protagonista, che mi pare sì impegnata con tutto l'acume possibile nella ricerca dell'arcano, eppure (in quel riferimento ad una persona non vista da tempo) sembra ancora legata a qualcosa di precedente la storia.
In breve: lettura che anche stavolta non delude, complimenti.

Recensore Junior
04/04/11, ore 11:36

Beh, non l'avrei mai intesa così ma, almeno, stavolta la direzione era corretta! XD
Giovanni è stato un vero sadico: dare a Caterina vesti da donna, birbante!
Comunque, a parte il fatto che ero sulla buona strada, ancora non riesco a capire il nesso con il prossimo indizio. In che modo posso legare Scipio alla famiglia de' Medici? Ogni volta che penso di essere riuscita a scoprire qualcosa mi si apre un'altra novità. Ora il mio pensiero viene occupato dal dipinto, dal Trionfo. Però sono quasi certa che la soluzione non si trovi lì.
Mi chiedo se l'intruduzione del commento dell'amico di Lorenzo sia un'anticamera ad una prossima riuscita amorosa della Nostra, o se hai voluto solo regalarle un po' di femminilità visto che l'avevi privata un po' di quest'aspetto.
Ancora un bel cpitolo, complimenti.
Spirin.

Recensore Veterano
26/03/11, ore 20:24

Cara Beatrix Bonnie, ti chiedo scusa se è da tre capitoli che non recensisco, ma non sono ancora riuscita. Ti assicuro che non è perchè non mi interessasse più la storia, che ho comunque continuato a seguire con interesse.
E così la storia è finita. Questi ultimi capitoli sono stati molto interessanti e avvincenti, e la risoluzione degli ultimi enigmi più soddisfacente delle precedenti, devo dire.
Mi è piaciuto molto l'episodio del fiorellino, molto dolce e malinconico.
Devo dire che non mi aspettavo una conclusione del genere; ero ansiosissima di scoprire cosa fosse di tanto importante questo libro delle ore, ma la scoperta finale non mi ha deluso.
Ho trovato un po' blanda la reazione di Lorenzo quando Caterina ha consegnato i documenti, dopotutto riguardano la congiura dei pazzi...
Comunque il bilancio è molto positivo, sono molto contenta di aver seguito la storia!:) spero di poter seguire qualcos'altro di tuo su questo tipo, che mi coinvolge molto.
A presto spero!

Recensore Junior
25/03/11, ore 10:13

"sorrise con la bocca sdentata." bellissima questa immagine. E' la seconda volta che la trovo in uno scritto e mai, ma proprio mai in una ff.
Complimenti.
"Non dovrebbe, al giorno d’oggi, essere la Chiesa al servizio di Dio Nostro Signore e non il contrario?" Comincia così quelLa missione di Giovanni che ci avrebbe portati ad avere i più grandi capolavori del mondo fra le nostre mani. Ave, Giovanni!
Beh, senza Giovanni sarebbe tutto molto meno divertente: impossibile rinunciare ad un mecenate così.
Ora veniamo all'indovinello.
Macedone e Africano.
Il primo pensiero va a Alessandro e Scipio, ma non ricordo alcun condottiero romano che abbia vantato una simile discendenza. E' molto che non tratto la materia ed è probabile che sia finito tutto in un chissàddove mentale. Ci devo riflettere un po' (un bel po') su.
Il sapere, penso sia nella biblioteca: quale? Suppongo quella privata. E quale "ardito console" ha a che fare con la famiglia dei Medici?
Mamma mia quant'è stimolante!
Grazie BB, sei una scrittrice impagabile.

Recensore Junior
23/03/11, ore 11:05

Ma pensa che viaggio m'ero fatta io tra Stelle di David e David di Michelangelo scolpito con le misure di una statua greca: contorta io!
Ok mi prostro ai tuoi piedi con una sola certezza: non ho la più pallida idea di come risolvere la prima parte dell'indovinello: m'è saltata la stella di David in Santa Croce e non riesco a pensare ad alcun diamante di importanza rilevante nella storia medicea. Quanto mi piace questa ff!
Mi sta prendendo così tanto che quasi dimenticavo di farti i complimenti per il bellissimo scambio di domande tra Giovanni e Caterina. Un connubio felice tra questi due: penso ne verranno delle belle nelle tue ff... che leggerò in futuro!

Recensore Master
22/03/11, ore 21:25

Ma no, avevo letto questo capitolo a pomeriggio e poi ho chiuso, convinta di aver commentato! -.-
Che sbadata! Vabè, recupero adesso.
La congiura dei Pazzi, l'ho appena studiata! Eh già, stavolta qualcosa la so. Non mi aspettavo per niente che il libro delle ore fosse solo una scusa per far giungere quei documenti a Lorenzo de' Medici, mi hai sorpresa!
Mi è dispiaciuto un sacco quando Giovanni e Caterina si sono salutati, erano così simpatici insieme! Chissà se si incontreranno di nuovo, ma spero proprio di sì.
Ok, non mi aspettavo neanche la comaprsa di Ambrogio! Il finale mi è piaciuto tantissimo! E' così... non lo so, ma mi sembrava proprio di avere questa scena che mi si svolgeva davanti agli occhi! *-*
Brava! E' stata la tua prima storia "seria" e ti è riuscita bene!
Complimenti,
Giulia

Recensore Junior
22/03/11, ore 17:19

Dunque: Caterina è un essere davvero sfaccettato. Se da un lato non disdegna l'intrufolarsi in un palazzo pieno di soldati armati e presentarsi all'attenzione di niente-poco-di-meno che il Magnifico, dall'altro sembra aver timore di destare il giusto riposo degli avi. Sembra razionale nell'analisi ma si perde nelle sue paure.
L'immagine che preferisco è la descrizione della basilica che sembra troneggiare sempre nel racconto, come fosse il punto focale, il luogo verso cui converge tutto.
Eppure- la butto lì eh- a pelle, direi che il prossimo indizio si nasconde nella statua di Piazza della Signoria. Sbaglio vero? Non mi stupirei!XD

Recensore Junior
22/03/11, ore 13:48

Cavolo io mi ero fatta un film alla Dan Brown sul fatto che quelli fossero versetti biblici del primo libro: "la Genesi"; sai , per via del matrimonio. Sempre a cercare le cose più strane, mi perdo e non capisco la verità che si muove davanti: sei stata bravissima, perchè pur dicendo tutto non hai svelato nulla. Infatti mi sono fatta un film assurdo! XD
Permettimi una domanda- sono troppo pigra per cercarlo da me e tu senz'altro lo sai di già-, ma Giovanni è quello che muore giovane, vero? Mi sembra di ricordare di un figlio di Lorenzo de'Medici morto giovane per cause misteriose, è per caso lui?
Perdona l'ignoranza e ancora Bravissima!

Recensore Junior
22/03/11, ore 13:34

Dire che scrivi bene è riduttivo. Anche il modo in cui dosi i personaggi e gli eventi sembra promettere grandi cose. E' la prima fiction che leggo- tra le tue- e l'ho trovata per caso curiosando tra le novità. Il mistero legato alla morte di Clarice Orsini mi ha senz'altro icuriosito, così il tema storico e la famiglia- le due famiglie- che hai scelto: tutto converge verso un imponente "leggimi" a cui non posso sottrarmi. La mia città natale conta un castello detto "Castello Orsini", quella d'adozione è nel bel mezzo del Granducato!
Seguirti è un piacere di cui non posso privarmi!

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