Recensioni per
Tre regole
di Joy

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/12/11, ore 18:41
Cap. 1:

Ohhhh che bella... *.*
Sai Lily avevo immaginato che fosse lei, ma Lupin no. L'ho capito solo alla fine, nell'ultima frase.
Devo dire che hai descritto molto bene la vita della famiglia Black, da un lato i puri con le loro regole, la freddezza, le maschere e le bugie e dall'altro i rinnegati (nonchè i miei preferiti) con la loro semplicità, la gioia, l'amore, l'amicizia e la sincerità.
Loro che ti riempono il cuore con un abbraccio, anche se dentro le pagine di un libro.
Complimenti davvero :)

Nuovo recensore
28/02/11, ore 22:02
Cap. 1:

Okay. Semplicemente sono senza parole!
Ci sono 3 punti da chiarire:
1) scrivi come un dio... giuro, adoro il tuo modo di esprimerti
2) la storia di Remus è semplicemente geniale. Fantastica. Naturalmente sono stata colta di sorpresa perché non lo avrei mai immaginato
3) in generale questa storia è FANTASTICA!

Vivissimi complimenti, è stupenda!!!
Grazie per averla scritta. :)
_isilein_

Recensore Veterano
20/07/06, ore 01:01
Cap. 1:

fantastica. sono talmente poche le ff che mi hanno fatto provare emozioni vere che le potrei contare sulle punte delle dita. sono 5. e 3 sono tue. complimenti. nessuno mi ha mai fatto provare così tanto questa sensazione di frustrazione, impotenza e rabbia. sei bravissima.

Recensore Junior
28/06/06, ore 20:00
Cap. 1:

Curiosando tra le tue fic come promesso, ho deciso di leggere anche questa one shot, che manco a dirlo è riuscita a rapirmi dopo le prime righe.
C'è qualcosa di magnetico, di magico nella tua scrittura che non manca mai di affascinarmi.
Ho sempre trovato nel freddo fulcro di casa Black uno spunto molto interessante per la lettura (ho cercato di scrivere qualcosa su di loro anche nella mia fic, ma dubito che l'effetto sia lo stesso u___u).
Che dire, questa storia bellissima mi ha letteralmente rapito, l'ho trovata molto triste e profonda allo stesso tempo.
La figura di Bellatrix è appropriatissima, più leggevo più mi sembrava di vederla, fiera e regale avvolta nel suo abito argentato. Tutto è molto evocativo e magico. La metafora sui diamanti è bellissima, quasi inquietante. Le giovani Black sono pietre tra le dita dei genitori, finissimi, meri diamanti fini a sè stessi. Non hanno pensieri, non hanno la forza di ribellarsi alle ingiustizie, e col tempo accetteranno la loro condizione andandone persino fiere.
L'immagine di Andromeda che ripulisce l'abito della piccola Narcissa è dolcissima, quanto dolce è la figura dello zio Alphard.
Il fatto che Narcissa pianga di nascosto per paura di essere sgridata mi ha toccato profondamente. Costretta in un abito del tutto inadatto alla sua età infantile, e costretta tra le mura morte della sua prigione interiore. Ancora così piccola...
Andromeda è forte, decisa, più di Sirius. Lei non è affatto disposta a sacrificare la sua felicità e il suo giovanissimo amore nei confronti di Ted Tonks per una rigida etichetta impostale dalla sua condizione, come le grandi eroine più famose. Ma la cosa più bella è che pensa anche alla libertà del piccolo Sirius, non solo alla sua.
Ho molto gradito l'espediente del violino di Tonks, la musica scorre come per magia attraverso il dolore, la paura, la rabbia, rendendo tutto più dolce e placido che mai.
Il fatto che tu abbia voluto inserire anche la piccola Lily, come testimone oculare del passato di Sirius, anche se non in linea con la storia che ho sempre immaginato io, mi è sembrato molto originale. E la parte finale tra Remus e James è stupenda. Il loro è un tuffo nel passato di Sirius, perlopiù avvolto nel mistero.
Non posso non confessare che questa è una tra le one shot più belle che io abbia mai letto, sia per l'accuratezza del linguaggio, sia per la magia e l'aurea di mistero che riesce a emanare in ogni singola parte. Grazie per tutto l'impegno che metti nei tuoi lavori, hai davvero un gran talento. Un abbraccio.
Hazel

Elanor
14/02/06, ore 19:05
Cap. 1:

Joy… joy… ma perché non mi hai avertito di questa fiction!!!!! L’ho letta per PURO miracolo, non avevo neanche guardato il nome dell’autore! Solo dopo me ne sono resa conto e… e… CHE BELLA CHE E’!!!!!!! ma davvero bellissima! E così infine sei riuscita a realizzare il tuo desiderio di scrivere qualcosa sui black! È direi che il risultato è ottimale! La fiction è bellissima, molto triste, introversa, malinconica… mi piace il modo in cui hai caratterizzato la famiglia black e come tutta la vita della famiglia ruoti attorno alle tre regole. il modo in cui i parenti siedono, rigidi e con sorrisi di circostanza, mostrandosi vuoti, freddi, senza dimostrare calore umano, né prestare attenzione a bambini costreti a vestire e comportarsi come adulti. Mi è piaciuta moltissimo la frase su bellatrix, astro della famiglia ed orgoglio di se stessa. Sembra proprio che tu abbia incentrato il suo carattere in poche sempici parole! Altra frase bellissima quella riferita al modo in cui la zia di sirius teneva tra le dita quelle pietre di valore che erano le sue figlie: pietre di valore, ocme ogni madre considera le proprie figlie, ma queste trattate come delle pietre vere e proprie, strette tra le mani della madre più che avvolte dal loro abbraccio. Un paragone perfetto che credo sia il modo migliore in cui tu abbia potuto descrivere il carattere dei membri della famiglia black. Il modo in cui andromeda, narcissa e sirius sono radunati nella stanza come prigionieri costretti a nascondersi, viene espresso molto bene con la preoccupazione di andromeda “Ritorna nella sala o si accorgeranno che manchiamo tutti e tre”. Andromeda ha un carattere forte, incurante dei genitori, quasi come quello di sirius, come si vede chiaramente da come se la prende per l’abito che narcissa indossa, chiaramentre troppo scomodo per una bambina. E come narcissa deve nascondere le lacrime per non far vedere di aver pianto… E la paura dei bambini si rompe all’arrivo di alphard, il suo carattere così terribilmente umano rispetto a quello degli altri black ed il modo in cui li aiuta, sottraendoli ai rimproveri dei genitori… quando li informa della visita degli amici che attendono fuori, mi ha fatto pensare chiaramente ad una prigione, in cui i carcerati ricevono visite in segreto, rischiando di essere visti e puniti dai loro carcerieri. E sirius, che si chiede cosa sarebbe successo in un’altra vita se le cose fossero andate in modo diverso… ed infine si risveglia a casa di ted tonks. Lì si nota chiaramente il forte cambiamento nell’atmosfera ed il flusso di pensieri di sirius è ovattato, come se fosse in un altro mondo. Sembra un luogo dove l’armonia governi anche sopra il dolore di andromeda per la sorte del cuginetto e epr quello che ha dovuto affrontare, un delizioso contrasto tra il modo attutito dall’ignoranza infantile e la sensazione di dormiveglia in cui sirius vede sua cugina disperata e piangente ed il crollo di tutto quello che lei sente. Ted e andromeda si muovono come in un sogno, a volte vegliando sirius, altre volte parlando tra loro in mormorii ovattati. Ted ha un carattere che è al polo opposto di quello dei black: è il carattere di un amico fidato verso sirius; non tanto quello di un innamorato, quanto quello di un marito verso andromeda. E la prima volta che sirius vede un violino… una chicca davvero, una scena bellissima. Questa storia sembra quasi il prologo alle illegibili! (e forse lo è per davvero…) E la casa accanto con le due bambine che sembrano uscite da una fiaba, con le loro bambole mentre giocano in veranda, quasi a parlare a sirius di un’infanzia che non ha mai avuto, stregandolo col suono di qualcosa di innocente e infantile come un carrilon. E quando ted gli spiega che non c’è una magia capace di rendere così bella la musica (spesso non viene definita la musica stessa una magia nel nostro mondo di babbani?)… molto bello. Ed infine il magnifico mondo ovattato di memorie e immagini sbiadite di sirius, si sgretola nello stesso momento in cui si rompe il carrilon, e sirius si affacccia per la rima volta ad osservare le bambine della casa accanto e la bambina dalle trecce rosse che tanto rievoca le sue peggiori paure infantili incarnate nella bambina che stringeva la bambola e nella sorella maggiore che la scrolla violentemente, chiara rappresentazione del padre violento. Ed i singhiozzi, unica melodia rimasta nell’aria al momento della rottura. Quando sirius corre al piano inferiore, trova suo padre, ed è come se gli incubi dell’infanzia che aveva trovato incarnati nelle bambine si fossero materializzati davanti a lui. Segue il violento socntro tra alphard e il signor black, lo scontro tra due diverse mentalità e modi di agire. Quando alphard gli dice di ocmportarsi da essere umano, mette in luce tutto il lato bestiale di un uomo che ha sempre e soltanto odiato suo figlio, pensando solo ad educarlo come un black e nient’altro, quasi fosse l’unico obiettivo della sua esistenza. Ed infine, quando sirius tocca l’apice del climax, tutto si distrugge e si ricrea nell’armonia delle note suonate dal violino. Splendidi gli accenni all’inferno dantesco, bellissimo il modo in cui hai descritto la marea di sensazioni vorticose che riempiono sirius, in un modo che mai avrebbe potuto fare con nessuno dei freddi e insensibili black, privati delle emozioni e costretti a nasconderle fin dal’infanzia. Non potrei mai usare parole migliori delle tue per descrivere la bellezza di quel distruggersi e ricrearsi che la musica crea in lui… magico. E come, dopo la distruzione, la musica ricrea tutto, sostituendo le sue note melodiose ai lamenti della bambina, confusa e stupita dal nuovo suono tenendosi stretta la sua bambola, simbolo dell’infanzia e della sua innocenza. E quando, dopo la bellezza del luogo e l’armonia che vi regna, torna col pensiero alla sua casa e a suo fratello, ancora prigioniero tra le mura, decide di tornare, dando grandissima prova di forza e maturità, in un modo esprimibile soltanto dalle stupende parole di alphard, non dette ma pensate chiaramente: “lui vale mille volte te!” e dall’orgoglio sul viso di andromeda, e anche dal sorriso aperto di ted, che gli apre le porte della sua casa, promettendogli di insegnarli a suonare il violino. Ma d’altronde, chi avresti potuto pensare se non lui come insegnante di violino di sirius? Davvero un’idea geniale! E, nell’accarezzare le corde, già sa che nessuna regola lo legherà mai più… Ed infine un salto nel futuro (o passato, dipende dai punti di vista) dove si rivela che è stato James a parlare a remus dei ricordi di sirius, rivelati non tanto da sirius stesso, quanto da lily, la bambina con le trecce rosse che, io perlomeno, non avevo minimamente sospettato che fosse lei (anche eprcjhè non mi aspettavo fosse una vicina di casa di ted… ma è anche vero che ted è un bababno, quindi, tutto è possibile!) E, dulcis in fundo, dopo l’accenno al violino e di conseguenza alle illegibili, poteva forse mancare un sordo accenno a “tra due lune” con la frase di remus “sembra quasi una maledizione”? E sembri davvero annunciare un sequel con la storia di remus quando james gli chiede quando racconterà il perché lui credeva alle maledizioni, oppure è stata una mia impressione? ^____- Ed infine l’ultimo colpo di scena nel riconoscere in remus l’antico ocmpagno di giochi di sirius, l’ultima cosa che io avrei chiaramente immaginato! Certo che qui te ne sei prese di licenze poetiche! Però non hanno fatto che bene per la trama, quindi sei perdonata! Però non mi hai detto niente!!! Ah, joy joy… avresti dovuto informarmi!!! È anhce vero che solo ora ti sto scrivendo una recensione, indi per cui invoco perodno, perché avevo letto questa shot già da un sacco di tempo, ma… ehm… sono stata un po’ pigra… Ora però spero di essermi fatta perdonare con questa recensione (esauriente spero) sulla tua bellissima ultima opera. spero di rivederti con una prossima long fict!!! Tanti saluti e tanti abbracci Elanor Ps. Ho ricevuto la tua mail e tra specchietti e vasche alle dieci di sera devo proprio ammettere che hai avuto una settimana movimentata! Attenta alla guida!!! Baci

Glowen
05/02/06, ore 17:27
Cap. 1:

bellissima! davvero bella! ...la vita dei Black è splendida! Andromeda è davvero un bel personagigo in questa storia e anche se non immagino così molto punti...è scritta davvero bene! la parte finale tra Jame s e Remus è stupenda! ^_^

airone
04/02/06, ore 18:08
Cap. 1:

wow!! che bella!!! che fic struggente e piena di magia, di atmosfera... é stato proprio un piacere leggerla... i personaggi sono caratterizzati benissimo, ero completamente rapita dalla storia mentre la leggevo.. peccato sia giá finita!! adesso vado a vedere quali altri storie hai pubblicato, per continuare la magia!!!

elyxyz@libero.it
04/02/06, ore 11:35
Cap. 1:

Davvero un’ottima fic. Sia per la trama, sia per il modo in cui hai caratterizzato i personaggi. Ho amato in particolare Alphard, senza nulla togliere a Ted. I miei complimenti!

Recensore Junior
04/02/06, ore 06:15
Cap. 1:

Tesoro, che gioia tornare a leggerti! ^-^
Era da un po’ che mi chiedevo quando avrei potuto leggere di nuovo qualcosa di tuo, ed eccoti!
Chiedo venia, in ginocchio sui ceci e la cenere in testa per quel che riguarda “Tra due lune”: sono una maledetta sfruttatrice… -_-‘
Ho continuato a leggere, rapita, senza commentare e non ci sono attenuanti.
Vita reale che fagocita, tempo ridotto all’osso e.. sì. Lo confesso. Un po’ di “polsi pesanti” -_-‘… Perdono! Prima o poi rimedierò con una mega recensione, promesso!

Ma veniamo a “Tre regole”.
Adoro la famiglia Black e curiosare nella vita delle persone che la compongo e nella casa in cui abitano, è una tentazione alla quale difficilmente riesco a resistere!
E così è il diciassettesimo compleanno di Bellatrix… Argento e diamanti, mi sembra assolutamente perfetto per lei. Scintillante, luminoso e gelido.
Non mi sono mai soffermata molto a riflettere sul personaggio di Andromeda, sai? Probabilmente perché non trovando sua figlia Ninfadora un personaggio particolarmente interessante, ho catalogato lei automaticamente come carattere insulso. Mossa superficiale, lo ammetto. -_-‘
Mi piace la tua Andromeda, ha carattere e… non mi strozzare, ti prego… la sua praticità “domestica”, mi ricorda un po’ il lato positivo di Molly Weasley. ^-^’
È chiaro dalle parole di Andromeda che Bellatrix è un po’ staccata dagli altri giovani Black… E per completare il quadro dei giovani Black, ecco fare il suo ingresso trionfale, Regulus in braccio a zio Alphard! *_*
Ho apprezzato molto l’inserimento di Alphard, ma gli occhioni sberluccicanti sono tutti per Regulus. *_*
È da un po’ di tempo che sto coltivando una decisa predilezione per questo personaggio e la tua descrizione l’ho trovata di una dolcezza infinita: un bimbo di cinque anni che aiuta gli elfi domestici a raccogliere le foglie secche in giardino.*_*
Dolcissimo, veramente.
Ecco, vedi, questa descrizione di Regulus e anche quella di Narcissa che, nonostante sia coetanea di Sirius, sembra “piccola” anche lei, mi porta a domandarmi se la mancanza di Andromeda e di Sirius non sia stata fatale per loro nel compiere determinate scelte poi…

Il tuo modo di scrivere è meravigliosamente poetico e magari sono io che voglio vedere certe sfumature, ma mi piace il fatto che al cancello di servizio un innamorato aspetti la sua bella e nei giardini sull’altro lato della via, un bambino dagli occhi dorati (*_*) aspetti il suo compagno di giochi…
Poi ci sono altri piccoli, incantevoli dettagli.
La bambina con le trecce rosse, che mi ha fatto sussurrare al nulla -Lily- e la presenza del violino, che mi ha ricordato nostalgicamente -Le illeggibili-… è Ted, quindi, che insegna a Sirius come suonare il violino…^-^
Invece mi ha fatto drizzare le antenne questo piccolo inciso detto da James riguardo a Lily: “l’infanzia è stata dura anche per lei”.
Mi ha fatto pensare per l’ennesima volta a come James sia in un certo senso l’equilibrio, la parte salda del gruppo. Colui che ha avuto il bene incondizionato e illimitato degli affetti familiari senza se e senza ma, l’ago che permette alla bilancia di non stararsi mai troppo o irrimediabilmente.
Complimenti di cuore, una storia veramente splendida. È stato bello tornare a leggerti e spero di non dover aspettare molto perché riaccada di nuovo.^-^
Mille baci, Serpedoro

Nuovo recensore
03/02/06, ore 15:10
Cap. 1:

Joy...non so che dire, è incredibile come tu davvero riesca sempre a togliermi le parole. E' fantastica, perfetta. Tutte le frasi che hai unito poeticamente, sono entrate nella mia testa, e sta' sicura che non ne usciranno facilmente...Quando Sirius pronuncia le parole - Non suona più...- le lacrime sono scese spontanee e non sono più riuscita a smettere, con tre semplici paroline hai reso tutta la disperazione di Sirius, costretto a crescere troppo in fretta in un mondo falso, da cui era riuscito a staccarsi, ma che improvvisamente ritorna, come se fino ad allora fosse stato nascosto nel Carillon ormai in pezzi, la cui melodia, che ora non suona più, lo aveva salvato. Ted è a dir poco stupendo, esattamente come l' ho sempre immaginato. Non so che altro dire, perchè immagino che ribadire quanto adori i Malandrini sia scontato, vero? Questa è per caso una delle storielle di cui mi avevi parlato? Quelle che non avrebbero mai visto la luce? Se è così, ti ringrazio infinitamente per aver deciso di pubblicarla e spero che lo farai anche con le altre! Complimenti ancora, Joy!! ^ ^ Bacioni, Acchi

Agartha
03/02/06, ore 12:04
Cap. 1:

Che bello! Una tua nuova fic da leggere tutta d’un fiato. È bellissima e poetica come al solito. La storia di Sirius è raccontata con grande maestria da James a Remus. Su tutto il racconto sono quattro le figure che rimangono più impresse: Andromeda con la sua forza d’animo ma anche con la sua dolcezza. E’ cresciuta in seno ai Black ma è riuscita a seguire il suo destino grazie anche all’amore di un uomo davvero eccezionale. Ted Tonks è un personaggio stupendo nella sua simpatia, nella sua praticità, nel suo modo di agire, nella sua passionalità che si ripercuote in come suona il violino. Zio Alphard che è un personaggio davvero bellissimo, il difensore dei giovani Black che trovano strette le regole di famiglia. Appropriato il titolo della fic visto come su tutta la storia aleggia come un monito la severità e le regole della famiglia Black che sono davvero difficile da accettare visto quanto rigide sono. E poi ovviamente Sirius, la sua crescita psicologica è impeccabile. Le sue scelte da bambino, il suo essere ribelle, la sua fuga, la decisone di tornare nella sua famiglia l’hanno reso il ragazzo che è ora. Forte, deciso anche se incapace di confidarsi. Ma la bambina dai capelli rossi che sapeva tutto, l’ha rivelato al suo ragazzo facendo capire a James com’è stata la vita del suo migliore amico. E poi come monito Potter l’ha riferito a Remus per dargli la forza ora lui di confidarsi. È bello come ogni cosa alla fine torna. Il bambino dagli occhi dorati ha ritrovato il suo compagno di giochi ad Hogwarts. Remus e Sirius si sono reincontrati e sono ritornati ad essere amici. Era destino. È una fic bellissima. Un piccolo gioiello che è un vero piacere da leggere. Complimenti. Agartha.

Anduril1
03/02/06, ore 10:55
Cap. 1:

Joy! gioia e guadio! sei tornata a scrivere!! Anche questa storia mi è piaciuta molto, hai desritto in maniera così vivida, così reale quella che nella mia immaginazione è sempre stata la famiglia Black... bella, proprio bella! Paricolare anche l'intreccio di destini tra gli amici di sempre...gli occhi dorati, i capelli rossi... Sei mitica, come al solito!

Recensore Veterano
03/02/06, ore 00:04
Cap. 1:

Joy... una sola parola... è splendida! Non amo particolarmente Andromeda ma in questa fic è fantastica! L'atmosfera è fantastica, la caratterizzazione dei personaggi è fantstica, la storia è magica e realistica allo stesso tempo, le tue frasi sono meravigliosamente impregnate di signifcato, nulla è messo lì a caso... è un piccolo capolavoro, una di quelle storie che non si dimenticano, di cui rimane una frase, un'emozione dentro, che si ricorda a lungo, se non per sempre. Sei bravissima, il tuo è un dono, il dono di saper scrivere davvero. Complimenti e scusa eventuali errori, ma l'ora è tarda! Un bacio, Juliet