Questo capitolo, anche a rileggerlo dopo così tanto tempo dalla data di pubblicazione, mi piace sempre tantissimo >.<
Adoro come descrivi gli ambienti e le atmosfere, sono immagini vivide e concrete, si può vedere chiaramente la figura di Jin che ascolta i rumori della notte e si preoccupa di una macchia di sporco creata dalla pioggia pulendola istintivamente e pentendosi poi del gesto.
I movimenti di lei nel cercare di riuscire a pulire la macchia sul vestito sono descritti in maniera impeccabile; il muoversi silenziosamente, l'attenzione alle figure addormentate del padre e della madre, tutta la cura che una persona che si muove mentre altri dormono mette nel non svegliare nessuno.
La tua Jin è dolcissima,e inizio a dirlo adesso, riferendomi al suo sentirsi in colpa per la macchia, ma so che lo ripeterò nel resto della recensione.
Il confronto atteso, fra lei e zuko è spettacolare e costellato di tante piccole perle che ho amato.( Iroh massaia e iroh arredatore sono un esempio di cose che mi hanno ucciso *_*)
L'impaccio iniziale di entrambi nel parlarsi è tenerissimo, Jin che quasi preferisce rimandare ancora il parlare con Li , il momento delle spiegazioni, ma si sente troppo in colpa per svegliare la madre e accetta comunque il suo aiuto è adorabile.
e hai gestito benissimo l'annosa domanda "Cos'è successo al tuo viso?" con il pentimento iniziale di jin nel averla posta e una risposta apparentemente semplice da parte di zuko, ho adorato i pensieri di Jin in questo brano.
e mi piace anche moltissimo che le cose rivelate siano poche, pochissime, Zuko non dice molto , anzi fatica anche a spiegare quel poco che espirme, risponde alle domande di Jin ma non dice molto di più quasi le parole gli pesassero e lei è tenerissima nel non andare oltre quello che le viene concesso, nel non indagare, non chiedendogli nemmeno una cosa apparentemente semplice come il suo vero nome. |