Ciao,
Spero non te la prenderai per questa piccola bandierina bianca che accompagna la mia recensione ma sono rimasta un po' delusa rispoetto alle aspettati che avevo, avendo letto tua bella presentazione. Si presentava come una bela storia della Londra anni Ottanta con la sua vitalità e tu, citando l'atmosfera punkeggiante, sembravi invitarmi a nozze, in più c'era un elemento che mi metteva molta curiosità, quello degli Holigans di ui non conoscevo nemmeno l'esistenza. Insomma mi sono gettata nell'impresa con entusiasmo e con la prospettiva di leggere quindici lunghi capitoli ( a questo proposito mi complimento perché odio i capitoli telegrafici e tendo sempre a segnalarlo nelle recensioni, pregando gli autori di aaaallungare xD ) . Tra l'altro la storia cominciava una bellezza, con questa giovane e ingenua americana che approdava nella vitale capitale inglese e andava a stare dalla sorella in un' atmosfera tranquilla, con persone carine, gentili, disponibili, amabili, educate, di ottima famiglia, insomma il trionfo della società medio-borghese. Si capiva fin dal primo momento che le cose non sarebbero rimaste tali anche perché, diciamoci la verità, l'idillio familiare o è raccontato in chiave ironica oppure non riuscirebbe ad appassionare nemmeno il più ostinato dei lettori, e infatti, fin dall'inizio ecco capitare un imprevisto in quella circostanza perfetta che doveva essere l'arrivo della sorellina minore a Londra.
Ed ecco l'elemento fuori dagli schemi della situazione per di più bellissimo, biondissimo, sarcastico, con l'aria dello stronzo&incazzato fatto e finito, immagine che si costruisce sempre di più man mano che si va avanti con i capitoli. Non gli manca niente, si ubriaca, si porta a letto mezza Londra, frequenta gli stadi, picchia a sangue chiunque gli vada, si prende gioco del fratellino che lo vorrebbe composto ed educato, impiegato in qualche rispettabile occupazione, ha amicizie poco raccomandabili, perde tempo e in tutto questo trova anche l'occasione per accompagnare la nuova arrivata in giro per Londra, la Londra turistica giustamente visto che la ragazza non ne sa una cippa di 'sta città e non sembra interessarle molto visto che, a parte le poche volte che se la trascina Aaron lei non si azzarda ad uscire di casa da sola, no. Ha la minima curiosità di conoscere il posto in cui dovrà vivere e frequentare l'Università per chissà quanto tempo. E agli inizi mi dicevo che in fondo, essendo una storia scritta dal POV della ragazza, era assolutamente normale che l'atmosfera fosse ancora un po' piatta vivacizzata solo dalle apparizioni di Aaron che manteneva il suo fare strafottente confermandosi semore di più un pessimo esempio per la nostra protagonista.
Eppure da lì a questo quindicesimo capitolo non è cambiato molto.
L'unica differenza è che se prima lei era incuriosità dal suo coinquilino bello, dannato e dannatamente misterioso, adesso continua a non capirlo ma almeno ne sa un po' di più ed è terribilmente attratta da questo suo lato trasgressivo, violento, dire "anti-conformista" rispetto al resto della sua famiglia e quindi si è presa una cotta memorabile per Aaron. Non solo ma sembra avergli cambiato l'esistenza visto che lui la trova incredibilmente bella, affascinante e passa il suo tempo a fare il malizioso, a tentare di abbattere il muro che lei si costruisce intorno, facendo la refrattaria in maniera poco convincente, almeno quanto lei prima era solita tentare di infrangere la sua di barriera, da duro e picchiaduro. Alla fine tutto questo giocare al gatto e il topo lo rende geloso, possessivo e palesemente innamorato di lei benché non lo ammetterà mai.
Che dire, c'è indubbiamente una coerenza nei tuoi personaggi eppure si rivelano d'un po'stereotipati e prevedibili, tanto che, ammetto, verso il decimo capitolo ho cominciato a saltare lunghi pezzi di narrazione e nel complesso, dai dialoghi ho intuito più o meno che andava avanti la vicenda, trascinandomi un po'nella lettura ormai certa che nella storia non avrei trovato quello per cui l'avevo iniziata.
Non fraintendermi, non speravo in lunghe tirate sul punk, su idoli rockettari che si ubriacavano, sputavano e si scopavano la prima cosa che capitava loro a tiro, ma indubbiamente volevo leggere un po' di Londra, sentirmi descrivere da una che la bazzica parecchio, da quel che ho capito delle note, e che la ricostruiva un po' così come dovevs essere stata all'epoca, anche se magari un po' arronzata per alcuni aspetti visto che nessuno di noi ci ha vissuto e invece tutto quello che ho potuto leggere, a parte i primi accenni sulla Clock Tower e ogni tanto qualche nome di strada buttato lì a caso, e ancora qualche riga di descrizione su uno o due pub in cui si incontravano Aaron e i suoi amici, sono rimasta un po' a bocca asciutta.
Ho provato anche ad appassionarmi alla storia degli Holigans ma non ho mai amato gli sport, le squadre, i gruppi compatti e tutto quel senso di fratellanza, poiché in genere lo spirito di gruppo tende a reprimere il lato individuale e invita invece ad adattarsi ad una "politica" comune; le persona in gruppo non danno mai il meglio di sé. Insomma bada, niet.
Ciò nonostante riconosco che scrivi molto bene, chiaramente, limpidamente, forse i dialoghi sono un po' banali e danno al tutto un'aria di prevedibilità ma i dialoghi rispecchiano assolutamente i personaggi quindi se i personaggi non esaltano non brillano neppure i dialoghi xD
La coerenza di espressione, la chiarezza narrativa e sopratutto la tua tendenza a ridimensionare le parti introspettive (molte fic diventano illeggibili perché inondate da fiumi e fiumi di riflessioni introspettive e scarseggiano gli sviluppi narrativi) cosa che ho apprezzato molto!
Ebbene spero che non ti sia offesa, in fondo io ero partita con un'idea e la storia magari aveva tutte altre intenzioni. Ciò nonostante ci ho tenuto a lasciarti una mia recensione, con le migliori intenzioni e la massima sincerità ;)
Spero di non essere stata offensiva, magari nell'impeto della scrittura la forma sarà un po' dura ma spero nella tua clemenza!
Un abbraccio e i migliori auguri per la tua storia che ha entusiasmato tanti lettori!
Misa |