Sai che non avevo mai letto niente su Tom Riddle quando era ancora un bel figliolo con un naso? Sono contenta di aver iniziato con questa tua flash, anche se l'ho letta secoli dopo :(
Non sono mai riuscita a togliermi dalla testa che Tom abbia iniziato tutto per un semplice sentimento di rabbia, di invidia. Mi spiego meglio: non ha conosciuto l'affetto di una famiglia, di una madre, ed è cresciuto in un luogo che decisamente non era il paese dei balocchi. Già questo è di per sé un buon motivo per odiare il mondo. Ma poi ha scoperto la sua vera identità, il suo vero mondo, quello della magia, e questo è decisamente lontano dall'orfanotrofio. Insomma, di motivi di rabbia ne aveva, considerate anche le sue origini "nobili". Avrà visto tutti quei bambini felici, contenti della loro infanzia, e che in più avevano scoperto di far parte del mondo magico, quando lui - che doveva farne parte, di diritto, dalla nascita - ha avuto un'infanzia così triste. Poi la storia del padre, babbano, e la consapevolezza che è stata colpa sua se non ha avuto un'infanzia felice... insomma, tanti ingredienti per farlo diventare un pazzo.
Lo trovo decisamente IC, con il dubbio se rinnegare il passato, nasconderlo o eliminarlo del tutto. La nuova identità risponde per lui: è come se cancellasse la persona che era, ma di fatto mantenendo il legame con Salazar Serpeverde non lo fa. Semplicemente lo nasconde.
Complimenti, davvero. Non è un personaggio semplice di cui scrivere, anzi, e ti è riuscito stupendamente. Bravissima! |