Recensioni per
Rimorso
di NevanMcRevolver

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
17/03/11, ore 16:44
Cap. 1:

Mmh.
E' indubbiamente una bella nonsense.
Ma perchè non la trasformi in un'opera d'arte?
Potrebbe diventare una poesia.
Potresti far ricadere l'attenzione del lettore su certe determinate parole , come ad esempio:

-Rimorso.
Una sensazione sgradevole.

-Come l'acido,
corrode.

Direi che anche la grafica fa la sua parte, all'interno della storia.
Okay, le parole ci sono, ma sono buttate lì.
Quella che manca è l'interpretazione. -Non credere che lo dica a te perchè sono il genio della lampada, ho appena filosofeggiato sull'utilizzo dei caratteri e l'ho ripetuto a me stessa per lo meno una cinquantina di volte! - L'interpretazione, esatto.
Io so che c'è una sensazione.
So che è una sensazione descritta in modo affascinante.
Ma se io leggessi, a quali parole dovrei dare importanza?
Non è un romanzo.
E' qualcosa in cui si alternano silenzi e fiati, come se fosse una musica, come se fossero respiri.
Il rimorso, il sangue. Non hanno voce, fanno rumore. Ma solo quando sono chiamati.
Ecco, quando sono chiamati?
Io lo so per quanto riguarda me, ma come faccio a sapere se è lo stesso che hai pensato tu?
Certo, questo può sempre essere inteso in modo diverso.
Forse hai voluto mantenere un punto di vista esterno, e in quel caso critico la scelta, perchè è come se l'autore non volesse mostrarsi.
Eh no, non è il lettore ad avere valore, ma lo scrittore, e io son sicura che tu l'hai tutto, a giudicare dal lessico.
Il lessico è quasi perfetto.
Trovo troppo lungo il terzo rigo, ci sarebbe stato meglio un qualcosa tipo:

-Una macchia.
Sporco troppo ostinato per andare via.

o simile.
Perdo momentaneamente il ritmo quando la leggo.
Per il resto, ogni parola è realmente collocata al punto giusto.
Non credo potesse esserci una scelta migliore.
Davvero, sostengo che la scelta sia appropriatissima.
E... quasi dimenticavo, la grafica.
Quel "sangue" in corsivo e in rosso (forse meglio un rosso appena più scuro per il colore del sangue e per non interferire con l'atmosfera cupa creata dalla mente del lettore) è una trovata geniale, concentra il lettore sulla parola, e con la parola sul momento.
Anche la scala.
Crea suspance, pàtos.
Un lavoro molto bello. Ecco perchè deve divenire un'opera, deve divenire arte, non lavoro.
Complimenti.